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Berlin falling: i 30 anni dalla caduta del Muro di Berlino in mostra a Napoli

Anselm Kiefer, Untitled, 1995, acrilico su tela, Galleria Lia RummaAnselm Kiefer, Untitled, 1995, acrilico su tela, Galleria Lia Rumma Anselm Kiefer, Untitled, 1995, acrilico su tela, Galleria Lia RummaAnselm Kiefer, Untitled, 1995, acrilico su tela, Galleria Lia Rumma

Anselm Kiefer, Untitled, 1995, acrilico su tela, Galleria Lia Rumma

Le Gallerie d’Italia di Napoli inaugurano Berlin 1989, la mostra che racconta del Muro e dell’arte che, ancora prima di abbatterlo, l’ha valicato con il suo canto libero. Dal 12 ottobre 2019 al 19 gennaio 2020, a cura di Luca Beatrice.

L’irruente slancio della Trabant sul muro di Berlino simulandone la frantumazione è rappresentativo di un’analoga energia che si sprigiona in ogni atto artistico o di espressione culturale nella nuova capitale europea intorno al 1989.

A quasi trenta anni dalla caduta del Muro, le Gallerie d’Italia a Palazzo Zevallos Stigliano, Napoli, con la mostra Berlin 1989, a cura di Luca Beatrice, ci illustrano le memorabilia pittoriche prese in prestito da gallerie e collezioni private italiane, molte napoletane, cui appartiene l’eredità del fervore culturale tedesco, firmata da importanti artisti del dopoguerra.

Oehlen, Dr, 2002, acrilico, olio su tela, Galleria Alfonso Artiaco
Oehlen, Dr, 2002, acrilico, olio su tela, Galleria Alfonso Artiaco

Gerard Richter, Anselm Kiefer, Jorg Immendorf, A.R. Pench, sono solo alcuni dei grandi maestri che figurano sulle pareti del Palazzo Zevallos, a testimonianza del grande impeto creativo che attraversava gli anni a cavallo tra la fine del secolo breve Hobsbawmaniano e un nuovo inizio.

Lo Zeitgeist, lo spirito del tempo, era pervaso da un linguaggio libero, sperimentale, ruggente, in ogni ambito artistico: “We can be Heroes” cantava David Bowie, trasferitosi a Berlino in quegli anni con Iggy Pop, mentre i Pink Floyd esultavano e dichiaravano a voce alta “we don’t need no thought control”, valicando già idealmente il muro con la forza della libertà.

Su queste note i pittori comunicavano il loro desiderio di rinnovamento, incarnando, alcuni di loro, la definizione “Nuovi Selvaggi”, coniata di Wolfgang Becker: la loro pittura è un trionfo di echi primitivi, atti gestuali, conditi talvolta con influssi fumettisti o della Pop Art. L’arte tedesca sembra avere un aspetto gianico; è una combinazione delle tendenze commerciali oltreoceano con l’approccio più intimo e meditativo europeo.

Polke S.H., oder wann zahlen die Punkte?, 2002, pittura e serigrafia su stoffa, Collezione Piazza-Piccioni
Polke S.H., oder wann zahlen die Punkte?, 2002, pittura e serigrafia su stoffa, Collezione Piazza-Piccioni

Al di là della sfuggevole catalogazione, un comune denominatore tra i vari artisti si riconosce in una pittura ribelle. Sulle pareti della galleria si incontra Richter, con i suoi monocromi o sperimentazioni cromatiche con cui si interroga sulla complessità della realtà, Polke che indaga i metodi di riproduzione seriale, fino a sovvertire il modus operandi di Lichtenstein, suo punto di partenza, e uno dei più importanti artisti contemporanei, Anselm Kiefer, che carica le sue opere di un profondo coinvolgimento emotivo, dai toni cupi e quasi astratti, rispetto alla drammaticità della storia, cui non sfugge, anzi ne indaga e denuncia i suoi tratti più brutali.

Assieme ad altri nomi, come il controverso Baselitz e la sua pittura primitiva, il grottesco Disler, Karl Horst Hodicke che intinge il suo pennello nella vita quotidiana berlinese, le Gallerie d’Italia, con le 21 opere realizzate tra il 1972 e il 2003, partecipano alla celebrazione di uno dei momenti più significativi della storia mondiale.

La mostra, pur evidenziando le differenze stilistiche di ciascun artista, consente un’immersione totale tra le testimonianze pittoriche che hanno documentato i movimenti della più grande faglia storica fino a che il muro divenne solo polvere.

Anselm Kiefer, Untitled, 1995, acrilico su tela, Galleria Lia RummaAnselm Kiefer, Untitled, 1995, acrilico su tela, Galleria Lia Rumma
Anselm Kiefer, Untitled, 1995, acrilico su tela, Galleria Lia RummaAnselm Kiefer, Untitled, 1995, acrilico su tela, Galleria Lia Rumma

*Anselm Kiefer, Untitled (dettaglio), 1995, acrilico su tela, Galleria Lia RummaAnselm Kiefer, Untitled, 1995, acrilico su tela, Galleria Lia Rumma

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