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Inventing Impressionism: Paul Durand-Ruel alla National Gallery di Londra

Renoir Inventing Impressionismo
Renoir – Sulla terrazza, 1881, Chicago, The Art Institute. Foto Laura Vezzo ArtsLife

“Senza di lui, non saremmo sopravvissuti”, disse Claude Monet parlando di Paul Durand-Ruel (1831-1922). Poco meno di 150 anni fa, infatti, nessuno avrebbe comprato un solo dipinto en plein air, nessuno avrebbe pagato per esporre o vedere le opere del movimento impressionista. Nessuno, eccetto Durand-Ruel, un commerciante d’arte di Parigi che, con spirito imprenditoriale, scovò e appoggiò fermamente i pittori impressionisti dagli esordi fino al successo. L’uomo che fece conoscere al mondo l’Impressionismo.

Ed è proprio a lui che questa primavera la National Gallery di Londra, con la collaborazione del Museo delle Arti di Philadelphia e del Museo d’Orsay di Parigi, dedica una grande esposizione dal titolo Inventing Impressionism, aperta al pubblico dal 4 marzo fino al 31 maggio 2015. Sette sale che non raccontano la carriera di Durand-Ruel, ma l’intero percorso dei maestri impressionisti, supportati proprio dall’imprenditore. “Sei stato il primo a supportarci e a combattere per noi”, disse Camille Pissarro nel 1892.

Rodin Inventing Impressionismo
Rodin – Young mother in the grotto, 1891. Foto Laura Vezzo ArtsLife

Tra il 1891 e il 1922 il gallerista acquistò, infatti, circa 12 mila quadri, tra cui oltre mille Monet, circa 1500 Renoir, quattrocento opere di Degas, Sisley e Boudin, circa ottocento Pissarro, quasi duecento Manet e poco più di quattrocento dipinti di Mary Cassatt.

Inventing Impressionism include circa 85 opere, tra cui vari capolavori mai visti prima nel Regno Unito. Il primo incontro fra Durand-Ruel e i futuri impressionisti avvenne a Londra nel 1870; Monet e Pissarro erano rimasti sfollati a causa della guerra francoprussiana e della Comune di Parigi. Durand-Ruel rimase incantato dalle loro opere controcorrente, spesso dipinte all’esterno, nei parchi, nelle periferie e sulle sponde del Tamigi. Comprò i loro dipinti e li espose a Londra tra il 1870 e il 1874, nella galleria che aveva aperto a Mayfair.

Inventing Impressionism
Inventing Impressionism. Foto Laura Vezzo ArtsLife

Durand-Ruel non era, tra l’altro, solo un commerciante, ma anche un appassionato d’arte che acquistava. Allestì una collezione personale di dipinti nel suo appartamento, così da far conoscere le sue scoperte artistiche in un ambiente intimo e informale. Ed è proprio questa sensazione di familiarità che domina la prima stanza dell’esposizione, dedicata appunto alla sfera personale della vita di Durand-Ruel: At home with art, “A casa in mezzo all’arte”, raccoglie alcuni ritratti inediti, realizzati per la famiglia Durand-Ruel dall’artista e amico Pierre-Auguste Renoir tra il 1882 e il 1910. Poi dipinti oggi famosi, come i Balli di Renoir e la ricostruzione della Porta Francese, commissionata dall’imprenditore a Monet per il suo trasferimento a Parigi. Opere che richiamano l’obiettivo primario del commerciante: far capire e apprezzare al mondo lo stile e la bellezza dei “suoi” artisti impressionisti. “E pensare che se fossi morto a 60 anni – rivelò Durand-Ruel a 89 anni – sarei stato pieno di debiti e in bancarotta, circondato da una montagna di tesori sottovalutati”.

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Claude Monet, French Door – Gran Salon. Foto Laura Vezzo ArtsLife
Inventing Impressionism
Monet, Inventing Impressionism, foto Laura Vezzo ArtsLife

Ed eccola questa montagna di tesori, che dalla seconda alla settima sala si susseguono creando un percorso di paesaggi diversi, colori vivi, giochi di luci e di ombre. La seconda stanza racconta la carriera esordiente di Durand-Ruel, che iniziò seguendo le orme del padre, fino a quando nel 1830 l’esposizione di Delacroix lo deviò verso un gusto artistico nuovo. Un gusto e uno stile che lui stesso definì appartenente alla “splendida Scuola del 1830”, quella paesaggistica di Barbizon, che lo avvicinerà alla tecnica dei futuri impressionisti.

Una volta prese in mano le redini del business famigliare, Durand-Ruel decise di dare una chance a quello stile artistico secondo lui ingiustamente messo da parte. Ecco, quindi, esposti gli immensi paesaggi dipinti per mano di Thèodore Rousseau (View of Mont Blanc, seen from La Faucille 1863-7) e Jean-Francois Millet (The Sheepfold, Moonlight, 1856-8), oltre a dipinti di Delacroix, Gustave Courbet e Corot.

Inventing Impressionism
Serie di Pioppi di Monet, 1891. Foto Laura Vezzo ArtsLife

Ad inizio anni Settanta, in seguito alla dichiarazione di guerra fatta dalla Francia alla Prussia, la famiglia Durand-Ruel decise di spostarsi a Londra, dove il commerciante aprì la sua galleria di New Bond Street e conobbe appunto Monet e Pissarro, artisti tecnicamente vicini alla scuola di Barbizon, ma allo stesso tempo audaci e nuovi. Appartengono, dunque, alla sezione Rifugio a Londra sei opere di Monet (Meditation, Madame Monet on the Sofa, 1871), Pissarro e Daubigny.

Gennaio 1872 fu, poi, un periodo cruciale nella vita di Durand-Ruel, che conobbe in quel momento a Londra lo stile e alcune opere di Edouard Manet, fra cui due di quelle esposte nella sezione Scommessa su Manet: Gennaio 1872, The Salmon (1869)e Moonlightat the Portof Boulogne (1868).

Inventing Impressionism
Manet, Inventing Impressionism, foto Laura Vezzo ArtsLife

Di seguito, la terza stanza racconta come la nuova tendenza rincorsa da Durand-Ruel iniziasse a divulgarsi fra le tele di diversi artisti quali Alfred Sisley e Edgar Degas, incontrati dall’imprenditore durante il suo rientro a Parigi. Durand-Ruel, tra l’altro, non si limitò ad incoraggiare gli artisti, comprando ed esponendo le loro opere ma si impegnò personalmente nella loro riuscita, finanziandoli di sua tasca e spronandoli moralmente. Lo splendido risultato di questo atteggiamento deciso appare ampiamente nelle opere dedicate a questa sezione, come i meravigliosi paesaggi dipinti en plein air da Sisley, Pissarro e Monet o le ballerine di Degas, The dance Foyer of the Opera at rue Le Peletier (1872).

Inventing Impressionism
“Danza in campagna” e “Danza in città”, 1883. Foto Laura Vezzo ArtsLife

Dopo alcuni anni di crisi finanziaria, durante i quali comunque il commerciante non abbandonò i suoi artisti e il loro sogno, nel 1876 Durand-Ruel mise a disposizione per la Seconda Esposizione Impressionista oltre 250 opere da lui precedentemente acquistate. Il successo della collezione segnò, con ogni probabilità, il punto d’inizio ufficiale dell’Impressionismo, che da quel momento verrà anche associato al nome di Durand-Ruel.

A questa sezione, Promoting Impressionism: the 1876 Exhibition, appartengono sei opere che presero parte all’esposizione del ’76, come Springtime di Claude Monet (1872), Peasant Girls bathing in the Sea at Dusk (1869-75) di Degas e il nudo di Renoir Study: Torso, Sunlight Effect (1875-6).

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Jean-François Millet, The Sheepfold, Moonlight (1856-60). Foto Laura Vezzo ArtsLife

Otre ad aver permesso la diffusione dell’Impressionismo, Paul Durand-Ruel è riconosciuto come il fondatore del mercato dell’arte internazionale così come lo si conosce oggi. Ad inizio anni Ottanta, infatti, con la ripresa economico-finanziaria, il commerciante ricominciò a comprare i dipinti impressionisti e ad allestire esposizioni monografiche, dedicate ad un solo artista per volta.

La quinta stanza è, quindi, dedicata esclusivamente ad un artista, Claude Monet, e alle sue collezioni monografiche alla Galleria Durand-Ruel nel 1883 e nel 1892. Qui sono esposti alcuni dei suoi celebri paesaggi, come La Pointe de la Hève, Saint-Adresse(1864) o Windmill and BoatsnearZaandam, Holland (1871); a dominare la stanza è, però, la serie Pioppi (1891), cinque dei 24 dipinti che mostrano gli stessi alberi prendere forme e dimensioni diverse a seconda della luce che li investe durante la giornata.

Inventing Impressionism
Degas – The ballet scene, 1876. Foto Laura Vezzo ArtsLife

Da vero imprenditore, Durand-Ruel non si accontentò di un mercato ristretto: nel 1886 raggiunse, difatti, New York con l’unico intento di far conoscere i suoi artisti anche oltre oceano. Con oltre 300 opere, Durand-Ruel allestì Works in Oil and Pastel by the Impressionists of Paris; la collezione ricevette ampio consenso e plauso da critica e pubblico.

Tornato in Europa, anche il mercato d’arte tedesco iniziò a reagire positivamente alle proposte di Durand-Ruel. International Success è, dunque, il tema della sesta sala, che espone alcuni fra i dipinti raccolti nelle collezioni americane ed europee, come The Ballet Class (1880) di Edgar Degas, Woman playing a Guitar(1896-7) di Renoir e Autumn Effect at Argenteuil (1873) firmato da Claude Monet.

Inventing Impressionism
Inventing Impressionism. Foto Laura Vezzo ArtsLife

Ad oggi, l’Impressionismo è una corrente artistica molto apprezzata e ricercata, tanto da richiamare per ogni rassegna dedicata al tema migliaia di appassionati da ogni parte del mondo. La settima ed ultima stanza di Inventing Impressionism è proprio un’ode al Trionfo dell’Impressionismo, che ha avuto il suo boom nel 1905, quando Durand-Ruel allestì, con oltre 300 opere alla Grafton Gallery di Londra, la più ampia ed elegante esposizione di dipinti impressionisti. In questa sala di undici opere, regna la maestosa Eva Gonzales (1870) di Edouard Manet, che apriva la seconda stanza dell’esposizione del 1905. Meravigliosi anche gli altri dipinti, come quello di Renoir, Two Sisters (On the Terrace) del 1881, Bar at the Folies-Bergère (1881) di Manet e l’opera di Berthe Morisot del 1875-80 Woman ather Toilette.

“Alla fine i maestri dell’Impressionismo hanno trionfato. La mia pazzia si è rivelata essere saggezza”, disse Paul Durand-Ruel nel 1920. E oggi, Inventing Impressionism appare come un elegante ringraziamento dal futuro a Paul Durand-Ruel, colui che in punta di piedi ha permesso al mondo intero di godere in eterno le meraviglie dell’Impressionismo.

Inventing Impressionism
Monet, Inventing Impressionism, foto Laura Vezzo ArtsLife
Inventing Impressionism
Inventing Impressionism. Foto Laura Vezzo ArtsLife
Inventing Impressionism
Inventing Impressionism. Foto Laura Vezzo ArtsLife
Inventing Impressionism
Inventing Impressionism, Claude Monet. Foto Laura Vezzo ArtsLife
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Inventing Impressionism, Sisley. Foto Laura Vezzo ArtsLife
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Degas – Mademoiselle La La al Circo Fernando, 1879
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Inventing Impressionism, Degas. Foto Laura Vezzo ArtsLife
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Inventing Impressionism, Claude Monet. Foto Laura Vezzo ArtsLife
Inventing Impressionism
Inventing Impressionism. Foto Laura Vezzo ArtsLife

 

INFORMAZIONI UTILI:

INVENTING IMPRESSIONISM

National Gallery – Londra

4 Marzo 2015 – 31 Maggio 2015

Orario giornaliero 10-18, ultimo ingresso ore 17

Venerdì 10-21, ultimo ingresso ore 20:15

Ingresso entrata SainsburyWing

Prezzo Intero £ 18.00

Senior/Ridotto/Disabili (accompagnatori GRATIS) £ 14.00

Disoccupati/Studenti/Membri della Art Fund/ Ragazzi 12-18 anni £ 8.00

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