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Grazie a Dio di François Ozon, la vera storia del prete pedofilo che ha sconvolto la Francia

Grazie a Dio François Ozon

Grazie a Dio François Ozon

Grazie a Dio, dal 17 ottobre al cinema il nuovo film di François Ozon: la storia vera di un prete pedofilo che ha sconvolto la città di Lione e tutta la Francia

Grazie a Dio, esce il 17 ottobre in Italia il nuovo film di François Ozon (Frantz, 8 donne e un mistero). Vincitore dell’Orso d’Argento all’ultimo Festival di Berlino, il film racconta la storia vera di un prete pedofilo che ha sconvolto la città di Lione e tutta la Francia.

Il film si apre con una lettere confessione di Alexandre, il primo dei tre protagonisti di cui Ozon ha scelto di seguire le storie per ricostruire questa vicenda, articolata e con radici profondissime. Alexandre vive a Lione con moglie e figli, un giorno, per caso, scopre che il prete dal quale era stato molestato da piccolo lavora ancora a contatto con i bambini e di non essere stato l’unico a essere vittima di attenzioni criminali.
Decide così di agire, dando il via a una catena di eventi che porterà a scoprire un vero e proprio vaso di Pandora. Assieme a lui in questa lotta per la verità e la giustizia si uniscono anche altre vittime di Padre Preynat, tra questi, in particolare, François e Emmanuel. I tre uomini uniscono le forze per abbattere il muro di silenzio che circonda il loro dramma.

Nessuno di loro sarà però indenne da ripercussioni e conseguenze. Padre Preynat è stato incriminato nel gennaio del 2016 e posto sotto controllo giudiziario con l’accusa di aggressione sessuale. Oltre 70 vittime sono state identificate tramite il sito La Parole Libérée. La maggior parte dei reati però è caduta in prescrizione. Le indagini continuano. Padre Preynat ha affrontato anche un processo canonico, nel luglio del 2019 il Tribunale Ecclesiastico ha deciso di applicare la pena massima prevista dal diritto della Chiesa in questo caso, cioè le dimissioni dello stato clericale.Grazie a Dio François Ozon

Grazie a Dio François Ozon

Il Cardinal Barbarin e altri sei membri delle gerarchie cattoliche si sono presentati in tribunale nel gennaio del 2019 per rispondere all’accusa di essere a conoscenza e non aver rivelato le aggressioni sessuali su minori di 15 anni e per non aver fornito assistenza alle vittime. La sentenza definitiva è stata emessa il 7 marzo del 2019 con la condanna in primo grado del cardinale Philippe Barbarin, arcivescovo di Lione, a 6 mesi con la condizionale, per «omessa denuncia di maltrattamenti».

Il 18 marzo 2019 Philippe Barbarin ha presentato le sue dimissioni Papa Francesco. Le sue dimissioni non sono state accettate. Il 3 agosto del 2018 il limite della prescrizione è stato portato da 20 a 30 anni. E la mancata comunicazione dell’abuso sui minori adesso è considerata un reato ancora in corso. Nel novembre del 2018 a Lourdes, 118 vescovi francesi hanno votato l’istituzione di un comitato indipendente incaricato di indagare sulla pedofilia nella Chiesa dal 1950.

La lettera di Alexandre ha fatto crollare un castello di carte che sembrava cementato nell’immobilità delle istituzioni secolari. François Ozon dirige con grande sobrietà un dramma che non cede mai al pietismo e al ricatto morale, Grazie a Dio è un’opera di grandissima classe e dignità. Un film importante, necessario e imperdibile.

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