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“Le arti meccaniche” di Leonardo rilegate da Skira

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Leonardo rivendicò la piena appartenenza della pittura – ancor spesso all’epoca confinata tra le arti meccaniche – alla cultura dei “dotti”, all’alta cultura scientifica e umanistica, cioè alle arti liberali. Ma rivendicò per sé con orgoglio anche la superiore dignità di inventore, opponendola anzi alla figura dei retori e commentatori di testi antichi, contribuendo alla formazione di una nuova coscienza intellettuale, intrecciata con la ancora incerta formazione del sapere e dell’identità dell’ingegnere.

Questo volume vuole cogliere il senso storico dell’operato di Leonardo “meccanico” ricostruendone il coinvolgimento entro alcune dinamiche – comprese tra Piero della Francesca e il primo Galilei – dei saperi e delle pratiche propri delle arti meccaniche considerate in se stesse; e in particolare entro l’area di attività, di rilevanza economica per la città, che il più raffinato Umanesimo fiorentino, come quello del Poliziano, aveva classificato tra le arti “sordide” e sedentarie: cantieri, mulini, manifatture.

Entro questa prospettiva di lungo periodo si analizzano le torsioni impresse da Leonardo al principale sapere dei tecnici, la “pratica di geometria”; la sua consapevolezza della necessità di un lessico volgare dei saperi tecnici, condivisa con Francesco di Giorgio Martini; la novità dei suoi studi sulla meccanica tessile, non solo entro la dicotomia tra arti liberali e meccaniche, ma all’interno stesso della stratificazione di queste ultime; la raffinata maturazione di una pluralità di convenzioni di rappresentazione nel disegno tecnico e l’uso dei modelli in scala nei suoi nessi sia col disegno che con elementi di meccanica teorica nella progettazione di macchine. Si presentano inoltre nuove ipotesi sul funzionamento e l’utilizzazione delle macchine da cantiere progettate dal Brunelleschi per la costruzione della cupola del duomo di Firenze.

Romano Nanni è direttore della Biblioteca Leonardiana e del Museo Leonardiano di Vinci, ruolo nel quale ha maturato un’ampia esperienza nel campo dei Beni culturali, realizzando tra l’altro la piazza concepita da Mimmo Paladino per Vinci (catalogo Skira, 2006) e ideando e-Leo, il sistema digitale per la consultazione on line dei manoscritti leonardiani. Svolge attività di ricerca sulla cultura filosofica e tecnico-scientifica del Rinascimento e del Novecento. Ha pubblicato saggi sulla tradizione ovidiana medievale e rinascimentale, su Brunelleschi, Leonardo, Galilei, Bacon, Valéry. Tra i suoi lavori recenti più impegnativi: Leonardo ‘1952’ e la cultura dell’Europa nel dopoguerra, a cura di Romano Nanni e Maurizio Torrini, Firenze, Olschki, 2013; Leonardo da Vinci. Interpretazione e rifrazioni tra Giambattista Venturi e Paul Valéry, a cura di Romano Nanni e Antonietta Sanna, Firenze, Olschki, 2012; Leonardo in Russia. Temi e figure tra XIX e XX secolo, a cura di Romano Nanni e Nadia Podzemskaia, Milano, Bruno Mondadori, 2012; Lucrezio, un ennesimo candidato per la filosofia di Leonardo?, in “Giornale critico della filosofia italiana”, VII s., vol. VII, a. XL (XCII), fasc. III (2011), pp. 463-491; Philosophies of Technology: Francis Bacon and his Contemporaries, a cura di Gisela Engel, Nicole C. Karafyllis, Romano Nanni e Claus Zittel, Leiden/Boston, Brill, settembre 2008, 2 voll.; Leda: storia di un mito dalle origini a Leonardo, con Maria Chiara Monaco, Firenze, Zeta Scorpii Editore, 2007.

“Leonardo e le arti meccaniche”

Autore: Nanni Romano
Descrizione: 24 x 28 cm, 320 pagine, 253 colori e 65 b/n, cartonato
Collana: Musei e luoghi artistici
Editore: Skira
Argomento: Collezioni, musei e luoghi artistici
Lingua: Italiano
Anno: 2013

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