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Leonardesco ritorno. La Madonna Litta torna in mostra a Milano

Leonardo da Vinci, Madonna LittaLeonardo da Vinci, Madonna Litta Leonardo da Vinci, Madonna Litta
Leonardo da Vinci, Madonna LittaLeonardo da Vinci, Madonna Litta
Leonardo da Vinci, Madonna Litta (dettaglio)

La Madonna Litta di Leonardo da Vinci torna a casa. Ad ospitarla, a Milano, è il Museo Poldi Pezzoli. Dal 7 novembre al 10 febbraio 2020 la mostra Leonardo e la Madonna Litta racconta la vicenda del dipinto, oggi conservato all’Ermitage, e l’approfondisce con un focus sull’attribuzione di un’opera d’arte.

C’è sempre voglia di Leonardo, soprattutto se manca da trent’anni. Quasi un terzo di secolo che il capolavoro Madonna Litta non rientra a Milano, dopo che le sue origini sono da rintracciare proprio nel capoluogo lombardo. A riaccoglierlo è il Museo Poldi Pezzoli, che il 7 novembre inaugura la mostra Leonardo e la Madonna Litta.

Dipinti e disegni, circa 20, eseguiti da Leonardo o dai suoi allievi (Giovanni Antonio Boltraffio, Marco d’Oggiono, Maestro della Pala Sforzesca, Francesco Napoletano) accompagnano il celebre quadro proveniente dall’Ermitage. Fra questi il più importante è indubbiamente la Madonna con il Bambino, realizzato dal 1485-1487 da Giovanni Antonio Boltraffio. A rinfoltirne la narrativa è il legame stilistico con la prima versione della Vergine delle rocce conservata al Louvre.

Leonardo da Vinci, Madonna Litta
Leonardo da Vinci, Madonna Litta

La seconda versione della Vergine delle rocce, conservata alla National Gallery di Londra, si avvicina invece alla Madonna Litta in arrivo dalla Russia. Un ritorno però, come detto, di un’opera dalla vicenda prettamente milanese. Eseguita proprio a Milano nel 1490 circa, il dipinto ottenne grande successo nel Ducato milanese. Nell’Ottocento, inoltre, diventò l’opera più rinomata di una delle più importanti collezioni di opere d’arte milanesi, quella dei duchi Litta (da cui deriva il soprannome con cui è conosciuta in tutto il mondo) ed era conservata nel grande palazzo di Corso Magenta; l’Ermitage l’acquistò poi nel 1865 dal duca Antonio Litta Visconti Arese (1819-1866).

Alla fama del dipinto parteciparono anche le diverse copie che del dipinto se ne fecero. E proprio questo spunto, legato all’originalità e alla copia di un’opera, inspira l‘approfondimento che la mostra offre sul tema dell’attribuzione di un’opera d’arte. Dall’esame dei documenti di archivio alle informazioni sulla provenienza collezionistica e sulla fortuna critica, delle analisi diagnostiche e allo studio degli elementi formali e stilistici.

Giovanni Antonio Boltraffio, Madonna col Bambino
Giovanni Antonio Boltraffio, Madonna col Bambino

Grazie al sostegno di Fondazione Bracco, da sempre impegnata nella valorizzazione del rapporto tra scienza e arte, è stata anche eseguita un’articolata campagna di analisi diagnostiche su alcune opere presenti in mostra. I dati acquisiti saranno presenti in mostra grazie ad un apparato multimediale di supporto, nonché pubblicati e consultabili, con libero accesso da parte di tutti gli utenti, anche sul sito internet del Museo Poldi Pezzoli e di Fondazione Bracco.

Giovanni Antonio Boltraffio, Studio di testa femminile
Giovanni Antonio Boltraffio, Studio di testa femminile

Scheda tecnica

Leonardo e la Madonna Litta
A cura di Andrea Di Lorenzo e Pietro C. Marani
Milano, Museo Poldi Pezzoli
7 novembre 2019 – 10 febbraio 2020

Orari

Lunedì – Domenica |10.00 – 18.00
Chiuso il martedì
A partire da sabato 16 novembre apertura prolungata per tutti i sabati fino alle ore 21.00 con possibilità di visite guidate gratuite, grazie al sostegno dell’Associazione Amici del Museo Poldi Pezzoli.
Ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura della mostra

Biglietti

Intero € 14
Ridotto € 10
Ridotto giovani € 6 (per i ragazzi dagli 11 ai 18 anni e per gli studenti fino ai 26 anni)
Card Abbonamento Musei Lombardia / Valle d’Aosta ingresso gratuito

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