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Hypnos: sesso e morte nella Vienna misteriosa di Freud

Hypnos, Vincenzo Mastronardi, Gino Saladini Amore (1895, Gustav Klimt, particolare)
Hypnos, Vincenzo Mastronardi, Gino Saladini
Amore (1895, Gustav Klimt, particolare)

Hypnos: sesso e morte nella Vienna oscura e misteriosa di Freud. In libreria in romanzo di Gino Saladini e Vincenzo Mastronardi 

Vienna, 30 gennaio 1889: i sanguinosi Fatti di Mayerling sono il punto di partenza di Hypnos, romanzo dall’ambientazione storica in cui la storia di Freud si incrocia con quella dei servizi segreti austro-ungarci, l’Evidenzbureau. Nel corso degli anni le vicende storiche legate alla morte violenta dell’Arciduca Rodolfo d’Asburgo-Lorena e della sua amante, la baronessina diciassettenne Maria Vetsera, hanno ispirato film (del 1968, per esempio, una versione per il grande schermi diretta da Terence Young e interpretato da Omar Sharif, Catherine Deneuve, James Mason e Ava Gardner), opere teatrali e perfino un manga, disegnato da You Higuri (Tenshi no hitsugi / Angel’s Coffin – Ave Maria). Oltre alla fascinazione morbosa per l’elemento macabro a interessare autori e scrittori sono senza dubbio quelle zone d’ombra attorno alla storia ufficiale dell’omicidio-suicidio di due amanti disperati, sono state difatti avanzate ipotesi alternative a questa versione.
L’imperatrice Zita di Borbone-Parma, ultima imperatrice d’Austria, sosteneva che Rodolfo fosse stato assassinato e che il duplice delitto fosse stato mascherato. Responsabili del delitto sarebbero stati gli ufficiali della sicurezza austriaci, in risposta alle presunte simpatie dell’arciduca  nei confronti della parte ungherese dell’Impero (sospetto quindi di spionaggio). Fantasia, realtà? In questo cono d’ombra si inseriscono Gino Saladini (scrittore, criminologo e medico legale) e Vincenzo Mastronardi (psichiatra, criminologo e docente universitario) che, a quattro mani, hanno dato vita a Hypnos (edito da Sonzogno).

Nella Vienna di fine Ottocento, dove l’ipnosi può curare o uccidere, un giovane Sigmund Freud rischia così la sua carriera di alienista trattando le isteriche attraverso sedute ipnotiche ispirate al lavoro del francese Charcot, e inimicandosi così l’intera Società viennese di medicina.

Hypnos, Vincenzo Mastronardi, Gino Saladini
Amore (1895, Gustav Klimt, particolare)

Meanwhile… due gemelli dalla bellezza conturbante, Friederich e Sabine Schwarz (lui commissario di polizia e lei malata d’isteria curata da Freud), alimentano i pensieri morbosi dei viennesi e di un inafferrabile assassino, un agente segreto dell’Evidenzbureau chiamato Hypnos, ormai fuori controllo. Friederich Schwarz viene incaricato di svolgere un’indagine coperta dal segreto di stato sugli omicidi di alcune prostitute, allestiti come se fossero macabre scene ispirate alla mitologia dell’antica Grecia. Tutto si ricollega, in qualche modo, all’uccisione – avvenuta a Mayerling – del principe Rodolfo d’Asburgo, figlio dell’imperatore Francesco Giuseppe e dell’imperatrice Sissi.

Di fronte a questo caso – che non ha eguali nella storia criminale austriaca – Schwarz decide di disobbedire agli ordini ricevuti e di portare avanti la sua indagine chiedendo aiuto al dottor Freud per comprendere le motivazioni dell’assassino.
Tra un omicidio al Prater, una fetta di Esterházy, omaggi alla mitologia greca e sordidi scantinati in cui vengono scattate fotografia “birichine”, Saladini e Mastronardi con Hypnos ci accompagnano in un macabro tour in una Vienna intrisa di eros & morte, ribollente di pulsioni misteriose, tanto carnali quanto celebrali. Una storia morbosa e affascinante, con il ritmo serrato del thriller, le atmosfere tetre e ambigue del noir e una ricostruzione storia meticolosa in cui realtà e finzione si mescolano dando vita a una ricetta letale.

Vincenzo Mastronardi, Gino Saladini Hypnos

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