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Magazzino Italian Art: il programma 2020 tra Arte Povera e nuove proposte

Lucio Fontana, 'Concetto Spaziale, Attese,' 1959, oil on canvas. Photo by Marco Anelli. Courtesy the Olnick Spanu Collection Lucio Fontana, 'Concetto Spaziale, Attese,' 1959, oil on canvas. Photo by Marco Anelli. Courtesy the Olnick Spanu Collection
Alighiero Boetti, Alternandosi e dividendosi, 1989
Alighiero Boetti, ‘Alternandosi e dividendosi,’ 1989, embroidery on fabric. Photo by Marco Anelli. Courtesy the Olnick Spanu Collection

Magazzino Italian Art presenta il programma della sua attività 2020.

Il museo di New York si dedica alla promozione e alla diffusione dell’arte italiana del dopoguerra e contemporanea negli Stati Uniti. L’istituzione non profit funge quindi da promotore per gli artisti italiani, di un tempo e di oggi, in quanto celebra la gamma della loro pratica creativa, dall’Arte Povera ai giorni nostri. Attraverso le sue iniziative e collaborazioni curatoriali, accademiche e pubbliche, Magazzino esplora l’impatto e la duratura risonanza dell’arte italiana a livello globale. Co-fondato da Nancy Olnick e Giorgio Spanu, il museo di quasi 20.000 metri quadrati, progettato dall’architetto spagnolo Miguel Quismondo, ha aperto le sue porte nel 2017; oggi presenta il suo programma 2020.

Mel Bochner, 'Meditation on the Theoremof Pythagoras,' 1977, Murano glass on floor. Courtesy the artist.
Mel Bochner, ‘Meditation on the Theoremof Pythagoras,’ 1977, Murano glass on floor. Courtesy the artist.Mel Bochner, ‘Meditation on the Theoremof Pythagoras,’ 1977, Murano glass on floor. Courtesy the artist

Mostra a cura di Mel Bochner in collaborazione con Magazzino
13 giugno 2020 – 11 gennaio 2021
Magazzino Italian Art

Con opere dell’artista concettuale americano Mel Bochner (primo artista americano ad esporre nello spazio) in dialogo con quelle di Alighiero Boetti e Lucio Fontana, la mostra allestita negli spazi espositivi di Magazzino offre ai visitatori l’opportunità di contemplare le risonanze formali, procedurali e concettuali tra l’opera di questi artisti. Un’esplorazione di sistemi, linguaggi e materiali spesso attraversata da un senso d’ironia e umorismo, un tratto peculiare dell’Arte Povera e del Concettualismo grazie al quale l’opera d’arte si fa aperta e interagisce con lo spazio espositivo. L’esposizione si incentrata sugli sviluppi artistici paralleli degli anni ‘60 e ‘70 sulle due sponde dell’atlantico: Spazialismo e Arte Povera in Italia e Process Art negli Stati Uniti.

Namsal Siedlecki
Namsal Siedlecki

Mostra Namsal Siedlecki
5 maggio – 18 giugno 2020
Casa Italiana Zerilli Marimò, New York University

In occasione della quarta collaborazione annuale tra Magazzino e Casa Italiana Zerilli Marimò, è la volta di una personale dedicata all’opera più recente dell’artista italo-americano Namsal Siedlecki, fresco vincitore del Premio Cairo. Nato negli Stati Uniti e residente in Toscana, Siedlecki esplora le dicotomie – spazio pubblico e privato, storia dell’arte e scienza – integrando nella sua prassi artistica elementi di reattività chimica. La mostra comprende una selezione di tele scultoree, realizzate con il calcio formatosi in alcune grotte della Francia, oltre ai risultati delle sue ricerche nel campo della produzione di rubini sintetici e di forme replicanti riprodotte in natura. Magazzino ha commissionato all’artista una nuova opera site-specific che sarà esposta nella sede del museo in contemporanea con la mostra presso Casa Italiana Zerilli Marimò.

Pier Paolo Calzolari, 'Senza titolo,' 1972-1975, Blackboard, bed, rose and lamp, 160 x 180 x 190 cm, Edizioni Multipli - Torino, edition of 15 © Pier Paolo Calzolari
Pier Paolo Calzolari, ‘Senza titolo,’ 1972-1975, Blackboard, bed, rose and lamp, 160 x 180 x 190 cm, Edizioni Multipli – Torino, edition of 15 © Pier Paolo Calzolari

Mostra Arte Povera e “Multipli”, Torino 1970-1975
27 ottobre – 4 dicembre 2020
Istituto di Cultura Italiano, New York

Durante i primi anni ’70, il gallerista Giorgio Persano commissionò ed espose nella sua galleria Multipli di Torino, una serie di multipli, in tiratura limitata, di Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Giulio Paolini, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Gilberto Zorio, Marco Gastini, Giorgio Griffa e Salvo. Le attività della galleria hanno contribuito ad affermare la loro “unicità” in quanto opere d’arte a sé stanti e hanno sancito l’importanza del multiplo nella prassi degli artisti dell’Arte Povera.

La mostra Arte Povera e “Multipli”, Torino 1970-1975 presenta una selezione di opere e di materiale d’archivio. Curata da Elena Re, la mostra è organizzata da Magazzino in collaborazione con la Fondazione ICA Milano e l’Istituto di Cultura Italiano, New York.

Lucio Fontana, 'Concetto Spaziale, Attese,' 1959, oil on canvas. Photo by Marco Anelli. Courtesy the Olnick Spanu Collection
Lucio Fontana, ‘Concetto Spaziale, Attese,’ 1959, oil on canvas. Photo by Marco Anelli. Courtesy the Olnick Spanu Collection

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