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Da Artcurial la collezione di Ernesto e Liuba Wolf

Collezione Ernesto e Liuba Wolf Collezione Ernesto e Liuba Wolf
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Collezione Ernesto e Liuba Wolf

1 e 10 dicembre 2014, Parigi

Il 1° e 10 dicembre, Artcurial a Parigi disperderà la celebre Collezione di Ernesto e Liuba Wolf. Con più di 300 opere, il catalogo spazierà dall’arte moderna, ai libri e manoscritti dall’arte tribale a pezzi del Medioevo.

“Questa collezione raggruppa molteplici raccolte dai diversi interessi con un filo conduttore comune: riunire capolavori e oggetti dalle prestazioni straordinarie, come usava dire Ernesto Wolf” – ha affermato Bruno Jaubert, direttore del dipartimento di arte moderna di Artcurial.

Nato in Germania in una famiglia ebrea nel 1918, Ernesto Wolf, si trasferì in Argentina nel 1938, e successivamente nel 1950 in Brasile. Qui incontrò la sua futura sposa, Liuba, e insieme condussero una vita tranquilla e dedicata alla bellezza.
Se il nome di Ernesto Wolf è conosciuto al mondo per la sua collezione di bicchieri bizantini e medievali conservati al Landesmuseum Württemberg di Stoccarda, va detto che egli fu anche un grande collezionista d’arte moderna, di libri antichi e di arte primitiva. Passioni che saranno ben illustrate nelle due sessioni di vendita parigine.

In quattro sezioni, l’asta di lunedì 1 dicembre metterà in luce il forte interesse di Ernesto e Liuba Wolf per l‘arte greca, l’arte medievale, i libri antichi e codici miniate, libri moderni e contemporanei di grandi artisti e per l’arte moderna del loro tempo.

La prima sezione, dedicata all’arte orientale e greca, riflette l’ampissima gamma di interessi che caratterizzano la collezione Wolf.

Saranno presentati una selezione di pezzi come la testa marmorea di origine Cicladica datata oltre il 2400 a. C., un ‘Amlash’: rhyton di terracotta che rappresenta uno zebù, successivo al 1000 a. C., alcune miniature provenienti da un Vangelo Armeno del 17 sec. d. C. Tra gli highlights, un piatto in ceramica lustrata e dipinta, di origine ispano-moresca, datato XV secolo e stimato €20.000-30.000.

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Ampio piatto in ceramica lustrata e dipinta, origine ispano-moresca, Valencia, XV
secolo (stima: 20.000 – 30.000 € / 25.000 – 38.000 $).

L’arte medievale sarà invece rappresentata da alcuni acquerelli in bronzo, un prezioso Gèmellion in rame appartenente al 12 secolo d. C, decorato secondo la tecnica dello Champlevé, e un set comprendente statuette, medaglioni e pendenti.

Saranno protagonisti anche i codici miniati e i libri antichi. Tra questi la seconda edizione illustrata di Ars Moriendi di Nicolaus Gotz, stimato €200.000-300.000.

  • Si tratta di un raro incunabolo adornato da 11 xilografie a tutta pagina, dei quali 3 sono parzialmente colorati. Il volume, un classico della letteratura religiosa tardo medievale, è una sorta di manuale cristiano sulla morte attraverso il quale l’eco della grande pestilenza che ha colpito l’Europa nel XXV secolo è ancora percepibile.

In poche pagine, l’Ars Moriendi si riferisce alle tentazioni che il cristiano deve combattere nel momento in cui sopraggiunge la morte, mentre ricorda le cose che dovrebbe temere, desiderare e credere. Originariamente pensato per assistere i sacerdoti, l’opera ha presto attirato l’attenzione laica.

La vendita proseguirà con la collezione di volumi illustrati di epoca moderna e contemporanea raccolta dai coniugi Wolf.

Si va da opere di Picasso, a Chagall, fino a Matisse. Tra i top lot, Jazz di Henri Matisse, una raccolta di tavole colorate e testi a tutta pagina. 20 litografie emblematiche della tecnica dell’artista, caratterizzate da campiture piatte realizzate con collage e gouache, ispirate ai temi preferiti di Matisse, come il circo, la danza, il teatro, i viaggi. 38 fogli in totale, dal valore di €150.000-200.000.

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Clown de profil, Georges Rouault, 1938 – 1939, olio su carta applicata alla tela.
(stima: 300.000 – 400.000 € / 400.000 – 550.000 $)

Ernesto e Liuba Wolf erano ugualmente innamorati dell’arte del loro tempo.

Amici di Marc Chagall e Pablo Picasso, questi grandi collezionisti hanno riunito una serie di opere pittoriche appartenenti all’epoca moderna e contemporanea che include Georges Rouault così come Max Ernest e Serge Poliakoff.

  • Esemplari degni di nota sono senz’altro la “Composition di grigi, beige e blu” di Serge Poliakoff che risale al 1966, ma anche una scultura di bronzo di Germainie Richier dal titolo “Mediterranée”, che l’artista ha disegnato per rappresentare la scultura al padiglione Languedoc Mediterranée in occasione della Exposition Internationale des Arts et Techniques del 1937.

Tra le opere più ambite della sezione Clown de profil di Georges Rouault (1938-39). Si tratta di un olio su carta applicato alla tela, dalla stima di €300.000-400.000. Il soggetto è ampiamente rappresentato nella pittura e nei bozzetti di Rouault, così come nell’opera di Degas, Renoir e Toulouse-Lautrec prima di lui.

Tra il 1902 e il 1909, Rouault ha prodotto circa una trentina di olii e acquerelli raffiguranti clown, sappiamo altresì che visitava spesso il tendone del circo di Parigi. Negli anni Venti inizia a frequentare i circhi più celebri: Nouveau Cirque, il Cirque d’Hiver o il Cirque de Paris, dipinge pagliacci a figura intera, mezzo busto, o semplicemente ritratti di volti e profili.

Usando pennellate spesse e corpose struttura la figura dandole volume e profondità drammatica. La raffigurazione del profilo di un clown è un’iconografia molto rara, questo esempio appartenuto ai coniugi Wolf è particolarmente interessante per le soluzioni compositive e l’utilizzo delle luce. L’opera è appartenuta al celebre mercante parigino Ambroise Vollard.

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Cuiller Dan, Costa d’Avorio, figura femminile in legno (stima : 100 000 – 150 000 €
/ 125 000 – 190 000 $).

Mercoledì 10 dicembre sarà invece la volta dell’Arte Tribale.

Avviata nel 1950, la collezione Wolf di Arte Tribale assemblata fornisce, attraverso la sua ricchezza ed eterogeneità, un’unica collezione monotematiche: i cucchiai. I 127 pezzi coprono gli elementi chiave della produzione dell’Africa Sub-Sahariana, con un focus particolare dedicato ai gruppi etnici che hanno scolpito oggetti straordinari. Così possiamo trovare, ad esempio, non meno di 24 cucchiai Dan e 27 cucchiai Baoule e Gouro.

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