Print Friendly and PDF

L’aspetto artistico del francobollo. Il Liechtenstein vince il Premio Asiago 2018

Premio Asiago

Il Liechtenstein vince il Premio Asiago 2018

Il francobollo rappresenta indubbiamente una forma d’arte.  Proprio per questo quasi cinquan’anni fa ad Asiago prese le mosse il Premio internazionale d’arte filatelica che porta il nome dell’Altopiano e della città “più piccola e più luminosa d’Italia”, come garantì Gabriele D’Annunzio che da qui spiccò in volo verso Trento, prima di spingersi fino a Vienna. Certo, precisa Gaetano Thiene, presidente dell’Accademia Olimpica e del Premio Asiago, si tratta di “un’arte visiva. Non stiamo parlando di musica, stiamo parlando di occhi e quindi ci sono dei disegni, ci sono dei ritratti ci sono delle rappresentazioni visive ma fortissimamente simboliche”.

Già al debutto del Premio Mariano Rumor, politico vicentino di lungo corso e primo presidente del Premio Asiago, non mancò di sottolineare l’aspetto artistico del francobollo. Un’arte alla quale si dedicano “dedicano artisti ed artigiani di grande talento e gusto. Arte, attraverso la quale le varie Nazioni ricordano e celebrano momenti salienti della loro cronaca, del loro costume e del loro sentimento, della loro vita sociale, politica, religiosa.

Movendosi lungo le strade del tempo e della storia, anche della piccola grande storia, i francobolli esprimono in una maniera ben più universalizzata, quella suggestione profonda, anche se delimitata nell’area pittorica ed espressiva, che un tempo, sia pure per pochi privilegiati, esprimeva l’arte miniaturistica. Così, con una piccola immagine, fatta di linee, fatta di colori, si evoca proprio nel francobollo la suggestione profonda e viva di Paesi noti ed ignoti, di paesaggi cari o desiderati, di un mondo che in fondo è destinato, nell’amicizia per la natura e le cose belle, ad affratellare e congiungere fra di loro gli uomini.

Spazi grandi, desideri ed aspirazioni immense, inesauste speranze che si raccolgono qualche volta in questo segno che giunge da vicino e da lontano e che rievoca nella coscienza di ciascuno di noi, ricordi e immagini care.
Ecco perché io penso che la filatelia non è soltanto uno dei tanti hobby che qualche volta costellano la ‘privacy’ di ciascuno di noi; ma essa è il culto anche di un sentimento, di una speranza e di un amore umano che ancora una volta onora nel profondo la storia della nostra comunità”.

A sua volta Ermanno Olmi, il maestro del cinema e per lunghi anni giurato del Premio, ammise che “il francobollo ha ampliato la mia visione del mondo, mi ha fatto conoscere genti e culture che prima nemmeno immaginavo o pigramente trascuravo e che invece mi hanno indotto al confronto”.

La migliore emissione del mondo del 2018, e quindi premiato domenica 7 luglio nel Salone dei Quadri del Palazzo Municipale di Asiago, è stata individuata dal collegio giudicante (Arnaldo Pomodoro, Mario Andrea Rigoni, Gian Antonio Stella, Franco Filanci , Walter Forte, Maurizio Stella e Gaetano Thiene), in quella che il Liechtenstein ha dedicata alla fotografia d’arte, in cui figurano tre scatti del noto fotodesigner Sven Beham concentrati sull’occhio di tre uccelli (Airone, Svasso e Cormorano), “in cui idea, abilità, suggestione, colore e composizione vanno ben oltre la miglior tecnica fotografica”.

Il riconoscimento per il turismo è andato a foglietto Ponti del Portogallo, “per l’originale inserimento concettuale e grafico di un recente e ardito ponte in acciaio e cemento armato all’interno di un suggestivo paesaggio a tutto schermo dominato da un lungo ponte in muratura”. Il miglior contributo al rispetto dell’ambiente è stato individuato in una produzione dell’ Ucraina raffigurante una serie di insetti “protagonisti fondamentali ma troppo spesso ignorati nella tutela dell’habitat naturale, per il modo in cui sono presentati: tramite immagini descrittive ma poco comuni, molto pulite e dall’insolito trattamento a incisione in un formato aperto che ne esalta i dettagli”.

A questi riconoscimenti vano aggiunti quelli per la cultura, voluto dall’Accademia Olimpica di Vicenza e quello per la creatività dell’Accademia di filatelia e storia postale. Nel primo caso ad avere la meglio è stato un inno alla famiglia firmato da Riccardo Guasco, apprezzato illustratore di Alessandria che San Marino ha trasformato in altrettanti francobolli che “illustrano alcuni aspetti della convivenza familiare: genitori e figlio festosi in bicicletta, genitori che si abbracciano teneramente e il bimbo li guarda felice, il gruppo familiare insieme ad animali domestici”.

Straricco di creatività il francobollo al quale la Slovenia ha affidato il compito di festeggiare, nella giornata di San Valentino, gli innamorati con l’inedito “aggiornamento della visualizzazione all’evoluzione sociale e ai nuovi mezzi di comunicazione” con la serenata riservata alla donna “che propone amore all’uomo, al balcone dell’immancabile telefonino”.

I Paesi premiati, questo il commento di Franco Filanci, hanno “compreso come il francobollo “sia davvero un mezzo di comunicazione, e quindi vada usato in maniera adatta per attrarre l’attenzione del pubblico. E questo è possibile non solo con un’intelligente creatività – che tra l’altro può far assurgere anche il francobollo a espressione artistica – ma anche a priori, evitando celebrazioni di tipo politico o finanziario che è difficile se non impossibile visualizzare in modo comprensibile”.


D’artista, come da tradizione, l’annullo col quale le Poste di San Marino hanno voluto rendere omaggio al Premio internazionale Asiago d’arte filatelica. L’ha disegnato l’illustratore milanese Marco Ventura e rappresenta una figura femminile un poliedro a base esagona, con un profilo femminile di gusto rinascimentale sul lato frontale. Un omaggio alla geometria, base di tutte le arti.

Commenta con Facebook

leave a reply

*