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Old Master Drawings – New York Jan 2011

Lotto 585, Sir Peter Paul Rubens, (Siegen, 1577 – Anversa, 1640), Venere accudisce i Cupidi, Penna, inchiostro marrone, acquerello, gesso nero, tocchi di inchiostro nero e intensificato con bianco, su carta da spolvero, 24,6 x 17,9 cm, stima $500/800,000

I TRE MAESTRI 
Disegno di Rubens scoperto di recente 
insieme a rare riscoperte di 
Rembrandt e Perino del Vaga 

Sotheby’s, New York, Old Master Drawings, gennaio 2011

 

Gennaio ricco per gli Old Master di Sotheby’s , infatti oltre alle opere antiche dellacollezione di Jacob Elie Safra , presentate nel pomeriggio, del 26 gennaio alle 10.00andranno all’incanto i disegni di Rembrandt, Rubens e Perino del Vaga il medesimo giorno. Senza dimenticare che il 27 gennaio verrà battuta all’asta una Sacra conversazione di Tiziano Vecelio stimata 15 – 20 millioni di dollari.

La mattinata del 26 gennaio Sotheby’s New York la dedica alla sezione dei disegni degli Old Master. A guidare la schiera dei preziosi lotti ci sono tre importanti scoperte: un nuovo disegno di   Sir Peter Paul Rubens insieme a due composizioni preparatorie di Rembrandt van Rijn e di Pietro Buonaccorsi, detto Perino del Vaga, allievo di Raffaello. Tutti e tre i disegni non sono mai passati nelle mani di alcuno studioso dal XX secolo in poi.

La scoperta del disegno di Rubens aggiunge importanti tasselli al lavoro del maestro che a lungo ha eluso studiosi e collezionisti, Venere accudisce i Cupidi è presentato con una stima di $500/800,000. Di Rembrandt, Giuda restituisce le trenta monete d’argento, offre uno sguardo affascinante riguardo al processo attraverso cui l’artista arriva alla composizione finale di uno dei suoi primi capolavori, il dipinto omonimo. Stimato$600/800,000.  L’opera di Perino del Vaga, Giove e Giunone con amorini, significativo disegno di uno degli allievi di Raffaello. Il cui talento è associato ad una rinomata serie di tapezzerie, è tra i rari disegni preparatori rinascimentali per tapezzeria ancora in mani private e non si vede in pubblico sin dal lontano 1935 (stima: $600,00-800,00).

 

Sir Peter Paul Rubens 
Venere accudisce i Cupidi      

Fino ad ora totalmente sconosciuto, questa bella e tenera rappresentazione di Venere accudisce i Cupidi, di Rubens è stata scoperta solo di recente e abbastanza inaspettatamente da una collezione privata francese. La stima del lotto n.585 è di$500/800,000. L’immagine della composizione è una di quelle che ha tormentato gli specialisti del settore per generazioni: una stampa con lo stesso soggetto di Cornelis Galle accredita il disegno originale a Rubens ma l’esistenza di un ‘disegno originale’ è sfuggita ai suoi allievi. Fino ad ora, l’identità e il medium di riferimento usato da Galle per la sua stampa era rimasto poco chiaro.

Se da un lato il disegno porta alla luce l’affascinante metodo di lavoro di Rubens (abbastanza peculiare in termini di stile e tecnica, che combina vari aspetti tipici dei suoi disegni in un modo inusuale per il suo lavoro) riporta anche una scritta – non presente nella stampa di Galle e per questo del tutto sconosciuta, che apre nuove strade sulla relazione tra Rubens e l’importante senatore di Anversa e suo patrocinatore Paulus van Halmale. L’iscrizione latina sul disegno se ne discosta traducendolo il  nome in: – A Paulus Halmale, il più nobile degli uomini, il più grande dei senatori, la cui amicizia cresce di giorno in giorno, questa immagine è offerta daPeter Paul Rubens, nell’anno 1616, mese di aprile.-
La data, aprile 1616, segna il principio dell’inizio di una relazione tra l’artista e il suo mecenate che durerà per gran parte della rimanente vita di Rubens.

Gregory Rubinstein, Worldwide Head of Old Master Drawings Sotheby’s, riassume così:
<Until now, the evidence of the print by Galle indicated that a somewhat unusually conceived composition by Rubens had previously existed, but only now, with the discovery of this drawing, is it finally possible to understand that this puzzling print was a record of an extremely beautiful drawing, made by Rubens with enormous thought and care as a personal gift for a leading figure in the artistic world of early 17th-century Anversa>.

Lotto 585, Sir Peter Paul Rubens, (Siegen, 1577 – Anversa, 1640), Venere accudisce i Cupidi, Penna, inchiostro marrone, acquerello, gesso nero, tocchi di inchiostro nero e intensificato con bianco, su carta da spolvero, 24,6 x 17,9 cm, stima $500/800,000

Rembrandt van Rijn  
Juda restituisce le trenta monete d’argento 

Questa piccola ma intensa composizione-studio di Rembrandt van Rijn rappresenta un passo cruciale nel tortuoso processo creativo attraverso cui il giovane artista giunge alla composizione finale del dipinto omonimo. Iniziato nel 1628 quando l’artista aveva 22 anni, l’opera finita resta una delle sue prime opere storiche più ambiziose e la prima a mostrare la peculiarità della luce nella composizione e nella narrativa che caratterizza il suo stile iconografico. Il disegno non è mai stato visto da studiosi per almeno mezzo secolo, è il primo disegno di scena storica di Rembrandt che arriva sul mercato dopo decenni.

Non ci sono altro che tre disegni che sono chiaramente collegati allo sviluppo composizitivo diGiuda restituisce le trenta monete d’argento. Due sono nei musei di Amsterdam e Rotterdam. E’ difficile collegare direttamente, tra i disegni rimasti di Rembrandt, gli studi al dipinto finito e non esistono, non si conoscono altri quadri per cui siano stati prodotti così tanti disegni. Il disegno presentato in asta è l’unico del gruppo a descrivere l’intera composizione e incorpora alcuni elementi non ancora visti in altri lavori relativi a questo dipinto.

Rembrandt in un primo momento schizzò, ad olio,  l’intera composizione direttamente sul pannello. In seguito pare abbia deciso che la composizione iniziale non sia soddisfacente e così realizza almeno tre disegni in cui esplora alternativamente più soluzioni prima di ritornare al pannello e rivisitare completamente la composizone originale. Mentre gli altri due disegni conosciuti erano stati realizzati sul retro di altri studi per un altro quadro, il retro del disegno in asta presenta un disegno per il medesimo lavoro: uno schizzo preliminare per le due figure centrali del Giuda inginocchiato e il prete in piedi. questo sketch sul retro era rimasto sconosciuto, solo ora scoperto come parte dell’opera riscoperta.

Lo sforzo straordinario che Rembrandt mette nel dipinto finito si ripaga quasi immediatamente. Intorno al 1630, Constantijn Huygens, il segretario, molto influente, dello Stadholder olandese Frederick Henry, acclama il giovane artista alla pari dei grandi maestri fino ad allora vissuti, citando Giuda restituisce le trenta monete d’argento come prima prova del suo talento. Questo appoggio gli permette di fare il salto di qualità e la reputazione critica che ne seguirà contribuirà alla sua vertiginosa scalata alla notorietà all’inizio della seconda metà del 1600.

Stilisticamene e tecnicamente, Giuda restituisce le trenta monete d’argento è uno dei più completi e originali disegni del primo Rembrandt. Dimostra la grande passione con cui l’artista creò uno dei suoi capolavori, realizzato in uno dei periodi cruciali della sua carriera giovanile.

Lotto 602, Rembrandt Harmensz van Rijn, (Leida, 1606 – Amsterdam, 1669), Giuda restituisce le trenta monete d'argento, gesso nero, penna, inchiostro marrone, acquerello grigio incorniciato entro linee di inchiostro nero, 11,3 x 14,6 cm stima $600/800,000

Perino del Vaga 
Jupiter and Juno in an Alcove Surrounded by several Amorini         

Tra gli altri pezzi forti della vendita del 26 gennaio degli Old Master Drawings c’è un’altra riscoperta di un disegno rinascimentale, opera di uno dei principali allievi e collaboratori di Raffaello: Pietro Buonaccorsi, detto Perino del Vaga (Firenze 1501 – Roma 1547). Giove e Giunone sdraiati in una alcova con amorini è l’elaborato disegno preparatorio per una rinnovata serie di tapezzerie, nota con il nome di Furti di Giove , che fu commissionata daAndrea Doria , nobiluomo legato all’imperatore Carlo V, per il suo palazzo a Genova. L’opera è realizzata a penna con ombreggiature di inchiostro marrone e acquerello marrone e grigio per intensificare e bianco ora ossidato, il tutto inquadrato con uno stilo,  per 43, 5 x 40,4 cm di grandezza, stima 600,000 – 800,000 dollari.
Dalla sua esecuzione il disegno è passato nelle mani di illustri collezionisti, tra cui vale la pena ricordare Sir Thomas Lawrence e  J. P. Heseltine.
Disegni rinascimentali del calibro di questo autore raramente vengono proposti sul mercato, seppur munito di una nutrita documentazione, quest’opera di Perino del Vaga non è mai stata avvicinata da studiosi in tempi recenti. Tra i pezzi importatni di epoca rinascimentale, di disegni da tapezzeria che sono ancora in mani private, questo importante studio, è uno dei più belli che arriva sul mercato da generazioni.

Lotto 510, Pietro Buonaccorsi, detto Perino del Vaga, Giove e Giunone sdraiati in una alcova con amorini e due angioletti che sorreggono uno scudo araldico, penna e ombreggiature di inchiostro marrone e acquerello marrone e grigio per intensificare e bianco (ossidato), inquadrato con uno stilo, 43, 5 x 40,4 cm, stima 600,000 - 800,000 dollari.

INFORMAZIONI UTILI:
Old Master Drawings
Sotheby’s New York
Asta N08711: 26 gennaio 2011
Session 1: 10:00 AM, Lots 501 – 698
Esposizione
Sat, 22 Jan 11, 10:00 AM – 5:00 PM
Sun, 23 Jan 11, 1:00 PM – 5:00 PM
Mon, 24 Jan 11, 10:00 AM – 5:00 PM
Tue, 25 Jan 11, 10:00 AM – 5:00 PM
www.sothebys.com

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