Print Friendly and PDF

Do ut do: dal 14 luglio le prime esposizioni virtuali

Alessandro Mendini

Dopo il successo della prima edizione nel 2012 dedicata all’arte contemporanea e della seconda nel 2014 sul design internazionale, do ut do presenta la nuova edizione 2016 che ha per tema la Casa do ut do di Alessandro Mendini, le cui stanze sono progettate da importanti architetti e designer.

Alessandro Mendini
Alessandro Mendini

Dal 14 e 15 luglio partono le prime esposizioni virtuali alla REGGIA di Caserta e al MADRE di Napoli. Successivamente le tappe saranno il MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo, Roma; il MART – Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto; il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e Pinacoteca di Bologna; la  Pinacoteca Nazionale e Accademia di Belle Arti di Bologna e il MAST – Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia, Bologna

Padrino è il Premio Nobel Dario Fo. La casa do ut do si potrà visitare tramite un sistema di navigazione in virtual reality 3D, sia sul web che nei musei e nelle sedi espositive che aderiscono al progetto, in video e in navigazione con visori 3D, oltre che in navigazione libera su smartphone e tablet, e sul sito dedicato doutdo.it.

KINGS  Federica Perazzoli & Daniele Innamorato Descrizione dell’opera: Love Art Collector$, neon montato su alluminio, 2008 Misure: 120x80 cm Materiale: neon montato su alluminio Tecnica di esecuzione: tubi al neon Marsèll
KINGS
Federica Perazzoli & Daniele Innamorato
Descrizione dell’opera: Love Art Collector$, neon montato su alluminio, 2008
Misure: 120×80 cm
Materiale: neon montato su alluminio
Tecnica di esecuzione: tubi al neon
Marsèll

do ut do, nome coniato da Alessandro Bergonzoni, è legato ad un progetto benefico biennale inaugurato nel 2012 ed immediatamente condiviso da personalità del mondo dell’arte contemporanea come Yoko Ono, madrina della prima edizione, dai Masbedo, padrini della seconda e da Dario Fo nella edizione in corso.
do ut do ha coinvolto le eccellenze del mondo dell’arte, del cinema, del design, della moda e della musica con un progetto di raccolta fondi promosso dall’Associazione Amici della Fondazione Hospice Seràgnoli e ideato a sostegno della Fondazione Hospice Seràgnoli Onlus, organizzazione non-profit che dal 2002 opera nel campo dell’assistenza, formazione, ricerca e divulgazione della cultura delle cure palliative.

Michele De Lucchi Descrizione dell’opera: Pangea, modello concettuale, 2016 Misure: diametro 40; h 3 cm Materiale: legno di noce Tecnica di esecuzione: incisione a laser
Michele De Lucchi
Descrizione dell’opera: Pangea, modello concettuale, 2016
Misure: diametro 40; h 3 cm
Materiale: legno di noce
Tecnica di esecuzione: incisione a laser

La terza edizione, in una società sempre più tecnologica e connessa, è nel segno del virtuale. Il grande attore e Premio Nobel Dario Fo ha accettato di esserne il padrino e dodici tra celebri architetti e designer disegneranno le stanze della casa progettata da Alessandro Mendini: Alberto Biagetti, Mario Cucinella, Riccardo Dalisi, Michele De Lucchi, Stefano Giovannoni, Alessandro Guerriero, Massimo Iosa Ghini, Daniel Libeskind, Angelo Naj Oleari, Terri Pecora, Renzo Piano, Claudio Silvestrin. Ogni stanza sarà dedicata a un VALORE che i vari progettisti hanno scelto tra quelli che compongono la qualità della vita e formano il senso più profondo di una casa, così come di una comunità, di una città, di un paese: vitalità, empatia, sogno, civiltà, gioco, attesa, inclusione, natura, complicità, luce, amore, incontro.
All’interno della casa do ut do troveranno spazio le opere d’arte contemporanea e i pezzi unici di design donati alla Fondazione Hospice Seràgnoli e oggetto dell’estrazione a sorte conclusiva. La visita virtuale alla casa sarà accompagnata da un brano inedito realizzato da Gaetano Curreri e Saverio Grandi con testo di Saverio Grandi.

Stefano Giovannoni Rabbit Chair Gold, 2016
Stefano Giovannoni
Rabbit Chair Gold, 2016

Oltre agli architetti e designer autori delle stanze, le adesioni finora raccolte tra artisti, stilisti, architetti e designer che regalano una loro opera annoverano: Alberto Biagetti, Michel Boucquillon e Donia Maaoui, Fernando e Humberto Campana, Sandro Chia, Aldo Cibic, Antonio Citterio, Fabrizio Cotognini, Cuoghi Corsello, Riccardo Dalisi, Michele De Lucchi, Flavio Favelli, David H. Fisher, Jacopo Foggini, Duilio Forte, Stefano Giovannoni, Alessandro Guerriero, Maria Christina Hamel, Massimo Iosa ghini, Marcello Jori, Yumi Karasumaru, Massimo Kaufmann, Kings – Daniele Innamorato e Federica Perazzoli, Steve Leung, Daniel Libeskind, Ugo Marano, Antonio Marras, Emiliana Martinelli, Masbedo, Marzia Migliora, Andrew Moore, Bruno Munari, Fabio Novembre, Giovanni Ozzola, Mimmo Paladino, Francesco Patriarca, Terri Pecora, Simone Pellegrini, Marco Piva, Paola Pivi, Claudio Silvestrin, Sissi, Francesco Vezzoli, Nanda Vigo, Velasco Vitali, Danijel Zezelj.

Bruno Munari Progetto grafico di tessuto per la X Triennale di Milano,195
Bruno Munari
Progetto grafico di tessuto per la X Triennale di Milano,195

Tra i sostenitori di do ut do 2016 con donazioni, fornitura di servizi e produzioni delle opere troviamo:
Aldo Colella, Art Defender, Azimut Wealth Management, Casone Group, Cirulli Archive, Bottega Finzioni, Damiani, Fondazione Plart, Fornace Falcone, Galleria d’Arte Maggiore, Galleria Lia Rumma, Galleria Massimo De Carlo, Galleria P420, Google Cultural Institute, In-Novo, Leucos, Martinelli Luce, MBM Biliardi, Mario Ricci srl, SpaceInteriors, PIMAR, Pubblierre, Rolex, Technogym, Turri 1870, Visionnaire Home Philosophy, Vitruvio VR.

Si deve far “p’arte”
Anche in questa edizione, secondo il tradizionale schema dell’“estrazione a sorte”, ogni opera verrà assegnata a chi avrà dato un contributo per sostenere le attività della Fondazione.

Cuoghi Corsello Suf Mago Fata, 2008 scultura in legno verniciato di bianco come un infisso
Cuoghi Corsello
Suf Mago Fata, 2008
scultura in legno verniciato di bianco come un infisso

Le opere esposte
Il progetto benefico, presentato in anteprima il 31 gennaio scorso ad Arte Fiera Bologna, ha visto nel 2016 la presentazione ufficiale il 14 aprile all’Università Statale di Milano e quella il 17 maggio alla Peggy Guggenheim Collection a Venezia. Saranno poi organizzate diverse esposizioni, occasione per entrare virtualmente nella casa e nel giardino di do ut do e vedere tutte le opere d’arte e i pezzi unici di design in palio: le installazioni saranno alla Sala Romanelli della REGGIA di Caserta dal 14 luglio sino al 31 agosto e al MADRE di Napoli dal 15 al 1° agosto, al MAXXI di Roma dal 20 al 25 settembre, al MART di Rovereto dal 3 al 10 ottobre e dal 15 ottobre al 15 novembre al MAMbo dove si potrà fare la visita virtuale alla casa mentre alla Pinacoteca Nazionale e alla Accademia di Belle Arti di Bologna verranno esposte tutte le opere. L’ultimo appuntamento consisterà invece nella vera e propria estrazione e conseguente assegnazione delle opere, a metà dicembre a Bologna presso il MAST, Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia.

Perché do ut do – la mission della Fondazione Hospice Seràgnoli Onlus
I fondi raccolti verranno interamente devoluti a sostegno della Fondazione Hospice Seràgnoli Onlus, che opera nell’ambito delle cure palliative attraverso assistenza, formazione e ricerca. Nei tre Hospice Seràgnoli in area bolognese (strutture dedicate alla cura dei pazienti affetti da malattie inguaribili e dei loro familiari) si offre accoglienza altamente qualificata, con l’obiettivo di intervenire sul dolore e sugli altri sintomi per alleviare la sofferenza e migliorare la dignità e la qualità di vita. L’assistenza, rigorosamente gratuita grazie all’accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale e le donazioni private, è garantita da équipe multidisciplinari formate in seno all’Accademia delle Scienze di Medicina Palliativa (ASMEPA) istituita nel 2006 con l’obiettivo di diffondere la cultura delle Cure Palliative tramite programmi formativi e di ricerca.

 

Danijel Zezelji Descrizione dell’opera: La Tigre, painting, acrylic paint on wood, 2016 Misure: 150x70 cm Materiale: acrylic paint on wood Tecnica di esecuzione: acrylic painting
Danijel Zezelji
Descrizione dell’opera: La Tigre, painting, acrylic paint on wood, 2016
Misure: 150×70 cm
Materiale: acrylic paint on wood
Tecnica di esecuzione: acrylic painting

Periodo di svolgimento: luglio-dicembre 2016
Informazioni Segreteria do ut do: Tel. 051 271060; e-mail: info@doutdo.it

Siti di riferimento
www.HospiceSeragnoli.org
www.doutdo.it
www.facebook.com/doutdo

Commenta con Facebook

leave a reply

*