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Direttori musei: Consiglio di Stato reintegra Giulierini, Degl’Innocenti e Malacrino

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Paolo Giulierini

La magistratura amministrativa sentenzia definitivamente la correttezza delle nomine dei direttori del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, del MarTa di Taranto e del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria

“Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta), pronunciando sugli appelli riuniti nn. 3919/2017 e 4113/2017, dichiara improcedibile il ricorso di primo grado n. 12941 del 2015 e dichiara l’estinzione dei medesimi giudizi d’appello”. È questo il succo della sentenza – che Artslife pubblica in anteprima – con la quale l’alta magistratura amministrativa mette la parola fine su una vertenza che rischiava di paralizzare per molto tempo i principali musei italiani: ovvero i ricorsi – in oggetto ce n’è uno, presentato da Francesco Sirano, ma farà certamente strada a future pronunce omologhe – presentati da alcuni candidati bocciati nella selezione dei 20 direttori dei principali musei promossa dal Ministero dei i beni e delle attività culturali e del turismo ed in prima istanza accolti nel 2015 dal TAR del Lazio che aveva sospeso gli esiti della selezione.

Il Consiglio di Stato aveva già a sua volta sospeso il giugno gli effetti della sentenza, lasciando i direttori in carica in attesa di pronunciarsi nel merito: ora arriva la sentenza definitiva, che nella fattispecie “rimette in sella” Paolo Giulierini del Museo Nazionale Archeologico di Napoli, Eva Degli Innocenti del MarTa di Taranto e Carmelo Malacrino del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. “Sono rasserenato e confortato dalla decisione del Consiglio di Stato che conferma la mia presenza alla guida del Mann. Non è stato facile lavorare con questa ‘spada di Damocle’ addosso, ma oggi parte un nuovo corso, più solido e sicuro”.

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È stato lo stesso Giulierini a comunicare l’evento con queste parole, affidate al suo profilo Facebook. “Come ebbi a dire nel momento dell’insediamento, quando fioccarono altre e più bieche polemiche, dimostreremo con i fatti che, sotto il mandato di chi scrive, il Museo Archeologico Nazionale tornerà ad essere il più importante scrigno di tesori classici al mondo. Quando me ne andrò da Napoli credo che nulla sarà come prima, potendo contare su tutte le collezioni riaperte e su servizi di altissima qualità. Ma non è ancora quel momento”.

Senza trascurare di ringraziare le istituzioni che lo hanno sostenuto, dalla Regione Campania al Comune di Napoli, ma soprattutto il Mibact, che a sua volta era ricorso contro la pronuncia del TAR. Torna dunque al lavoro pienamente legittimata anche la toscana Eva Degli Innocenti, che all’indomani della sospensiva del 15 giugno, ora convertita in sentenza, aveva dichiarato all’Ansa: “In questi giorni ho avuto il sostegno della città, che si è stretta intorno al museo, questa è stata la mia più grande vittoria”. Ora si attende la definizione delle posizioni di Peter Assman, direttore del Palazzo Ducale di Mantova, e di Martina Bagnoli, direttrice delle Gallerie Estensi di Modena, gli altri due direttamente coinvolti da questo “filone” del procedimento: ma di certo l’orientamento del Consiglio di Stato ora appare chiaro, e probabilmente tutta la bufera è destinata a spegnersi in tempi brevi.

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