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Ghirlandaio. Una famiglia di pittori del Rinascimento tra Firenze e Scandicci

Ridolfo del Ghirlandaio e Michele Tosini, Sposalizio di Santa Caterina - Università degli Studi di Firenze - Collezione Montalve
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Data
Data - 21 Nov 2010 until 1 Mag 2011

Luogo
Castello dell’Acciaiolo

Categoria/e
antica

Artista

Curatore

Web:-


dal 21 novembre 2010 al 1 maggio 2011, Castello dell’Acciaiolo – Scandicci (FI)

Sempre declinato al singolare, Ghirlandaio è in realtà la ‘griffe’ della dinastia di artisti-imprenditori che, dalla seconda metà del Quattrocento, dominò per un secolo la scena del Rinascimento fiorentino. Ghirlandaio è dunque il capostipite Domenico (1449-1494) e Ghirlandaio sono i fratelli David (1452-1525) e Benedetto (1458-1497), il fratellastro Giovambattista, il cognato Bastiano, il figlio Ridolfo (1483-1561). Alla loro scuola si formarono decine di artisti (Michelangelo e Granacci i più celebri) che contribuirono a diffonderne in Italia e in Europa la fama di magistrali illustratori di Firenze e della sua civitas.
Quello dei Ghirlandaio fu soprattutto un clan di straordinari professionisti, molto produttivo, modernamente strutturato per capacità e ruoli: Domenico e Ridolfo i veri creativi maestri del colore, altri di più che ottimo pennello, altri ancora versati nella gestione dell’azienda.
Questo clan così quadrato, prolifico e longevo è ora al centro di una mostra di non comune importanza, la prima dedicata alla famiglia nel suo complesso, che per di più abbraccia l’intero territorio da Firenze a Scandicci e a varie località dell’hinterland. E’ la terra dove i Ghirlandaio vissero e operarono, staccandosene raramente, marchiandola di capolavori, tanto da farne un museo diffuso.Da qui il titolo dell’evento: Ghirlandaio. Una famiglia di pittori del Rinascimento tra Firenze e Scandicci, aperta al pubblico dal 21 novembre 2010 al 1 maggio 2011, dal giovedì alla domenica, ore 10-13 e 15-19. I luoghi: il Castello dell’Acciaiolo a Scandicci, con 15 opere. Da qui un doppio itinerario conduce il visitatore per decine di tavole, pale e affreschi in musei grandi e piccoli, palazzi e chiese, ville e abbazie. Opere per lo più a tema religioso, Madonne con Bambino, natività, annunciazioni, ma anche ritratti e figure che documentano la Firenze dell’epoca.
Ciò significa che l’esposizione è cucita da un filo di tante mostre e luoghi diversi, riconducibili a due noti progetti culturali: quello della Città degli Uffizi, ideato dal direttore della celebre galleria Antonio Natali per dare visibilità al patrimonio conservato nei depositi e per far conoscere le belle terre intorno a Firenze, e quello di Piccoli Grandi Musei, organizzato dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze con un comitato scientifico presieduto da Antonio Paolucci e il compito di promuovere le ricchezze artistiche e monumentali della provincia.Come noto, il vero cognome di Domenico Ghirlandaio era Bigordi e insieme ai fratelli finì per esser identificato con il nomignolo del padre, un ottimo orafo noto per la particolare abilità nel realizzare ghirlande. Da Scandicci, terra d’origine, la famiglia si trasferì a Firenze nella prima metà del Quattrocento e nell’allora capitale mondiale dell’arte la bottega si affermò nella successiva metà del secolo.
Il percorso inizia da Scandicci. Curata dalla storica dell’arte Annamaria Bernacchioni, la mostra al Castello dell’Acciaiolo presenta un celebre dipinto di Domenico (I Santi Jacopo Stefano e Pietro), la bella Madonna di Ridolfo (dal Cenacolo di Fuligno) e altre 14 opere prestate dai musei fiorentini.
Da qui si sviluppano due diversi itinerari Ghirlandaio. Quello di Firenze comprende gli affreschi nella Sala dei Gigli in Palazzo Vecchio, la Cappella Sassetti e la Cappella Tornabuoni (rispettivamente nelle chiese di S. Trinita e S. Maria Novella), l’Adorazione dei Magi al Museo degli Innocenti. Molti altri capolavori si trovano agli Uffizi, Accademia, Galleria Palatina e nei cenacoli di Ognissanti e S. Marco: sono visite da non perdere anche se non previste in questo specifico programma.
L’altro itinerario procede invece alla scoperta delle tante testimonianze artistiche lasciate dai Ghirlandaio nel nord-ovest di Firenze, a cavallo dell’Arno: nelle case di loro proprietà a San Martino e Colleramole, nella millenaria Badia di Settimo, nella Chiesa di S. Andrea a Campi Bisenzio, nel Museo d’arte sacra di S. Donnino e S. Martino a Gangalandi. E poi Mosciano, Giogoli, S. Martino alla Palma, S. Colombano.
Luoghi dei Ghirlandaio

a Scandicci
* Badia di S. Salvatore e S. Lorenzo a Settimo
* Chiesa di San Colombano
* Chiesa di San Bartolo in Tuto
* Chiesa di San Martino alla Palma
a Campi Bisenzio
* Museo di Arte Sacra di San Donnino
a Lastra a Signa
* Museo di Arte Sacra di San Martino a Gangalandi
  
a Firenze
* Palazzo Medici Riccardi
* Museo degli Innocenti
* Palazzo Vecchio, Sala dei Gigli
* Chiesa di S. Trinita, Cappella Sassetti
* Basilica di S. Maria Novella, Cappella Tornabuoni
Il catalogo è dell’editore Polistampa.
INFORMAZIONI UTILI
Ghirlandaio. Una famiglia di pittori del Rinascimento tra Firenze e Scandicci
21 novembre 2010 – 1 maggio 2011
Castello dell’Acciaiolo, Scandicci
Orario: dal giovedì alla domenica, 10-13 e 15-19

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