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La morte e la fanciulla

Milano: allo Spazio Tertulliano va in scena l’adattamento de La Morte e la Fanciulla di Ariel Dorfman per la regia di Dario Merlino. Sudamerica: in una casa isolata vivono Paulina Salas e suo marito, Gerardo Escobar, avvocato promosso a capo di una commissione incaricata di indagare sui crimini commessi dalla dittatura da poco caduta. Paulina è un ex prigioniera politica che è stata torturata e violentata dai suoi rapitori, guidati da un medico sadico del quale, durante la sua prigionia, non ha mai visto il volto. Il medico era solito procedere con le proprie torture ascoltando La Morte e la Fanciulla di Schubert, da cui il titolo della pièce teatrale. Quando una sera Gerardo si ritrova con una gomma a terra, uno sconosciuto, il Dr. Miranda, si ferma per aiutarlo. Paulina riconosce la voce e i modi di Miranda come quelli del suo aguzzino e nottetempo lo cattura, lo immobilizza e lo processa con lo scopo di estorcergli una confessione, affidandone la difesa al proprio perplesso marito. Gerardo, inizialmente convinto dell’innocenza del dottore, ne prende le difese nel tentativo di salvargli la vita… La chiave che regge il gioco della pièce è l’ambiguità: l’interscambiabilità dei ruoli tra vittima e carnefice, la dialettica tra disperazione e speranza, la relazione tra forza e vulnerabilità.

Dichiara Martino Palmisano: “La morte e la fanciulla è un testo che avevo nel cuore da almeno 13 anni.
Più volte ho provato a metterlo in scena, ora come attore, ora come regista; ogni volta c’è stato qualche impedimento.
Poi, l’incontro con due giovani teatranti maturati all’accademia dei Filodrammatici di Milano: Dario Merlini (uno dei più promettenti giovani registi e drammaturghi della scena milanese) e Umberto Terruso (tra gli attori giovani di più grande carisma del teatro italiano) è stato fatale, per concretizzare finalmente il progetto. A questo terzetto (io qui recito e produco lo spettacolo; e provengo dalla Scuola di Rino Silveri e Piero Mazzarella) abbiamo aggiunto l’attrice Greta Zamparini (dal Piccolo, ultima classe scelta dal grande Strehler), intensa e vibrante come il personaggio che interpreta”.

Una produzione sobria ma efficace che mette in scena quello che sembra partire come un dramma borghese, spingendolo in maniera convincente verso gli esiti di una commedia nera e forte, intensa, sulla violenza e sulla crudeltà che creano a loro volta nuova violenza e nuova crudeltà, in una spirale dal ritmo incessante e in costante crescendo.

 

 

Info:

La morte e la fanciulla

di Ariel Dorfman

traduzione Alessandra Serra

con Umberto Terruso, Greta Zamparini e Martino Palmisano

regia Dario Merlini

dal 5 al 16 Febbraio 2014

Da mercoledì a sabato ore 21.00 – domenica ore 16.30

Per informazioni e prenotazioni:

0249472369

info@spaziotertulliano.it

www.spaziotertulliano.it

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