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Il Padiglione della Repubblica di Macedonia alla 56. Biennale di Venezia

Hristina Ivanoska and Yane Calovski Chapel (We are all in thisalone)(2014), 45 cbm, Staatliche Kunsthalle Baden-Baden, photo by Michael Belogour
Hristina Ivanoska and Yane Calovski Chapel (We are all in thisalone)(2014), 45 cbm, Staatliche Kunsthalle Baden-Baden, photo by Michael Belogour

We are all in this alone
Hristina Ivanoska e Yane Calovski
A cura di Basak Senova

We are all in this alone, di Hristina Ivanoska e Yane Calovski, affronta la nozione di fede all’interno delle attuali, multiple e simultanee, condizioni socio-politiche. Il progetto fa riferimento ad una serie complessa di fonti: un ciclo di affreschi proveniente dalla chiesa di San Giorgio a Kurbinovo, dipinto da un autore sconosciuto nel dodicesimo secolo; degli scritti di Simone Weil, Luce Irigaray e, inoltre, alcune comunicazioni personali di Paul Thek risalenti agli anni Settanta. Sebbene sia indirizzato alla ricerca di valori politici nelle rappresentazioni di alcune estetiche formali e di fonti letterarie, il lavoro, allo stesso tempo, riporta un’urgenza specifica con il fine di articolare le modalità in cui continuamente uniamo o separiamo il passato dal presente, mentre analizziamo la questione della fede. I disegni e gli oggetti di Hristina Ivanoska si ispirano ai testi di Simone Weil e Luce Irigaray. Weil mette in discussione la propria fede in Dio, considerandola come una decisione personale e un percorso da intraprendere da soli. Dall’altro lato, Irigaray spiega l’emotiva e incomprensibile relazione (d’amore) verso Dio nel suo saggio “La Mystérique” (tratto dal libro Speculum de l’autre femme, 1974), chiedendosi: “Ma come può una persona affrontare queste cose, anche se prova passione per esse, se non esiste un senso della vocazione?”

Hristina Ivanoska and Yane Calovski Chapel (We are all in thisalone)(2014), 45 cbm, Staatliche Kunsthalle Baden-Baden, photo by Michael Belogour
Hristina Ivanoska and Yane Calovski Chapel (We are all in thisalone)(2014), 45 cbm, Staatliche Kunsthalle Baden-Baden, photo by Michael Belogour

I disegni e i collage di Yane Calovski si riferiscono alle corrispondenze di Paul Thek scoperte recentemente all’interno della Collezione Marzona a Berlino, focalizzate sulla difficoltà nel sopravvivere creando, producendo e mantenendo il proprio lavoro e, al contempo, conservando la fede nell’idealismo della produzione collaborativa. In aggiunta, indirizzando ad un valore di poetiche celate all’interno di alcuni dettagli posti ben oltre a quei luoghi comuni inerenti alla necessità di produrre un linguaggio proprio, Calovski letteralmente dipinge delle invisibili (cancellate) icone, ottenute attraverso la disposizione fisica dell’immagine come simbolo religioso. Il progetto include anche un breve film come preludio, che si rivolge alla fede non solo come una condizione emotiva e intellettuale, ma anche come una contemporanea anomalia socio-politica. Questo progetto è stato realizzato con il supporto del Ministero della Cultura della Repubblica di Macedonia e con il supporto aggiuntivo del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica di Macedonia e del Consolato della Repubblica di Macedonia a Venezia.

ŻAK | BRANICKA, Berlino, ha, inoltre, contribuito alla realizzazione del Padiglione.
Il libro We are all in this alone è stato pubblicato dalla Galleria Nazionale di Macedonia con il
supporto di Art Rooms, Kyrenia.

Hristina Ivanoska and Yane Calovski Chapel (We are all in thisalone)(2014), 45 cbm, Staatliche Kunsthalle Baden-Baden, photo by Michael Belogour
Hristina Ivanoska and Yane Calovski Chapel (We are all in thisalone)(2014), 45 cbm, Staatliche Kunsthalle Baden-Baden, photo by Michael Belogour

Gli artisti
Hristina Ivanoska (1974, Skopje) ha completato la sua laurea triennale (1997) e la laurea magistrale (2013) alla Facoltà di Belle Arti di Skopje. Attualmente è dottoranda di ricerca all’Accademia di Belle Arti di Vienna. Ivanoska lavora con oggetti, testi, disegni, video e installazioni, spesso in maniera interdisciplinare apportando un’indagine critica all’interno dell’esperienza dei sistemi socio-politici contemporanei e della loro relazione con la teoria e la storia. Ivanoska ha esposto a: AbbayeauxDames (Salle desAbbesses), Caen, France (2015), National Gallery of Macedonia, Skopje (2014), Künstlerhaus, Halle fürKunst&Medien, Graz (2013), National Museum of Contemporary Art (MNAC), Bucharest (2013), State Museum of Contemporary Art,Thessaloniki (2012, 2004), Museum of Contemporary Art, Skopje (2014, 2012, 2011), Slovak National Gallery, Bratislava (2011), NeueGesellschaftfürBildendeKunst, Berlin (2011), Open Space – ZentrumfürKunstprojekte, Vienna (2010), Association for Contemporary Art, Graz (2009), Konsthall C, Stockholm (2008), Magazin4 – BregenzerKunstverein (2008), the Museum of Contemporary Art, Belgrade (2007), Foundation for Women’s Art, London (2006), Spaces Gallery, Ohio (2005), e altri luoghi. Ivanoska è stata un’artista in residenza al Flutgrabene.V.WatchtowerSchlesischer Busch, Berlin (2014), Cité International desArts, Paris (2011), IASPIS, Stockholm (2008), ArtsLinkResidency Program, New York (2004), The Corporation of Yaddo, Saratoga Springs, New York (2001), eStiftungKünstlerhausBoswil, Switzerland (1998).

Yane Calovski ha studiato scultura all’Accademia di Belle Arti della Pennsylvania (1992-1996) e ha ottenuto una laurea triennale al Bennington College (1997). Ha partecipato ai programmi di studio post-laurea sia al CCA Kitakyushu (1999-2000), che allaJan van Eyck Academy (2002-2004), e possiede una laurea magistrale sulla cultura e la produzione dei media ottenuta alla Linkoping University in Svezia (2010). La pratica di Calovskisi interessa alla tradizione della ricerca e della traduzione, relazionando idee empiriche con l’analisi di riferimenti alla storia dell’arte portando alla realizzazione di lavori situati nella specificità di nuova geografia culturale e politica. Spesso si focalizza su alcuni luoghi della storia e colleziona pezzi di culture locali, come degli oggetti, storie o canzoni, con il fine di ri-creare, mostrando che l’arte concettuale contemporanea potrebbe creare nuovi ed innovativi scenari e superfici per il sapere nativo, con il fine di interagire con la storia e la società. Calovski ha esposto, mostrato e pubblicato internazionalmente i suoi lavori basati sul disegno e orientati ad un contesto specifico, in istituzioni come: Bauhaus Foundation Dessau, Kunsthalle Baden-Baden, Kunsthalle Bregenz, SalzburgerKunstverein, Akbank Art Center, Tate Britain, EuropeanKunsthalle, The Nederland Media Art Institute, Kronika – Bytom, KonshallenBrandts, Baltic Art Center, the Contemporary Art Center Vilnius, AR/GE Kunst, The Drawing Center, the Museum of Contemporary Art – Skopje e altri luoghi. La artistica è stata mostrata anche alla Biennale di Fotografia di Helsinki (2014), 2nd Project Biennial D-0 ARK Underground 2012, SpaPort International 2010, Manifesta 7 (2008), PR 04 e Manifesta 3 (2000). I suoi lavori sono stati presentati anche a FRIEZE London, Art Basel, Vienna Art Fair, Istanbul Contemporary and ARCO Madrid. Per la sua pratica artistica è stato premiato con: ORTung 2012 Fellowship, Allianz Kulturstiftung 2004 Fellowship, the PewFellowship in the Arts 2001, e altri riconoscimenti.

Hristina Ivanoska e Yane Calovski collaborano dal 2000. Nel 2004 hanno co-fondato la piattaforma artistica e curatoriale “press to exit projectspace” a Skopje. I loro progetti sono stati presentati in diversi contesti internazionali e in istituzioni: StaatlicheKunsthalle Baden-Baden (2014), HDLU- CroatianAssociation of Artists, Zagreb (2009), ŻAK | BRANICKA Gallery, Berlin (2008), Kronika Gallery, Bytom, Poland (2007), e altri luoghi. I loro lavori individuali e collaborativi sono parte di collezioni private e pubbliche, incluse: DeutscheBank Collection, Art Telekom Collection, Van Abbemuseum, Museum of Contemporary Art Skopje, e altre.

Sono rappresentati da ŻAK | BRANICKA a Berlino.

La curatrice
Başak Şenova è una curatrice e una designer. Ha studiato Letteratura e Graphic Design (laurea magistrale in Graphic Design e dottorato di ricerca in Arte, Design e Architettura alla BilkentUniversity) e ha frequentato il 7mo Programma Curatoriale al De Appel di Amsterdam. Ha scritto di arte, tecnologia e media, sviluppando progetti e curando mostre dal 1995. Tra le altre pubblicazioni, Senova è Editor del art-ist 6, Kontrol Online Magazine,Lapses book series, UNCOVERED, Aftermath, YaneCalovski. Obje’ct and ScientificInquiries. E’ corrispondente editoriale per ibraaz.org e Flash ArtInternational e uno dei membri fondatori di NOMAD, oltre che organizzatrice di ctrl_alt_del e Upgrade!Istanbul. Senova è stata curatrice del Padiglione della Turchia alla 53esima Biennale di Venezia. Come assistente professore ha insegnato in diverse università ad Istanbul, incluse: Kadir HasUniversity, BilgiUniversity e KoçUniversity. Al momento sta insegnando alla BilkentUniversity. Ha curato la Collezione del Centro Zorlu per due anni (2011-2012). Ha co-curato UNCOVERED (Cipro) e la seconda Bienniale di Arte ContemporaneaD-0 ARK Underground (Bosnia e Herzegovina). Nel 2014 è stata presidente per ACM SIGGRAPH Art Gallery 2014 (Vancouver), curatrice della Biennale di Fotografia di Helsinki 2014 e della 7mo Jerusalem Show.

INFORMAZIONI UTILI

Padiglione della Repubblica di Macedonia
56ma Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia
Arsenale – Sale d’Armi
9 maggio – 22 novembre 2015

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