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L’arte secondo Eduardo De Filippo. In asta da Il Ponte l’eredità dell’attore partenopeo

"Eduardo De Filippo", Ritratto bianco e nero. "Eduardo De Filippo", Ritratto bianco e nero.
Bottega di Peter Paul Rubens (1577 - 1640) Il giudizio di Paride Olio su tavola cm 59,8x80 stima € 160.000-180.000
Bottega di Peter Paul Rubens (1577 – 1640)
Il giudizio di Paride
Olio su tavola cm 59,8×80
stima € 160.000-180.000

L’asta autunnale de Il Ponte a Milano (22, 23, 24 ottobre, a Palazzo Crivelli) è dedicata all’Antico in tutte le sue declinazioni. Fulcro della vendita due importanti collezioni private e i beni provenienti dall’eredità di Eduardo De Filippo.

Da una dimora modenese proviene un raffinato nucleo di objets de vertu che include una raccolta di tabacchiere, porta necessaire, chatelaines in oro, argento e vari materiali. Particolarmente importante la preziosa tabacchiera in lapislazzulo e oro (stima € 7.000-8.000) che, per tradizione famigliare, si ritiene sia stata donata alla Marchesa Livizzani da Francesco III d’Este, duca di Modena e Reggio. Completano la house sale diversi mobili di area emiliana, come la coppia di tavoli da gioco modenesi del secolo XVIII in noce intarsiati in bois de rose e bois de violette (stima € 14.000-16.000).

Coppia di tavoli da gioco lastronati in rigatino e bois de violette, piano apribile centrato da cartella a girali e fiori entro riserva mossa, cassetto nella fascia. Gambe a doppio ricciolo. Modena, secolo XVIII (chiusi cm 83,5x74x42) Stima € 14.000-16.000
Coppia di tavoli da gioco lastronati in rigatino e bois de violette, piano apribile centrato da cartella a girali e fiori entro riserva mossa, cassetto nella fascia. Gambe a doppio ricciolo. Modena, secolo XVIII (chiusi cm 83,5x74x42)
Stima € 14.000-16.000

La seconda collezione privata proviene da una elegante villa lombarda con i raffinati mobili francesi stampigliati dei secoli XVIII e XIX , i dipinti e gli oggetti tra cui due sculture in terracotta di Clemente Vantini (stima € 2.200/2.400), fornaciaro toscano ideatore e realizzatore di alcune opere in cotto dei Giardini di Boboli.

Una selezione di arredi dall’abitazione di Eduardo De Filippo si caratterizzano per essere espressione della vita personale e artistica del celebre drammaturgo e attore partenopeo: mobili antichi, dipinti e sculture “recuperati nel tempo o in vecchi teatri ormai distrutti”. Una coppia di busti in marmo (stima € 7.000-8.000); due monumentali coppie di torciere napoletane di inizio Ottocento in bronzo (stima € 2.400-2.600 cad.); una coppia di sculture napoletane in legno laccato e scolpito raffiguranti personaggi della commedia in abiti ottocenteschi (stima € 4.500-5.000) sono solo alcuni esempi di quell’istinto del palcoscenico di cui amava circondarsi anche nell’intimità dalla propria casa.

"Eduardo De Filippo", Ritratto bianco e nero.
“Eduardo De Filippo”, Ritratto bianco e nero.

Traspare invece dai dipinti di scuola napoletana dei sec. XVII e XVIII l’Eduardo collezionista che abbandona l’attrazione squisitamente istrionica verso l’opera d’arte per coglierne la qualità stilistica e la bellezza intrinseca.

La sezione dedicata più genericamente ad Arredi di varie e diverse provenienze comprende un nucleo di sculture di svariate epoche, tra cui una testa femminile attribuita a Giovanni Marchiori e alcune figure in legno oltre a gruppi in pietra serena provenienti da un giardino progettato negli anni ’50 dell’Architetto Pietro Porcinai.

Numerose le Maioliche e Porcellane delle più note manifatture italiane e internazionali. Spiccano per particolarità una rara coppia di Magot portaorologio in maiolica della manifattura di Felice Clerici (stima € 14.000-16.000) accanto a creazioni di Ginori, Cozzi e Sassuolo; quindi porcellane di Vienna, di Meissen e numerose manifatture tedesche dei sec. XVIII e XIX.

Felice Clerici, Milano, 1750 circa. Coppia di magot portaorologio in maiolica. Stima € 14.000-16.000
Felice Clerici, Milano, 1750 circa. Coppia di magot portaorologio in maiolica.
Stima € 14.000-16.000

Per il settore degli Argenti antichi da segnalare i numerosi pezzi emiliani e quelli di un’importante collezione milanese, tra cui spiccano, quali esempi di maestria e creatività italiana, le caffettiere del maestro romano Giuseppe Grazioli, dei maestri torinesi Giuseppe Gaia e Vincenzo Belli. A rappresentare il XX secolo due tabacchiere di Mario Buccellati recante motti dell’amico e committente Gabriele D’Annunzio.

Ricca e prestigiosa la selezione di Dipinti Antichi che vede protagonisti principali uno straordinario Sacrificio di Isacco di Giuseppe Vermiglio (stima € 70.000-80.000) ed una tavola della bottega di Pieter Paul Rubens raffigurante il Giudizio di Paride (stima € 160.000-180.000).

Giuseppe Vermiglio (Milano? Notizie dal 1604 al 1635) Il sacrificio di Isacco Olio su tela cm 127,5x148 Stima € 70.000-80.000 Violino di Luigi Soffritti, Ferrara 1908 Stima € 15.000-17.000
Giuseppe Vermiglio
(Milano? Notizie dal 1604 al 1635)
Il sacrificio di Isacco
Olio su tela cm 127,5×148
Stima € 70.000-80.000

Ampia la rappresentanza di opere italiane e straniere: tavole di scuola fiamminga, due piccole tavole di Cristoforo di Benedetto; un’opera di Lorenzo de Caro, un inedito Ritratto di Innocenzo XI Odescalchi di Jacob Ferdinand Voet (stima € 16.000-18.000), una coppia di fondi oro del secolo XVI di produzione valenciana, due tipiche raffigurazioni di Giacomo Francesco Cipper, detto Il Todeschini, e tre dipinti di Francesco Londonio.

Tra i Disegni di Antichi Maestri e Incisioni, particolarmente interessanti un raffinato disegno attribuito a Domenico Piola (stima € 500-600), uno studio di Domenico Maria Canuti, opere di Gaetano Gandolfi, Bernardino Bison e Ercole Bazzicaluva. Tra le incisioni due notevoli impressioni di Rembrandt.

Nella selezione di Tappeti e Tessuti un interessante Keshan annodato nei laboratori dell’illustre maestro persiano Motashem (stima € 2.700-2.900) e un raro esemplare di arazzo dell’area mediterranea di inizio secolo XIX (stima € 1.100-1.300).

Per gli appassionati di Strumenti Musicali saranno proposti un violino costruito a Ferrara nel 1908 da Luigi Soffritti (stima € 15.000-17.000) e uno dei primi violini di Laura Vigato importante e conosciuta liutaia bresciana.

Violino di Luigi Soffritti, Ferrara 1908 Stima € 15.000-17.000
Violino di Luigi Soffritti, Ferrara 1908
Stima € 15.000-17.000

A chiudere la selezione i lotti di Historica tra cui una spada degli Antichi Stati appartenuta ad un dignitario del ducato di Modena dell’inizio del secolo XIX, con impugnatura raffigurante l’aquila estense su rami d’alloro (stima € 1.600-1.800).

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www.ponteonline.com

 

Asta 22, 23, 24 ottobre 2019
Esposizione: 18, 19, 20 ottobre 2019 (10/13 – 14.30/18.30)

Palazzo Crivelli
Via Pontaccio 12, Milano

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