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Il turno di Christie’s. 58,099,000£ per la Evening Sale di arte contemporanea

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11.02.2016 – La Evening Sale di Christie’s ha totalizzato 58,099,000 sterline contro i 117,142,500 dell’omologa vendita 2015.  Sette gli invenduti e 1 lotto ritirato su 62 opere in catalogo. La partenza ha fatto ben sperare che la sala fosse più calda di quelle di Sotheby’s e Phillips dei giorni scorsi.

Per imbattersi nel primo unsold si è aspettato fino al lotto 28. E la “tripletta” di Alexander Calder di inizio catalogo sembrava aver introdotto un’asta più frizzante. Anche  se è maggiormente noto per i suoi mobile, Calder è stato anche un profilico pittore. Il dipinto The Black Mountain è arrivato a £602,500 ($872,420), ma era partito da £180,000 – £220,000. Il secondo lotto, un mobile del 1967, ha fatto £962,500. Il terzo lotto, un monumentale mobile  (198.1 x 238.7 x 104.1cm) del 1974 rimasto nella stessa collezione dall’anno della realizzazione, ha riscosso molto successo con diversi bidder al telefono e alla fine ha triplicato la stima arrivando a £1,874,500.

Tra le battute al di sopra delle aspettative si segnalano innanzitutto Joseph Beuys e Robert Mangold. L’artista tedesco ha realizzato il nuovo record d’asta (precedente: 601.250 £, del 2012) con il grande (200.5 x 150cm.) Zeitpunkt: Das Massaker von Muenchen del 1972 arrivato a  £854,500 ($1,237,316) da una stima di  £250,000 – £350,000. Stesso successo per Mangold che con il suo grande “Untitled” (182.8 x 182.8cm.) del 1973 venduto per £746,500 ha superato il top price di 572.052 £ del 2014.

Le due figlie di Lucian Freud (due tele di piccolo formato, 36 x 31cm) erano proposte alla stessa stima (£2,500,000 – £3,500,000) ma il ritratto di Esther è volato a £4,786,500, mentre quello di Isobel (‘Ib’) Boyt si è fermato a  £2,546,500.

Tra gli highlight annunciati dalla maison di Pinault prima della vendita, “The Architect’s Home in the Ravine” di Peter Doig e “Two Figures” di Francis Bacon. Quest’ultimo fu dipinto nel 1975 a Parigi, in un momento di profonda tristezza per la perdita di George Dyer, musa e compagno di Bacon scomparso qualche anno prima nel 1971. Era stimato tra i 5 – 7 milioni di sterline ed è passato di mano per £5,458,500.

Il dipinto di Peter Doig è stato il top price della serata. Ha avuto diversi passaggi all’asta in passato. L’ultimo risaliva al febbraio del 2013, quando fu venduto (superando le stime di 4/6 milioni di sterline) a £7,657,250. Ora era offerto a 10/15 milioni £, ma si è fermato a £11,282,500. Più gara in sala per Island Painting, arrivato a £3,442,500 (st. 2/3 M).

Molto bene Jean Dubuffet. Presente con 4 opere, ha totalizzato 2.350.000 £. Texturologie IV (Nuancée de rosâtre), già nella collezione di Pierre Matisse (figlio di Henri) e passato per la celebre galleria Acquavella di New York, è partito da 120 mila £ ma è salito fino a £434,500.

Dei tre lotti di David Hockey provenienti dalla collezione dei Fiterman, uno è rimasto invenduto. Ma il solare e luminoso Beach Umbrella è stato aggiudicato a £3,106,500, ben al di sopra delle stime di £1,000,000 – £1,500,000.
Facevano parte della collezione dei coniugi Fiterman anche le due lepri-sculture di Barry Flanagan. Hare and Bell (350.5 x 182.9 x 274.3cm.) è stata venduta a £482,500 (st. £250,000 – £350,000) e Humility a £170,500 (st. £60,000 – £80,000).

Tra gli italiani, si segnala lo Schoolboy di Michelangelo Pistoletto che era stato nella collezione del fotografo e playboy Gunter Sachs e che ha raddoppiato le stime raggiungendo i £842,500. Pier Paolo Calzolari da £120,000 è arrivato a £218,500. Sono invece rimasti al palo Enrico Castellani (350/500 mila), Rudolf Stingel (£400/600 mila) e la pioggia di meteoriti di Lucio Fontana (£600/900 mila).

Tra i risultati al di sopra delle stime si segnalano infine Jan Schoonhoven (lotto 5); Frank Stella (lotto 9); Richard Serra (lotto 11); Carl Andre (lotto 21); George Condo (lotto 53); Beatriz Milhazes (lotto 55); Antony Gormley (lotto 58).


 

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