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Art City Bologna 2020: mostre, fiere, eventi da non perdere durante ArteFiera

Mika Taanila Mika Taanila
Mika Taanila
Mika Taanila

Tre giorni all’apertura della 44esima edizione di ArteFiera, primo appuntamento italiano con l’arte moderna e contemporanea di questo 2020. Dal 24 al 26 gennaio i padiglioni della fiera di Bologna si riempiranno di galleristi e visitatori in cerca delle ultime tendenze del mercato. Al ricco programma della fiera (4 sezioni per 155 gallerie), si aggiungono gli eventi di Art City Bologna 2020, che già da oggi 20 gennaio iniziano a inaugurare in giro per la città. Dal MAMbo all’Oratorio di San Filippo Neri, ecco cosa non perdersi se si è in città.

Ad accompagnare la fiera uno Special Project, circa venti Main Projects e una ricchissima varietà di Art City Segnala, iniziative sparse per la città organizzate in collaborazione con ArteFiera. Appena fuori dai padiglioni espositivi, all’interno del Padiglione de l’Esprit Nouveau, l’artista finlandese Mika Taanila inaugura la sua prima personale italiana, Damage/Control, raccontando la complessa relazione tra uomo e natura, tra presente e futuro con una mostra in cui “sperimentazione” parola d’ordine.

Lasciando il polo fieristico per il centro città, il MamBo propone una serie di appuntamenti sia per gli amanti delle ultime conquiste del contemporaneo che per chi preferisce correnti più “tradizionali”. Figurabilità. Pittura a Roma negli anni Sessanta prende le mosse da i Funerali di Togliatti, celebre dipinto di proprietà dell’istituzione bolognese firmato Renato Guttuso, riunendo attorno ad esso gli altri artisti che, negli stessi anni, cercavano di dare vita a una nuova figurazione (Giosetta Fioroni, Mario Schifano, Mimmo Rotella, Tano Festa…). Nella Sala delle ciminiere si svolge invece un’altra collettiva, questa volta di contemporanei. AGAINandAGAINandAGAINand indaga il tema della ciclicità, esaminata da un punto di vista sociologico, psicologico, religioso ed ecologico. A tutto questo si aggiunge Ossila scultura di Claudia Losi collocata all’interno del museo per avviare una riflessione sul rapporto tra natura e scultura.

Dopo il successo di Anthropocene, la Fondazione Mast si prepara ad accogliere una nuova ondata di visitatori con Uniform into the work/out of the workun’indagine sulle divise da lavoro portata avanti da 44 fotografi diversi. Altro punti di interesse sono poi la Villa delle rose, che fino al 22 marzo ospiterà la prima personale italiana di Antoni Muntadas, incentrata su globalizzazione e capitalismo, e Casa Morandi con Gaussianaun dialogo tra matematica e poesia guidata dagli acquerelli di Francesca Ferreri.

Passando poi alle gallerie, da segnarsi l’inaugurazione di P420 (Franco VaccariMigrazione del reale), CAR DRDE con opere di Elisa Cantore Galleriapiù (Contropelo, personale di Ivana Spinelli).

Tra chiese e musei, comunque, vale la pena di ritagliarsi del tempo anche per la Art City White Night, che sabato 25 invaderà la città portando l’arte nelle strade (ma anche nei locali, nelle osterie, nei negozi…), per un’esperienza culturale a tutto tondo.

Per ulteriori informazioni: http://agenda.comune.bologna.it/cultura/artcity

*Courtesy artefiera.it

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