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Al velodromo con Jean Metzinger. Il suo ciclista in asta a Londra stima 1,5 milioni

Jean Metzinger, Le Cycliste (1913) (£1.5-2 million)

Jean Metzinger all’asta. Il suo ciclista stima £ 1,5 milioni da Sotheby’s a febbraio

Il ciclista di Jean Metzinger torna all’asta dopo un secolo. L’opera di Jean Metzinger fu realizzata nel 1913 e messa in vendita nel 1927. Successivamente è rimasta in due  due diverse collezioni private. Il primo proprietario ha tenuto il dipinto per 13 anni prima di venderlo  all’attuale famiglia che ha custodito per quasi 80 anni. Ora Sotheby’s lo includerà nella vendita di arte moderna e impressionista il prossimo 4 febbraio a Londra.

Esposto solo due volte,  in una retrospettiva dedicata a Metzinger nel 1976 e nel 2012 in una mostra alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, “Le Cycliste” è stimato in £ 1,5-2 milioni e sembra in cerca di record.

Jean Metzinger nasce a Nantes, in Francia, il 24 giugno 1883. A vent’anni, deciso a diventare pittore, si trasferisce a Parigi, dove diventa amico di Robert Dalaunay. Verso il 1908 conosce lo scrittore Max Jacob, grazie al quale entra a far parte della cerchia di Guillaume Apollinaire, che comprende Georges Braque e Pablo Picasso. Quest’ultimo in particolare è destinato ad avere un significativo influsso su Metzinger fino a circa il 1923. Nel 1910 espone per la prima volta al Salon des Indépendants. Negli anni 1910 e 1911 pubblica vari articoli sulla pittura contemporanea e in seguito contribuisce periodicamente alla letteratura sull’arte moderna. Metzinger è il primo a scrivere, in un articolo che appare su “Pan” nel 1910, che Picasso e Braque hanno abbandonato la prospettiva tradizionale e che concentrano visioni multiple di un oggetto in un’unica immagine.


Al velodromo (Au Vélodrome), 1912
Olio e collage su tela, 130,4 x 97,1 cm
Collezione Peggy Guggenheim, Venezia 76.2553 PG 18
© Jean Metzinger, by SIAE 2008

Nel 1911 le sue opere figurano, con quelle di Delaunay, Albert Gleizes e Fernand Léger, nella discussa Sala 41 del Salon des Indépendants, la prima collettiva ufficiale dei pittori cubisti. Nello stesso anno i suoi lavori sono esposti anche al Salon d’Automne di Parigi. Nel 1912 collabora con Gleizes alla stesura di Du Cubisme, un testo che delinea le basi teoriche del Cubismo. Sempre in quell’anno è tra i fondatori della Section d’Or ed espone alla Galerie de la Boétie di Parigi con altri membri del gruppo, tra i quali Gleizes, Gris, Roger de La Fresnaye, Alexander Archipenko, Louis Marcoussis e Léger.

Di nuovo presente al Salon d’Automne del 1913, continuerà ad esporre nei maggiori saloni parigini. Sempre nel 1913 prende parte a una mostra alla Galerie Der Sturm di Berlino ed espone a Parigi con Gleizes e Léger alla Galerie Berthe Weill. Nel 1916 partecipa a una collettiva con Marcel Duchamp, Gleizes e Jean Crotti alla Montross Gallery di New York. Dopo il servizio militare, svolto durante la Prima guerra mondiale, ritorna nel 1919 a Parigi, dove vivrà da allora in poi. Tra le sue personali di rilievo figurano quelle alle Leicester Galleries di Londra nel 1930, alla Hanover Gallery di Londra nel 1932 e all’Arts Club of Chicago nel 1953. L’artista muore a Parigi il 3 novembre 1956.

Nell’epoca in cui questo dipinto è stato realizzato, il ciclismo era un metodo di trasporto molto moderno e tipicamente urbano. Ma anche come sport e nei velodromi, aveva  raggiunto un vasto pubblico. Diversi altri artisti hanno affrontato questo soggetto nei loro lavori,  come Natalia Goncharova, Robert Delaunay e Umberto Boccioni che nel corso del tempo hanno usato lo sport per ritrarre il dinamismo della vita moderna.

Un’altra versione di questo lavoro si trova nella collezione Peggy Guggenheim di Venezia e uno studio fa parte della collezione del Pompidou a Parigi.

Jean Metzinger (1883 – 1956)
Etude pour Le Cycliste, 1911
Mine graphite et fusain sur papier beige, 38 x 26 cm
Photo credit : © Adam Rzepka – Centre Pompidou, MNAM-CCI /Dist. RMN-GP
© Adagp, Paris

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