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Addio Colette. Chiude il concept store più celebre del mondo

Un interno di Colette, a Parigi Un interno di Colette, a Parigi
Colette Roussaux con la figlia Sarah Andelman
Colette Roussaux con la figlia Sarah Andelman

Dopo 20 anni di attività, vetrine spente per lo spazio di Rue Saint-Honoré frequentato da ogni personaggio di passaggio nella Ville Lumiére. Fra moda, design e lifestyle.

Per Colette Roussaux è arrivato il momento di riposarsi; e Colette non può esistere senza Colette”. La notizia era già circolata da qualche mese: ma un conto è leggerla in un post su Instagram, annunciata come una cosa ancora lontana, altro è poi verificarla trovando le porte irrimediabilmente chiuse. Oggi, 20 dicembre, Parigi saluta l’ultimo giorno di vita per Colette, il concept store più celebre del mondo, titolo da sempre conteso con 10 Corso Como a Milano, mecca per ogni appassionato di moda, design e shopping.

Un vero e proprio trend maker, tappa d’obbligo, quella di Rue Saint-Honoré, per ogni personaggio di passaggio nella Ville Lumiére, da Madonna a Kim Kardashian, da Rihanna a Beyoncé, a Katy Perry. Una chiusura dopo vent’anni di attività che qualcuno già legge come un nuovo segnale del progressivo tramonto degli spazi “analogici”, sopraffatti dal dilagare dei sempre più diffusi e sofisticati mall digitali.

Un interno di Colette, a Parigi
Un interno di Colette, a Parigi

Uno spazio di 740 metri quadri suddivisi su tre piani, aperto nel 1997 da Colette Roussaux assieme alla figlia Sarah Andelman, studentessa d’arte e contributor per la rivista di moda e lifestyle Purple, che nel 2016 ha avuto ricavi per quasi 30 milioni di euro, di cui il 25 per cento di vendite online sul sito colette.fr. Dati che parrebbero smentire una chiusura dovuta a crisi finanziaria.

Un luogo dove si poteva trovare di tutto, dagli accessori da pochi euro fino ai capi di alta moda da 5 cifre: ma con un’idea nuova dello stile, un approccio che creava tendenze per tutte le generazioni. Dagli oggetti di design ai libri, souvenir, gioielli, riviste, giocattoli.
È l’unico negozio in cui vado perché hanno cose che nessun altro ha“, diceva il grande Karl Lagerfeld. Senza dimenticare il Water Bar nel seminterrato, dove si servivano più di 100 marchi d’acqua, persino quella ottenuta dallo scioglimento degli iceberg. Ma lo stile non lascerà i celebri locali di Colette: pare infatti che Saint Laurent sia in trattativa per occupare la storica location e per aprire una sua boutique.

colette.fr

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