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Il cieco dominio dell’uomo sulla natura. L’uomo e il suo fragile ecosistema, in mostra a Venezia

Constructed Situations
 Istituto Santa Maria della Pietà Venezia 2019 Margo Trushina, Eclipse4 *
Constructed Situations
 Istituto Santa Maria della Pietà Venezia 2019 Margo Trushina, Eclipse4
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Uomo, tecnologia e natura. In Constructed Situations (a Venezia dal 21 al 26 novembre), sette artisti russi danno vita ad altrettanti ecosistemi autonomi, per riflettere sul loro sviluppo e sul controllo che l’uomo può -o vorrebbe- esercitare su di esso.

“Il disastro d’oggigiorno è causato dal cieco dominio d’uomo sulla natura” dicevano Theodor Adorno e Max Horkheimer nel 1947. Un’affermazione quanto mai condivisibile oggi, nella società in cui tutto viene sfruttato fino all’ultima goccia senza curarsi di ciò che sarà poi. Questo il punto di partenza di Constructed Situations, collettiva di artisti moscoviti allestita a Venezia in occasione della settimana di chiusura della 58. Biennale d’arte.

Constructed Situations
 Istituto Santa Maria della Pietà Venezia 2019 Kirill Garshin, Boy
Kirill Garshin, Boy

Un’indagine sul rapporto tra natura e uomo contemporaneo, relazione che con il tempo sta assumendo sempre più i connotati di estraneità e alienazione, in cui la mediazione è data solo da una generalizzata pretesa di controllo di un ecosistema da parte dei suoi abitanti. Le opere di Aljoscha, Tatyana Akhmetgalieva e Margo Trushina cercano di definire in che misura le nostre azioni hanno un impatto sul mondo che ci circonda e, parallelamente, come questo si modifica, nel bene o nel male, in relazione ad esse.

Constructed Situations
 Istituto Santa Maria della Pietà Venezia 2019 Tanya Akhmetgalieva, Fragile Island, 2015, Installazione video a due canali
Tanya Akhmetgalieva, Fragile Island, 2015, Installazione video a due canali

Gli acquerelli di Kirill Garshin, i video di Alexandra Paperno, la scultura vivente di Ilya Fedotov-Fedorov cercando di sottolineare come la convinzione di poter intervenire senza limite alcuno sulla realtà che ci circonda sia in realtà un’illusione dettata da una paura dell’incertezza che attanaglia l’uomo ogni volta che questo ha a che fare con qualcosa che sfugge al suo diretto controllo. Ogni artista da vita al proprio ecosistema, ricreando le condizioni affinché esso si possa evolvere in autonomia, senza ingerenze da entità esterne.

Constructed Situations
 Istituto Santa Maria della Pietà Venezia 2019 Alexandra Paperno, Video Still.2
Alexandra Paperno, Video Still.2

A corredare la mostra, il 20 novembre Vadim de Grainville (uno degli artisti coinvolti) terrà una conferenza dal titolo Life, Progress, Infinity and the Demise of the first Human Race and its Economical model of Survival presso l’Università Ca’ Foscari (aula Mario Baratto) sul tema di sviluppo umano e progresso.

Constructed Situations
 Istituto Santa Maria della Pietà Venezia 2019 Aljoscha, Work for FUTURO Gallery, Nizhny Novgorod, Russia, 2018.
Aljoscha, Work for FUTURO Gallery, Nizhny Novgorod, Russia, 2018.

*Margo Trushina, Eclipse4

Informazioni utili 

Constructed Situations

Dal 21 al 26 novembre 2019

Istituto S. Maria della Pietà, Venezia

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