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L’inaspettata luminosità di Pierre Soulages in asta a Parigi

Pierre Soulages, Pittura, 200 x 162 cm, 14 marzo 1960 Pierre Soulages, Pittura, 200 x 162 cm, 14 marzo 1960
Pierre Soulages nel suo atelier
Pierre Soulages nel suo atelier

Per tre giorni l’opera Pittura, 200 x 162 cm, 14 marzo 1960 di Pierre Soulages sarà in esposizione all’Espace Tajan di Parigi. Il lavoro, centrale nella produzione dell’artista, sarà poi presentato in asta il 27 novembre.

La casa d’aste Espace Tajan di Parigi, espone in anteprima di un capolavoro del 1960 di Pierre Soulages: Pittura, 200 x 162 cm, 14 marzo 1960. Tre giorni – 17, 18 e 19 ottobre – per vedere l’opera, stimata tra € 4.000.000 e € 6.000.000, che sarà offerta per la prima volta all’asta mercoledì 27 novembre.

La pittura è una suggestiva illustrazione del cambiamento nell’opera di Pierre Soulages, dagli albori fino agli anni ’60, quando è emerso come una delle figure più importanti della sua generazione. È un superbo esempio della tecnica di raschiatura che l’artista ha iniziato ad utilizzare alla fine degli anni 50. Sulla tela rivestita con un primer bianco, grandi strisce di vernice nera ricoprono una parte della superficie. Ed è con l’aiuto di pennelli che Soulages scopre quindi parte del fondo, rivelando lo strato ocra sottostante in una serie di trasparenze e offrendo così un’infinita variazione di colori e inaspettate luminosità.

Pierre Soulages, Pittura, 200 x 162 cm, 14 marzo 1960
Pierre Soulages, Pittura, 200 x 162 cm, 14 marzo 1960

L’opera è stata oggetto di diverse esposizioni. Nel 1960, prima alla Galerie de France e poi nella tournée retrospettiva, fondamentale nella diffusione dell’opera di Pierre Soulages in Europa, organizzata da Werner Schmalenbach. Più recentemente, è stato presentato durante la mostra dedicata a Soulages presso il  Centro Pompidou nel 2009-2010.

A prima vista, il lavoro di Pierre Soulages si impone in una modalità frontale. L’idea è importante in questo contesto artistico che vede emergere l’astrazione gestuale: la sua pittura non è lirica. Si differenzia dagli approcci adottati dai suoi colleghi e amici dell’astrazione francese come Hans Hartung, Georges Mathieu, Gerard Schneider e anche dall’espressionismo americano astratto. James Johnson Sweeney usa questa felice formula al riguardo:

“Un dipinto di Soulages non è una melodia, è il prolungato accordo sulla tastiera”

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