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L’Italia svende Amedeo Modigliani. Che nel centenario sarà celebrato in Messico e Austria

Particolare del dipinto Jeanne Hébuterne, esposto nella mostra per il centenario di Modigliani a Livorno Particolare del dipinto Jeanne Hébuterne, esposto nella mostra per il centenario di Modigliani a Livorno
Particolare del dipinto Jeanne Hébuterne, esposto nella mostra per il centenario di Modigliani a Livorno
Particolare del dipinto Jeanne Hébuterne, esposto nella mostra per il centenario di Modigliani a Livorno

La pur bella mostra che si apre oggi a Livorno non basta a colmare il vuoto con cui le istituzioni italiane affronteranno il centenario della morte del grande artista

Chiariamo subito una cosa: la mostra curata da Marc Restellini che apre al pubblico oggi al Museo della Città di Livorno, con una diecina di straordinari dipinti e molti disegni, è un omaggio di grande spessore che la città natale dedica ad Amedeo Modigliani in occasione del centenario della morte. Ne parleremo presto ampiamente, anche per l’ottimo focus che ricostruisce dell’ambiente artistico di Montparnasse, con oltre cento opere di artisti come Chaïm Soutine, Maurice Utrillo, Suzanne Valadon, Andrè Derain, Moïse Kisling, e per il corposo catalogo che resterà a testimonianza di un impegno eccezionale anche per l’impegno finanziario. Ma ora ci interessa sottolineare una questione che ArtsLife ha sollevato fin da luglio, e che pare tristemente trovare conferma dalle notizie giunte nella conferenza inaugurale dell’esposizione livornese: ovvero che l’Italia si disinteresserà completamente – almeno a livello “ufficiale” – dell’importante celebrazione, lasciando che a omaggiare Modigliani siano altri paesi.

Particolare del ritratto di Zborowski, esposto nella mostra per il centenario di Modigliani a Livorno
Particolare del ritratto di Zborowski, esposto nella mostra per il centenario di Modigliani a Livorno

Ho avuto molte richieste per mostre di Modigliani il prossimo anno”, ha detto Restellini, fra i critici più impegnati nel contrastato universo che ruota attorno al grande artista, popolato da personaggi spesso incappati nelle maglie della legge per falsificazioni o comportamenti torbidi, “ma le ho rifiutate quasi tutte, compresa una della Tate di Londra. Personalmente curerò nel 2020 due mostre, una a Città del Messico e una a Vienna”. Il riferimento è alle esposizioni Modigliani and the Montparnasse adventure, in programma al Museo del Palacio de Bellas Artes di Mexico city dal 19 marzo al 14 giugno 2020, concentrata sui rapporti fra l’artista livornese e Diego Rivera, e Modigliani – Picasso. The Primitivist Revolution, in calendario presso l’Albertina Museum di Vienna dal 18 settembre 2020 al 10 gennaio 2021. Dall’Italia? Il nulla, il deserto, del resto – come scrive Marilena Pirrelli sul Sole 24 Ore – è il Louvre ad aver avviato lo studio “Les Secrets de Modigliani sull’autenticazione scientifica delle opere per combattere la contraffazione del maestro”. In Italia lasciamo che a dominare la figura di Modigliani siano Carabinieri e magistratura

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