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Grand Tour d’Italie: un progetto per rimettere l’Italia al centro dell’arte

Bianco-Valente, Materia prima, 1994-2008, Cartina geografica, chiodo da 10 cm, cm 21X30X6,5
Bianco-Valente, Materia prima, 1994-2008, Cartina geografica, chiodo da 10 cm, cm 21X30X6,5
Bianco-Valente, Materia prima, 1994-2008, Cartina geografica, chiodo da 10 cm, cm 21X30X6,5

A Roma giovani artisti e importanti istituzioni internazionali trovano un punto d’incontro.

Si è appena svolta a Roma la seconda edizione del progetto Grand Tour d’Italie (29 novembre – 2 dicembre 2018), organizzato dalla Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane (DGAAP) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dall’associazione qwatz. L’obiettivo è quello di mettere in comunicazione le nuove realtà artistiche italiane emergenti e i centri d’arte contemporanea internazionali. In questo modo giovani talenti possono entrare in rapporto diretto con curatori e dirigenti stranieri, puntando a valorizzare le proprie creazioni offrendole a una platea il più ampia possibile.

Grand Tour d’Italie II edizione
Grand Tour d’Italie II edizione (foto: Nicola Vasquez per qwatz)

Immersi nell’elegante cornice dell’Hotel Villa Linneo, artisti e addetti ai lavori hanno potuto condividere pareri, impressioni e suggestioni all’interno di introduzioni puntuali e domande finalizzate a conoscersi reciprocamente. Per questa edizione sono stati selezionati: Elena Bellantoni, Alex Cecchetti, Cristian Chironi, Gabriella Ciancimino, Rä di Martino, Francesco Fonassi, Anna Franceschini, Silvia Giambrone, Francesca Grilli, Diego Marcon, Elena Mazzi, Stefania Migliorati, Margherita Moscardini, Matteo Nasini, Marco Raparelli, Eugenio Tibaldi, Serena Vestrucci, Luca Trevisani. Le istituzioni straniere sono state rappresentate da ART plus (Marsiglia), BAR – Beirut Art Residency (Beirut), Dena Foundation (Parigi), EVA International (Limerick), Inter Arts Center (Malmö), Whitechapel (Londra), WIELS (Brussels).

Grand Tour d’Italie II edizione
Grand Tour d’Italie II edizione (foto: Nicola Vasquez per qwatz)

Insieme si è data vita a una vera e propria fucina di scambi di cultura e punti di vista diversi, grazie a mirati approfondimenti, interrogativi stimolanti e conversazioni informali prima e dopo la presentazione di ogni lavoro. L’impressione è che operazioni del genere possano realmente garantire uno slancio importante ai partecipanti e riportare il nostro Paese al centro di una serie di scenari contemporanei, a volte trascurati in favore di una narrazione estetica e critica che ha nella gloria del passato il suo principale argomento.

 

 

www.aap.beniculturali.it

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