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Censura per la Madonna di Veneziano

Giuseppe Veneziano, La Madonna del Terzo Reich, 2009, acrilico su tela, cm 130x100

Si tratta dell’ennesimo episodio di censura all’arte contemporanea: la “Madonna del Terzo Reich” di Giuseppe Veneziano esposta alla fiera ArtVerona presso la Galleria Carini &Donatini è stata venduta e subito ritirata dall’esposizione. Il quadro ritrae la Vergine mentre stringe tra le braccia un Hitler bambino nello stile di Raffaello. L’opera ritenuta indesiderata dalla politica, dal clero e dalla comunità ebraica, è stata prontamente censurata. Pesanti pressioni e minacce sono arrivate al gallerista (Piergiuseppe Carini), il quale ha dovuto cederla a un fantomatico “Collezionista”, che l’ha pagata profumatamente (si vocifera per diciottomila euro), pur di portarsela via subito. La libertà d’espressione viene spesso negata in questo Paese.

Giuseppe Veneziano, La Madonna del Terzo Reich, 2009, acrilico su tela, cm 130x100

La dichiarazione dell’autore: «I lavori che faccio non nascono con un significato preciso. Il senso si definisce a poco a poco. Questo di Ve­rona è nato come riflessione sulla crisi religiosa che carat­terizza la nostra epoca, ma ognuno può darne la lettura che crede. Resta il fatto che anche Hitler era un figlio di Dio, e che il mostro è poten­zialmente in tutti noi». Dalla parte di Veneziano an­che il critico Ivan Quaroni: «L’iconografia nazista – spie­ga – è sempre stata usata e lo sarà ancora, proprio perché disturba, proprio perché la fi­gura di Hitler non è ancora risolta. In quanto simbolo as­soluto del male crea un forte stridore con ciò che rappre­senta il suo opposto. Ma non credo che sia un’opera offensiva: il suo valore sta nella sensazione di spaesa­mento che crea questo acco­stamento tra due opposti, non è su Hitler che bisogna concentrarsi, quello è solo un amo a cui non si deve ab­boccare».

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