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Dominio cromatico delle pin up, tra emancipazione e storia. La prima europea di Caitlin Cherry a Torino

"Noisyboy”, Caitlin Cherry. Photo Andrea Ferrari, Courtesy the artist and Luce Gallery "Noisyboy”, Caitlin Cherry. Photo Andrea Ferrari, Courtesy the artist and Luce Gallery
"Noisyboy”, Caitlin Cherry. Photo Andrea Ferrari, Courtesy the artist and Luce Gallery
“Noisyboy”, Caitlin Cherry. Photo Andrea Ferrari, Courtesy l’artista e Luce Gallery

Luce Gallery di Torino presenta “Noisyboy”, la prima personale in Europa dell’artista afroamericana Caitlin Cherry (Chicago, 1987), fino al 21 dicembre.

In mostra saranno presenti dipinti figurativi inediti appartenenti all’ultima serie dell’artista, la cui ricerca è caratterizzata una particolare pratica pittorica ispirata alla storia e all’attualità.

La combinazione estetica tra il corpo delle donne e la brama dei veicoli di lusso ha trovato le sue origini nelle pin-up della Seconda Guerra Mondiale, quando nelle propagande le ragazze venivano sessualizzate per ricordare ai soldati in guerra le loro amate e il progresso dell’ingegneria per cui combattere e tornare a casa. Caitlin Cherry riprende questo immaginario comune americano attraverso la rappresentazione di donne nere che indossano pantaloni di pelle come gli interni delle loro costose automobili.

All’interno delle opere della Cherry il desiderio maschile viene raffigurato attraverso una gamma cromatica sovrasatura e la disgregazione delle immagini. L’artista vuole suggerire che, in realtà, le seduttrici volessero il controllo e potere di queste macchine per poter fuggire dalla cornice pittorica di un mondo privo di uomini.

“Noisyboy”, Caitlin Cherry. Photo Andrea Ferrari, Courtesy the artist and Luce Gallery
“Noisyboy”, Caitlin Cherry. Photo Andrea Ferrari, Courtesy l’artista e Luce Gallery

L’artista continua ad esplorare l’uso del colore e i fenomeni cromatici all’interno di schermi a cristalli liquidi multifunzionanti, consentendo all’osservatore una nuova interpretazione della rappresentazione.

In mostra sono presenti anche dei fermimmagine ripresi da video pubblicati su Instagram da giovani rapper molto seguite, come Tokyo Jetz e Stefflon Don. Le immagini rappresentano ritratti di grandi dimensioni che vengono modificati digitalmente diverse volte prima di ottenere il risultato finale. La loro riproduzione su tela esalta l’identità del soggetto rappresentato, anche se non è necessariamente richiesto di riconoscere il personaggio famoso.

Il titolo della mostra deriva dal film di fantascienza “Real Steel” (2011) di Shawn Levy, in cui robot meccanici del futuro, come Noisy Boy, combattono sui ring controllati a distanza da operatori umani. Influenzata da questa storia, Caitlin Cherry mantiene una propensione per un futurismo distopico dove l’ingegneria non appartiene più al genere maschile.

Informazioni utili:

Noisyboy – Caitlin Cherry

Luce Gallery – Largo Montebello 40, Torino

Dal 26 ottobre al 21 dicembre 2019

Da martedì a venerdì – 15.30/19.30

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