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Hello, my name is Paul Smith

 Lo stilista inglese tra Moda ed Arte
in mostra al Design Museum di Londra

Paul in his office (photo courtesy of Design Museum Press Office)

E’ un universo di bellezza, intuizione, guizzo creativo e genio quello dello stilista britannico Paul Smith, in mostra al Design Museum fino al prossimo 9 marzo. Moda, e molto altro. E’ questa la cifra del marchio Paul Smith, un artista a trecentosessanta gradi che viene inquadrato a pennello in uno dei centri culturali più all’avanguardia del panorama londinese, il museo del Design situato sulle sponde del Tamigi.

La prima stanza della mostra è dedicata agli esordi sartoriali dello stilista britannico: uno stanzino di soli nove metri quadrati che riproduce fedelmente il suo primo fashion shop di Byrd Lane, nella cittadina inglese di Notthigham. Paul Smith, vetement pour l’homme è la sua prima sperimentazione, un piccolo shop aperto solo di venerdì e sabato con i risparmi dei diversi lavori freelance svolti per lanciare la sua attività.

 

Paul in his first shop, established in 1970 (photo courtesy of Design Museum Press Office)

E poi fotografie, bozzetti colorati, moodboard e colour palette arricchiscono la mostra, a testimoniare il genio creativo e un po’ folle di Paul Smith. Stilista poliedrico e dalle mille ispirazioni, lo sguardo disincantato dell’autore permette di entrare in un mondo di fiaba che pare essere quello del fanciullo nietzschiano con echi naive illuminati, sempre pronto a sorprendersi e ad ispirarsi nuovamente. Il designer inglese è un esempio di connubio perfetto tra stile minimal classico ed eclettismo dell’ispirazione.

L’esibizione offre diversi spunti che testimoniano l’amore del designer per i capi classici, con un guizzo di sperimentazione ed ispirazione che può portare anche al reperimento di stoffe in India, Africa e paesi lontani. Una stanza riproduce il suo ufficio, carico di oggetti da lui utilizzati come continua fonte di ispirazione, dall’artista stesso definito come il suo cervello, una fonte continue di ispirazioni ed intuizioni. Colori ad olio, acquarelli, libri, stoffe e pupazzi. A testimoniare che il marchio britannico è quanto di più lontano dall’idea della moda associata alla frivolezza. Le ispirazioni delle creazioni sartoriali del brand attingono a ispirazioni come la cultura hindu e Smith è solito scegliere personalmente tessuti e stoffe che serviranno per la realizzazione delle collezioni di moda.

Literally anything can spark off an idea”, ovvero tutto può essere fonte di ispirazione, sostiene l’artista britannico, che cura personalmente la creazione di ogni singolo fashion store. L’artista quintessenza della cultura British ama personalizzare anche i suoi stores, in giro per le capitali mondiali della moda, tra cui Londra, Milano, Pechino e Shanghai.

Melrose Avenue store Los Angeles (photo courtesy of Design Museum Press Office)

Smith detesta l’omologazione e segue con professionalità ed attenzione la scelta dei materiali di edilizia ed arredamento per la creazione dei suoi eleganti atelier in giro per il mondo.

Il designer inizia le sue prime sperimentazioni sartoriali a Nottingham, aiutato dalla moglie fashion designer Pauline Denyer. Il primo atelier lo allestisce nel 1976 nella suite di un albergo parigino, aiutato dalla compagna e da alcuni amici. La prima collezione prevedeva 6 camice, due maglioni e due suits. Una riproduzione tridimensionale di cartone in bianco e nero è presente nella retrospettiva, che in alcuni video posizionati lungo la mostra il designer ricorda con affetto e nostalgia. Diverse le collaborazioni dello stlista: dalla realizzazione di una automobile per la Mini Volkswagen, alla creazione di una intera collezione di maglie iridate per il Giro D’Italia 2013 e di copertine personalizzate per la casa editrice Penguin.

Spring Summer 2013 Unisex by Paul Smith (photo courtesy of Design Museum Press Office)

Dal primo atelier dell’artista, di tempo ne è trascorso. Oggi il marchio Paul Smith è riconosciuto in tutto il mondo, con un fiorente mercato che trova sbocco anche in terre lontane come il Giappone. In attesa delle prossime sfilate a Londra e Parigi, non resta che dare un’occhiata alle sue collezioni. Un assaggio della follia geniale dell’artista che si autodefinisce ‘Classic with a twist’, ovvero classico ma con brio, si potrebbe tradurre.

Spring Summer 2013 Men by Paul Smith (photo courtesy of Design Museum Press Office)

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Informazioni Utili

Hello, my name is Paul Smith
15 novembre 2013 – 9 marzo 2014
Design Museum
Shad Thames, Londra SE1 2YD
Numero di telefono: 020 7403 6933
Aperta tutti i giorni dalle ore 10 alle 17.45
Prezzo del ticket: 11.85 sterline
Curatrice della mostra: Donna Loveday

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