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Da Monet a Matisse. Una delle più importanti collezioni d’europa in arrivo a Padova

Claude Monet: Il Ponte di Waterloo, nuvoloso, 1903, Olio su tela, 65x100,5 cm. Ordrupgaard, Copenhagen. Fotografo Anders Sune Berg Claude Monet: Il Ponte di Waterloo, nuvoloso, 1903, Olio su tela, 65x100,5 cm. Ordrupgaard, Copenhagen. Fotografo Anders Sune Berg

Claude Monet: Il Ponte di Waterloo, nuvoloso, 1903, Olio su tela, 65x100,5 cm. Ordrupgaard, Copenhagen. Fotografo Anders Sune Berg
Claude Monet: Il Ponte di Waterloo, nuvoloso, 1903, Olio su tela, 65×100,5 cm. Ordrupgaard, Copenhagen. Fotografo Anders Sune Berg

I capolavori della danese Collezione Ordrupgaard comporranno la mostra autunnale di Palazzo Zabarella: Gauguin e gli Impressionisti. Padova spalanca le sue porte (29 settembre 2018-27 gennaio 2019) a quella che è considerata unanimemente una delle più belle raccolte europee di arte impressionista. La città è stata scelta come una delle quattro sedi mondiali per accogliere la collezione (creata ai primi del Novecento dal banchiere, assicuratore, Consigliere di Stato e filantropo Wilhelm Hansen e da sua moglie Henny) disponibile per il completo rinnovo del Museo che ad essa è dedicato a Copenaghen.

Berthe Morisot: Ragazza sull'erba (Mademoiselle Isabelle Lambert), 1885, Olio su tela, 74x60 cm. Ordrupgaard, Copenhagen. Fotografo Anders Sune Berg
Berthe Morisot: Ragazza sull’erba (Mademoiselle Isabelle Lambert), 1885, Olio su tela, 74×60 cm. Ordrupgaard, Copenhagen. Fotografo Anders Sune Berg

Una selezione di opere di artisti del calibro di Cézanne, Degas, Gauguin, Manet, Monet, Berthe Morisot, Renoir, Matisse. Tutte opere meticolosamente acquistate da Hansen, che sino ad allora aveva collezionato solo pittura danese, nei suoi viaggi d’affari in Francia. Viaggi seguiti da metodiche visite al Salon, alle gallerie e ai musei. Da queste frequentazioni maturò, nel 1915, il progetto di creare una collezione di arte francese all’altezza della sua collezione danese. Alla decisione non fu estranea l’idea che l’arte francese fosse destinata ad un rapido aumento di valore e risultasse quindi un perfetto investimento, purché ad essere acquistate fossero le opere realmente più importanti sul mercato. Scelta che spiega la presenza, in Collezione, di una concentrazione così elevata di capolavori. In soli due anni, dal 1916 al 1918, Hansen riuscì a creare, grazie anche agli avveduti consigli di uno dei più importanti critici d’arte del momento, Théodore Duret, una collezione che il suo collega collezionista svedese Klas Fåhræus avrebbe descritto come la “migliore collezione impressionista al mondo”.

Paul Cézanne: Le bagnanti, 1895 ca. Olio su tela, 47x77 cm. Fotografo Anders Sune Berg
Paul Cézanne: Le bagnanti, 1895 ca. Olio su tela, 47×77 cm. Fotografo Anders Sune Berg

Per finanziare l’acquisto di opere d’arte, Hansen creò un Consorzio, nel quale coinvolse amici facoltosi, interessati a portare in Danimarca la nuova arte francese e in particolare gli Impressonisti, gli artisti che li hanno preceduti, i loro due successori, Cézanne e Gauguin. Nell’immediato dopoguerra, il Consorzio colse le occasioni che il mercato offriva, acquistando intere importanti collezioni e singole opere d’eccezione. Ad esempio, nella primavera del 1918, riuscì ad investire oltre mezzo milione di franchi per comperare opere offerte nelle aste della tenuta di Degas, che misero sul mercato la sua favolosa collezione d’arte.

Per la Collezione, Hansen costruì una nuova Galleria dove, una volta la settimana, il pubblico poteva ammirare le sue 156 opere – che spaziavano dalle tele neoclassiche e romantiche, con David e Delacroix, al realismo e all’impressionismo, al post-impressionismo con Cézanne e Gauguin, e infine Matisse come il primo dei fauve.
Nel ’22, la Landmandsbanken (la banca danese degli agricoltori), a quel tempo la più grande banca privata del paese, fallì e trascinò nel suo fallimento anche il finanziere e collezionista che, per evitare il tracollo, decide di svendere i suoi quadri francesi.

Paul Gauguin: Ritratto di giovane donna, Vaïte (Jeanne) Goupil ,1896, Olio su tela, 75x65 cm. Ordrupgaard, Copenhagen. Fotografo Anders Sune Berg
Paul Gauguin: Ritratto di giovane donna, Vaïte (Jeanne) Goupil ,1896, Olio su tela, 75×65 cm. Ordrupgaard, Copenhagen. Fotografo Anders Sune Berg

Poi la ripresa e, con essa, la decisione di ricostituire la Collezione.
Tra le nuove acquisizioni c’erano il Ritratto di George Sand di Delacroix, una Marina a Le Havre di Monet, Il Lottatore di Daumier. Anche la favolosa interpretazione di Courbet del Capriolo nella neve si unì alla collezione di Hansen, dove avrebbe preso il suo posto come una delle sue opere principali.

L’ultimo acquisto fu di un piccolo pastello di Degas, raffigurante una ballerina che si chinava per aggiustarsi la scarpetta. Il pastello era stato in precedenza di proprietà di Paul Gauguin, che era un grande ammiratore di Degas, e aveva incorporato il pastello sullo sfondo di una delle sue immagini di fiori. Nel 1931 Hansen aveva acquistato il pastello dal politico e scrittore danese Edvard Brandes, che lo aveva avuto da sua cognata, Mette Gauguin.
“Ora ho finito con gli acquisti”, affermò Hansen. La raccolta era completa, ma non era più aperta al pubblico. Wilhelm Hansen si sentiva amareggiato. Fu sua moglie a trasmettere la collezione allo stato della Danimarca, rendendola così pubblica.

Camille Pissarro: Alberi di prugne in fiore, Éragny. (La casa dell'artista), 1894, Olio su tela, 60x73 cm. Ordrupgaard, Copenhagen. Fotografo Anders Sune Berg
Camille Pissarro: Alberi di prugne in fiore, Éragny. (La casa dell’artista), 1894, Olio su tela, 60×73 cm. Ordrupgaard, Copenhagen. Fotografo Anders Sune Berg

Informazioni utili

GAUGUIN E GLI IMPRESSIONISTI. Capolavori dalla Collezione Ordrupgaard

Mostra a cura di Anne-Birgitte Fonsmark

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