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Le aste autunnali di arte moderna e contemporanea: da Bertolami Fine Art il ritratto del Capitano e altre storie

1. Lotto 196 CARLO LEVI Torino, 1902 - Roma, 1975 Ritratto del Capitano Olio su tela, 38 x 46,5 cm Il dipinto è citato dall’ autore – che pittore e scrittore - nella più nota delle sue opere letterarie Cristo si è fermato a Eboli € 8.000/10.000

Roma, giovedì 5 dicembre. Da Bertolami Fine Art appuntamento con l’asta di Arte moderna e contemporanea.

“Il tempo si era fatto autunnale. Pioveva…. e non potevo andare a dipingere in campagna. Passeggiavo per il paese, visitavo i miei conoscenti e restavo a lavorare nella mia camera. Prisco era stato a caccia, era tornato con tre volpi, di quelle volpi rosse di qui, e un uccello di fiume. Io dipinsi l’uccello e le volpi, e feci il ritratto del Capitano”.

Da Carlo Levi – Cristo si è fermato ad Eboli

Il figlio dell’oste Prisco, il fanciullo zoppo chiamato Capitano “perché era il capo riconosciuto di tutti i ragazzi del paese, che dominava con la sua astuzia e la sua precocità” (Carlo Levi – Cristo si è fermato ad Eboli) prende forma nell’asta autunnale Bertolami Fine Art di Arte Moderna e Contemporanea. È infatti lui Il ragazzo raffigurato nell’olio su tela contraddistinto nel catalogo dell’asta BFA dal numero di lotto 196 (€ 8.000-10.000). L’opera, eseguita, come lo stesso Levi dichiara, nei giorni del suo confino lucano (1935-36), è uno degli highlights della sezione dell’asta dedicata all’arte figurativa italiana della prima metà del ‘900, un genere che Bertolami cura da sempre con grande attenzione.

I 315 lotti dell’asta tracciano un lungo excursus che, prendendo le mosse dalla pittura ottocentesca del Grand Tour, arriva sino alle prove di un gruppo di artisti emergenti prevalentemente attivi nell’ambito della Urban Art.

PRIMA SEZIONE | L’800, UNA COLLEZIONE DI ARTISTI DEL GRAND TOUR

La sezione dedicata all’arte del XIX secolo segue un filo conduttore ben preciso, quello della cosiddetta pittura del Grand Tour. “Tra le opere poste all’incanto – spiega Raffaele Cecora, responsabile del dipartimento di arte moderna e contemporanea di Bertolami Fine Art – i dipinti del XIX secolo, firmati prevalentemente da autori stranieri, evocano il fenomeno del lungo viaggio attraverso i luoghi della classicità che per secoli rappresentò il momento più alto della formazione di un artista nonché dell’educazione dei giovani aristocratici europei. Sono ascrivibili ad artisti nordici anche i dipinti anonimi, tutti tendenzialmente orientati a documentare Roma, la sua campagna, i volti e i costumi degli abitanti di quei luoghi esplorati con reverente curiosità”.

A far la parte del leone tra i soggetti rappresentati sono soprattutto le giovani della campagna romana, quelle famose modelle che, agli occhi del mondo nordico, incarnavano un ideale di bellezza al contempo classica ed esotica.

 

PETER RAADSIG
Copenaghen, 1806 – 1882
Piazza Montanara, 1842
Olio su tela, 75,5 x 103 cm
Lotto 40
€ 30.000/40.000

Di grande interesse l’olio su tela eseguito nel 1842 dal danese Peter Raadsig, anche per il soggetto, la rappresentazione di Piazza Montanara, nei pressi del Campidoglio, uno degli ambienti più pittoreschi tra quelli scomparsi a seguito delle demolizioni che, negli anni ’30, cambiarono il volto del centro storico di Roma.

CAREL MAX QUAEDVLIEG
Valkenburg, 1823 – Roma, 1974
Veduta di Roma da Tor di Quinto, 1871
Olio su tela applicata su tavola, 68 x 98 cm
Lotto 70
€ 30.000/45.000

Tra gli highlights della sezione anche una bellissima Veduta di Roma da Tor di Quinto firmata nel 1871 da Carel Max Quaedvlieg, una star della pittura della campagna romana.

SECONDA SEZIONE | ARTE FIGURATIVA ITALIANA TRA LE DUE GUERRE

Come sempre nei cataloghi di Bertolami Fine Art, largo spazio viene dedicato all’arte figurativa italiana tra le due guerre. In evidenza due opere di Giacomo Balla, di cui una, Caldo elettrico, appare nel vasto catalogo dell’autore come una piccola, deliziosa chicca.

GIACOMO BALLA
Torino, 1871 – Roma, 1958
Caldo elettrico; Ritratto di Elica Balla, 1950
Tecnica mista (olio e sabbia su tavola), 30 x 29,5 cm
Lotto 162
€ 30.000/40.000

È una familiare celebrazione del fuoco moderno, il fuoco elettrico, il ritratto di una delle figlie del pittore, Elica, raffigurata mentre si riscalda accanto a una stufetta elettrica. L’opera, minuscola e preziosa, è stata dipinta da Balla nei primi anni ’50 a olio e sabbia su tavola. Una rarità.

 

GIACOMO BALLA
Torino, 1871 – Roma, 1958
Villa Borghese dal balcone con il Cupolone, 1907
Pastelli colorati, biacca e china su carta, 23,8 x 15,3 cm
Lotto 161
€ 20.000/25.000

 

Un pastello eseguito da Balla a ventisei anni.

ANTONIO DONGHI
Roma, 1897 – 1963
Natura morta (limoni e castagne), 1923 circa
Olio su tela, 41 x 60 cm
Lotto 178
€ 35.000/45.000

Artista di culto sempre più ricercato dai collezionisti di arte italiana del ‘900 ma rarissimo, Antonio Donghi è presente nel catalogo BFA con una natura morta di limoni e castagne. L’opera si segnala anche per la data di esecuzione, i primissimi anni Venti, un periodo che per il pittore è quello dell’esordio.

RENATO GUTTUSO
Bagheria, 1911 – Roma, 1987
Natura morta con basco, 1934
Olio su tela, 44,5 x 55 cm
Lotto 188
€ 15.000/20.000

Luci accese anche sulla Natura morta con basco di Renato Guttuso, raro dipinto del 1934.

GIULIO ARISTIDE SARTORIO
Roma, 1860 – 1932
Dola (Primavera)
Olio su tela, 81 x 131 cm
Lotto 146
€ 30.000/40.000

Artista dalle molteplici intonazioni, negli anni della maturità Sartorio affianca al filone delle opere su committenza ufficiale una pittura più intima, inondata da un’abbagliante luce post-impressionista. Una tendenza della sua inesauribile ricerca ben esemplificata dal ritratto di Dola, acerba bellezza altre volte rappresentata.

Nella sezione sull’arte figurativa italiana tra le due guerre si distingue, accanto al già citato Ritratto del Capitano di Carlo Levi, opera di rilievo storico oltre che artistico, una bella serie di dipinti di artisti della Scuola Romana: Mario Mafai, Fausto Pirandello, Francesco Trombadori, Carlo Socrate, Emanuele Cavalli, Roberto Melli, Alberto Ziveri , Giovanni Colacicchi, Giovanni Stradone.

Degni di menzione per l’alta qualità pittorica una delle prime Fantasie dipinte da Mario Mafai, un paesaggio di Fausto Pirandello, l’autoritratto di Colacicchi e un ritratto maschile di Stradone

MARIO MAFAI
Roma, 1902 – 1965
Il bivacco, 1939
Olio su tavola, 29,5 x 57 cm
Lotto 177
€ 25.000/30.000

Le atrocità della guerra hanno ispirato opere di grande importanza nello sviluppo dell’arte occidentale. Accanto ai capolavori dolenti e oscuri di Goya, Gericault e Grosz si collocano a buon diritto le intense Fantasie realizzate da Mario Mafai tra il 1939 e il 1944. Il Bivacco, contraddistinto nel catalogo BFA dal numero di lotto 177, è uno dei primi lavori di quel ciclo così importante, oggi in larga parte musealizzato nella Pinacoteca di Brera. Mafai lo dipinse nel periodo più doloroso della sua vita, gli anni di Genova, la città in cui aveva trovato rifugio per sottrarre la moglie Antonietta Raphael alle discriminazioni razziali e in cui si fermerà sino al 1943. Le piccole tavole del periodo bellico sono allucinate visioni di orrore evocate da una pittura sommaria e contorta, il linguaggio scelto da un maestro della pittura italiana del ‘900 per scrivere il più intenso degli atti d’accusa.

FAUSTO PIRANDELLO
Roma, 1899 – 1975
Villa romana, 1950-1952
Olio su cartone, 51 x 70,5 cm
Lotto 223
€ 15.000/20.000

Il dipinto, che presenta una vasta bibliografia, è anche pubblicato sul catalogo generale dell’artista.

GIOVANNI COLACICCHI
Anagni, 1900 – Firenze, 1992
Autoritratto con turbante, 1925
Olio su tela, 50,5 x 41 cm
Lotto 160
€ 5.000/7.000
GIOVANNI STRADONE
Nola, 1911 – Roma, 1981
Marcello in paglietta, 1930
Olio su tela, 43 x 34 cm
Lotto 159
€ 4.000/6.000

 

TERZA SEZIONE | ARTE DEL DOPOGUERRA E CONTEMPORANEA

Tra le opere del dopoguerra e contemporanee è certamente un inchiostro su cartone di Hans Hartung quella di maggior respiro internazionale. Si intitola P1967-99 ed è stato eseguita nel 1967.

HANS HARTUNG
Lipsia, 1904 – Antibes, 1989
P1967-99, 1967
Inchiostro su cartone baritato, 51 x 73,5 cm
Lotto 244
€ 50.000/70.000

L’arte italiana del dopoguerra è anche rappresentata da Antonio Sanfilippo, uno dei suoi maggiori protagonisti, Dell’artista che ha svolto un ruolo di primissimo piano nella tormentata storia dell’affermazione dell’arte astratta in Italia sono presenti in catalogo due notevoli oli su tela

 

ANTONIO SANFILIPPO
Partanna, 1923 – Roma, 1980
Senza titolo
Olio su tela, 75 x 95 cm
Lotto 271
€ 20.000/25.000
ANTONIO SANFILIPPO
Partanna, 1923 – Roma, 1980
Senza titolo
Olio su tela, 64,5 x 81 cm
Lotto 272
€ 20.000/25.000

 

QUARTA SEZIONE | ARTISTI EMERGENTI

Chiude l’asta la sezione che Bertolami Fine Art dedica dal 2018 agli artisti emergenti, una vetrina sulle più recenti tendenze in cui particolare attenzione viene prestata alla linea della Urban Art (lotti da 306 a 315)

 

Bertolami Fine Art | ASTA 71 | ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA  

Asta:
5 dicembre 2019 ore 16,00
Esposizione:
venerdì 29 novembre ore 18,30 – 21,00
30 novembre – 4 dicembre ore 10,30-14,00/15,00-19,00

Palazzo Caetani Lovatelli
Piazza Lovatelli, 1 – Roma

Info:
Tel. +39 06 32609795 – 06 3218464
e-mail: info@bertolamifinearts.com
www.bertolamifinearts.com

 

1. Lotto 196
CARLO LEVI
Torino, 1902 – Roma, 1975
Ritratto del Capitano
Olio su tela, 38 x 46,5 cm
Il dipinto è citato dall’ autore – che pittore e scrittore – nella più nota delle sue opere letterarie Cristo si è fermato a Eboli
€ 8.000/10.000

 

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