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Addio Beverly Pepper. La grande scultrice americana è morta a Todi a 97 anni

Beverly Pepper (foto Massimo Mattioli) Beverly Pepper (foto Massimo Mattioli)
Beverly Pepper (foto Massimo Mattioli)
Beverly Pepper (foto Massimo Mattioli)

Scompare a 97 anni la scultrice Beverly Pepper, americana da oltre 60 anni italiana di adozione. Un parco di sculture monografico a lei dedicato è stato inaugurato da pochi mesi a Todi

Il posto dove da oltre 50 anni aveva scelto di vivere e creare le sue possenti sculture ha un nome aulico, Torregentile. Poche case nelle campagne attorno a Todi, che Lei rimirava proprio dalla Torre che gli dava il nome. Ora il cimitero di questo piccolissimo borgo diventerà un piccolo Père-Lachaise. Visto che Beverly Pepper, la grande scultrice americana scomparsa oggi all’età di 97 anni, riposerà lì al fianco dell’altrettanto immenso Alighiero Boetti. E chi scrive può raccontare in proposito un simpatico aneddoto, inutile escamotage per cercare di alleviare la grande tristezza che pervade il cuore di chi ha conosciuta questa grande donna. Un altro importante personaggio che già da sei anni dimora nel piccolo camposanto è infatti il marito di Beverly, quel Bill Pepper noto come grande giornalista e scrittore, corrispondente di guerra e biografo, fra l’altro, di Leonardo da Vinci. Quando morì, c’erano due tombe libere accanto a quella di Boetti: dopo molte riflessioni, Beverly chiese che il marito fosse tumulato vicino ad Alighiero, certa che, quando fosse stata la sua volta, se si fosse ritrovata vicina all’artista i due avrebbero discusso e litigato in continuazione.

Beverly Pepper, Todi Columns, Todi (3)
Beverly Pepper, Todi Columns, Todi

Di racconti sulla sua lunghissima esistenza se ne leggono e leggeranno moltissimi, ne trovate anche qui su ArtsLife: per cui scegliamo di dare un’idea plastica dell’etica e della passione della grande artista raccontando un altro aneddoto. Lo scorso anno la città di Todi omaggiò la Pepper con un intero anno di eventi, culminati con la mostra inserita nel programma della Biennale di Venezia e con l’inaugurazione del Parco di sculture a lei intitolato grazie alla sua donazione di una ventina di importanti opere. In questo contesto, furono collocate sulla Piazza del Popolo le 4 grandissime Todi Columns, che lì erano già state esposte nel 1979. L’allestimento degli enormi “totem”, alti fra gli 8 e i 12 metri, avvenne – per ragioni logistiche – di primissimo mattino: e il sottoscritto, coinvolto come curatore di una precedente mostra documentaria e poi della mostra alla Biennale, giunse sulla piazza verso le sei, per assistere alla spettacolare liturgia del montaggio delle monumentali sculture. Ebbene, mai avrei immaginato di trovarvi una già novantaseienne Beverly, la quale – incurante del freddo e dei piccoli acciacchi normali a quell’età – dirigeva con piglio le operazioni di operai, gru e saldatori.

Il parco di Beverly Pepper, Todi (foto Luna Hoei Cini)
Il parco di Beverly Pepper, Todi (foto Luna Hoei Cini)

Ora la tristezza per la perdita lascia spazio alla gratitudine. Per lei, che ha donato a chi ha avuto la fortuna di frequentarla sferzanti lezioni di saggezza, di determinazione, di pragmatismo sempre modulato dalla poesia dell’arte, e sempre il tutto bagnato da grande e debordante ironia. Gratitudine per la Biennale di Venezia, che Le ha riservato un ultimo prezioso omaggio sui livelli altissimi che Le competevano; e per la città di Todi, che l’aveva eletta a cittadina onoraria, e che ha trasformato il suo ultimo anno di vita in una festa continua a gloria della bellezza. Che Lei sola sapeva conferire alla natura e alla storia.

Massimo Mattioli

www.fondazioneprogettibeverlypepper.com/

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