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Il miracolo dei pani e dei pesci. Mosaici scoperti in Israele svelano l’enigma

I mosaici scoperti nella cosiddetta Chiesa bruciata di Hippos (foto Michael Eisenberg) I mosaici scoperti nella cosiddetta Chiesa bruciata di Hippos (foto Michael Eisenberg)
I mosaici scoperti nella cosiddetta Chiesa bruciata di Hippos (foto Michael Eisenberg)
I mosaici scoperti nella cosiddetta Chiesa bruciata di Hippos (foto Michael Eisenberg)

Clamorose scoperte della missione archeologica dell’Università di Haifa nella cosiddetta “Chiesa bruciata” di Hippos, del V secolo, distrutta dal fuoco nell’anno 700 e poi del tutto dimenticata

Gli ingredienti per un art-thriller di successo – sul genere Dan Brown – ci sono tutti: una chiesa del V secolo, distrutta dal fuoco nell’anno 700 e poi del tutto dimenticata; un’equipe di archeologi che la ritrova 1500 anni dopo, e vi scopre una ricchissima decorazione a mosaico perfettamente conservata dalla cenere che l’ha ricoperta, come accadde per Pompei; e una delle più affascinanti parabole del Vangelo, che con questa scoperta potrebbe trovare conferma ed avere nuove indicazioni storiche.

I mosaici scoperti nella cosiddetta Chiesa bruciata di Hippos (foto Michael Eisenberg)
I mosaici scoperti nella cosiddetta Chiesa bruciata di Hippos (foto Michael Eisenberg)

Questo è quanto ruota attorno alla missione archeologica dell’Università di Haifa, che mettendo mano al cantiere della cosiddetta “Chiesa bruciata” di Hippos, che in Israele si affaccia sul Mare di Galilea, hanno scoperto una serie di mosaici che testimonierebbero il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, raccontato da tutti e quattro i Vangeli. Secondo la parabola, Gesù sarebbe riuscito a nutrire 5mila persone avendo soltanto 5 pagnotte e 2 pesci: secondo la tradizione paleocristiana, il luogo del miracolo sarebbe quello dive ora sorge la Chiesa della moltiplicazione, del V secolo, a nord-ovest del mare di Galilea.

I mosaici scoperti nella cosiddetta Chiesa bruciata di Hippos (foto Michael Eisenberg)
I mosaici scoperti nella cosiddetta Chiesa bruciata di Hippos (foto Michael Eisenberg)

Secondo gli archeologi, però, il mosaico presente nella Chiesa della moltiplicazione raffigura due pesci e un cesto con solo quattro pagnotte, il Nuovo Testamento ne descrive cinque, come nel mosaico di Hippos. “Non vi è dubbio che la comunità locale avesse familiarità con il miracolo dei pani e dei pesci, e forse ne conosceva i dettagli meglio di noi”, ha affermato Michael Eisenberg, capo dell’equipe dell’Istituto di Archeologia di Haifa. “Il presupposto che l’autore del mosaico o le persone che ordinarono l’opera volessero creare un’affinità con un miracolo verificatosi nelle vicinanze ha basi molto serie”.

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