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L’iperrealismo di Silvia Pagano in mostra a Taormina

Silvia Pagano Silvia Pagano DISTACCO matita su carta (pencil on paper) 30x45 cm
Silvia Pagano
Silvia Pagano ATTESA matita su carta (pencil on paper) 30×45 cm

La Sala Colonna del Palazzo dei Duchi di Santo Stefano a Taormina accoglie la prima personale d’Arte dell’ artista Silvia Pagano.

Saranno esposte opere iperrealiste matita su carta e opere pittoriche acrilico su tela. L’artista, inoltre, dà vita a delle opere che traggono la loro originalità dall’unione e dal contrasto delle due tecniche, fondendole in un’unica tela. Inserisce quindi le figure e le immagini fedelmente interpretate con il solo uso della matita in contorni pieni di colori e di vita.

Silvia Pagano
Silvia Pagano MI PERDO tecnica mista su tela, 120×60 cm

“Un perfetto equilibrio realistico di luci e ombre segna le pieghe del tempo, le attese del presente per dare vita allo sguardo di un occhio emozionato, raccontare una fronte accigliata, l’abbraccio di due mani fino al respiro di un ventre, mentre un orologio segna il fluire dell’esistenza, da cui affiora la nudità dell’epidermide come un’elegante veste.

Silvia Pagano
Silvia Pagano MARINA matita su carta( pencil on paper ) , 30×45 cm

Con l’uso sapiente della matita su carta e un’osservazione analitica e minuziosa, la giovanissima artista Silvia Pagano riporta in auge, oggi più che mai, il disegno iperrealista per indagare la vita stessa.

Nell’essenzialità del bianco e nero dei suoi soggetti, disegnati come fossero primi piani cinematografici, si delinea l’espressione emotiva nelle trame della luce e si evince una forte passione, un costante impegno, accompagnato da un tratto preciso e raffinato.

Silvia Pagano
Silvia Pagano CAOS tecnica mista su tela, 100×80 cm

Riesce anche a orchestrare le linee del corpo con una sintassi cromatica eccezionale, dove lo scorrere del suo ricco mondo immaginativo incontra quello reale in una danza di contrasti tra realtà e giochi di fantasie oniriche.

A soli ventotto anni, denota una notevolissima percezione della composizione artistica nell’uso del colore in forme variegate e gioiose, mettendo insieme i fili del reale con la tessitura della creazione, dimostrando già uno spiccato talento nel percorrere le strade dell’arte”. Nilla Zaira D’Urso

Silvia Pagano
Silvia Pagano DISTACCO matita su carta (pencil on paper) 30×45 cm

Silvia Pagano nasce a Catania nel 1987. Già in età giovanissima inizia a svilupparsi in lei una forte inclinazione verso il mondo dell’ arte. Dotata di grande spirito di osservazione e di spiccate attitudini artistiche, si iscrive all’ Istituto d’ Arte di Giarre al fine di sviluppare la sua fantasiosa creatività. Successivamente al diploma, frequenta la facoltà di Scienze Motorie conseguendo la laurea triennale e specialistica. Nonostante un percorso universitario differente, non trascura mai la pittura e il disegno che rimangono la sua più grande passione. Si affaccia quindi al mondo dell’ arte da autodidatta, perfezionando in brevissimo tempo la sua tecnica.

Silvia Pagano
Silvia Pagano

 


 

Testo critico di Rolando Bellini

Una mano femminile e una maschile disegnate puntualmente, mentre si uniscono in una stretta delicata, un simbolo per tutti coloro i quali lottano per una nuova solidarietà universale in questi anni di crisi profonda, di discriminazioni ed egoismi feroci; due mani vive e presenti, disegnate con libertà e al tempo stesso puntiglio analitico da Silvia Pagano, artista poco più che ventenne al suo esordio (in un certo senso, clamoroso). Mani che, assai opportunamente, campeggiano anche sull’invito e sulla brochure dell’esposizione che vado introducendo, in estrema sintesi, con questa “cartolina critica”.

Richiamano subitamente, in me, queste mani disegnate tanto analiticamente, intrecciandosi ad altri disegni, dove prevalgono i ritratti e gli autoritratti, un insieme di possibili riferimenti suscitati dall’intento di situare in qualche modo questo disegnare di Silvia Pagano, rispecchiante la realtà e al tempo stesso vibrante e fantasmatico, nel flusso dell’arte contemporanea, un continuum inarrestabile, gonfio di stupori.

Artista, disegnatrice esordiente con una mossa a sorpresa: una mostra personale, a Taormina, opportunamente intitolata Contrasti (27 agosto – 11 settembre 2015), a voler evidenziare l’attrito fra questi disegni a matita, queste figure in bianco e nero, e le opere a colori, Silvia si propone così: nuda e cruda nei dipinti come nei disegni.

Silvia Pagano
Silvia Pagano UN ATTIMO matita su carta (pencil on paper) 30×45 cm

Prevalentemente in bianco e nero, nel bianco e nel nero della grafite, della matita che disegna. Volti, principalmente volti intriganti, tutti un fervore di varianti di grigio e di nero, tutt’occhi (lucenti e vivi) e pelle, peli e rughe espressive vivacissime, rilevate da un sismografo instancabile; volti invasi dalla luce, frementi di vita e di emozioni. E corpi plastici restituiti con un’attenzione da naturalista appassionato che li ritaglia e li assorbe dal mondo sensibile che lo circonda, forse per classificarli in un qualche libello surnaturale.

Nell’insieme, frammenti di un mondo assorbito e reificato nel segno grafico che genera, così, un universo parallelo. Se per le opere cromatiche in cui affiorano ancora figure, corpi disegnati in bianco-nero, si può richiamare un filtrato collegamento con certa eredità Op art e Cinetica mescolata inaspettatamente a istanze Futuriste e, in subordine, qualche vaga suggestione derivante dal crudo Espressionismo tedesco – attingimenti filtratissimi dall’eroica epopea delle cosiddette “avanguardie storiche” – ecco che, per le grafiche, dominanti, si è tentati di evocare un ampio ventaglio di altri possibili richiami: suggestioni remote che tuttavia alimentano il fantasticare di Silvia.

Da certo epico realismo della magica Kollwitz ai ritratti della moglie, che posa nuda per lui come accade con Hopper, disegnati con passione per i dettagli e ogni piega della pelle da Adami, per non dire dell’inevitabile confronto, seppur a distanza, con Lucien Freud, arrivando a coinvolgere persino le cancellazioni dell’immagine rispecchiata in un sé immaginifico di Arnulf Rainer.

Iperrealismo di ritorno che si contamina con cert’arte concettuale, o cos’altro? Pagano, interrogata in merito, resta perplessa: da autodidatta assorbe ogni possibile suggestione senza sentirsi in obbligo di collocazione filologica, senza alcuna sudditanza nei confronti della storia, d’ogni documento d’arte che può averla nutrita. Anche sommessamente, persino inconsapevolmente. Del resto, quello che interessa maggiormente a questa giovane talentuosa è il cinema, l’ultima musa. Prediligendo in particolare il cinema “esistenzialista” francese, Truffaut (Jule e Jim, il film preferito), nonché alcuni autori italiani come Antonioni, il regista più pop-artista di tutti, la visionarietà futuristica e dada di Kubric. Soprattutto, rivolgendosi, chissà come e perché, al cinema muto degli esordi dove la personalità di spicco resta, per Silvia Pagano, Chaplin. Specie quello di Tempi moderni, parodia veggente di una frenesia che verrà, ovvero il film di denuncia, Il grande dittatore, che gli valse l’esilio forzato dagli Stati Uniti. Ma poi – ed è quello che più conta – Silvia procede speditamente per suo conto, tutta immersa nel proprio immaginario. E realizza queste grafie, queste mappe iperrealiste e surrealiste, al tempo stesso (mi sovviene Man Ray, fors’anche Paul Delvaux), di corpi e volti – fra cui risaltano gli autoritratti – disegnati con un’attenzione amorosa che richiama tavole di entomologia: meravigliosi prodotti “fatti a mano”, direbbe Henri Focillon; sto citando liberamente il suo magistrale saggio, Elogio della mano.

Nell’approssimarsi alIa conclusione del proprio saggio, quest’autore affronta il disegno di Callot, in tutta la sua inimitabile elasticità nervosa, nella sua impronta grafologica, nella magica attitudine a vivere che lo caratterizza. La stessa attitudine a vivere ch’io credo di riscontrare nei bellissimi disegni di Silvia Pagano.

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Silvia Pagano – “Contrasti”
27 Agosto – 11 Settembre 2015
Palazzo dei Duchi di Santo Stefano
Fondazione Mazzullo, Taormina

ORARI
Tutti i giorni : 10-13 / 16.30-21.30

silviapagano@hotmail.it
cell: 348 2731375

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