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Jean-Paul Goude al PAC di Milano, un discreto numero di donne incredibili

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jean-paul goude PAC milanoJean-Paul Goude al PAC di Milano: un discreto numero di donne incredibili. Una retrospettiva sull’artista francese, disegnatore, designer, fotografo e regista.

Forse a non tutti il nome di Jean-Paul Goude suonerà immediatamente familiare, ma i mondi e le immagini partoriti dalla sua mente sicuramente sì.
Lo spot pubblicitario/tormentone di Chanel: Egoïste? Suo.
Il futuristico spot televisivo della Citroën CX con la testa robotica di Grace Jones? Suo.
La pubblicità con Vanessa Paradis nella gabbia -come Titti- per Chanel? Sì, sua.
O più recente, Kim Kardashian #BreakTheInternet sulla cover di Esquire? Sì, sempre opera sua. Per la più famosa delle sorelle Kardashian Jean-Paul Goude ha ripreso l’idea di un suo vecchio lavoro, un ritratto fotografico di Carolina Beaumont del 1976, e di nuovo ha creato un’icona che è diventata virale.Jean-Paul Goude Jean-Paul Goude nel corso della sua prolifica carriera si è mosso con estrema facilità (e felicità) dalla moda alla fotografia, dalla pubblicità allo spettacolo dal vivo, la sua figura incarna alla perfezione quella del genio creatore di immagini, di icone. Ha creato stili, ha unito mondi diversi tra loro e in una continua crasi di modelli ha fato vita a una vera e propria mitologia personale. Avveneristico e sempre elegantissimo, questo lo stile di Jean-Paul Goude, il suo lavoro è stato di grande ispirazione per artisti come David LaChapelle o Pierre et Gilles.
Con lui il mondo della grafica pubblicitaria ha fatto irruzione nel mondo dell’arte con creazioni diventate simbolo di un’intera epoca.

>> Al centro della poetica di Jean-Paul Goude troviamo le donne e il loro corpo: esaltato, deformato, ibridato. Con Grace Jones le suggestioni afro di Goude si innestano nella ricerca dell’androgino, trovando nella diva di Slave to the Rhythm e I’ve Seen That Face Before (Libertango) la perfetta musa per le sue geniali idee, per la sua visione di cantante come opera d’arte. Il Bauhaus, Oscar Schlemmer e il suo Balletto Triadico, Marlene Dietrich e il pugilato: queste solo alcuni delle fonti a cui Goude attinge.

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Attraverso più di 230 fotografie la mostra al PAC di Milano illustra questa mitologia di donne e icone, di corpi e di visioni; campagne pubblicitarie (Azzedine Alaia, Perrier, Cacharel), progetti, disegni e fotografie, fino alla direzione artistica della sfilata sugli Champs Élysées in occasione del Bicentenario della Rivoluzione Francese a Parigi nel 1989. E poi ancora, i ritratti a Linda Evangelista, Marc Jacobs, John Galliano, Naomi Campbell; il mondo dei peep show -gli spettacoli erotici- e la serie di fotografie sulla bellissima Farida.

In mostra anche un documentario -ottimo- per conoscere meglio il lavoro e la storia di Jean-Paul Goude. Un viaggio suggestivo e affascinante, da non perdere.

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  • Per avvicinare il pubblico al lavoro dell’artista, il PAC organizza come di consueto un programma di visite guidate gratuite, tutte le domeniche alle ore 17.30 previo acquisto del biglietto della mostra.
  • Jean-Paul Goude
    SO FAR SO GOUDE
    16 aprile 2016 – 19 giugno 2016

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