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15 agosto 2019: 210° anniversario della Pinacoteca di Brera

Il 15 agosto 2019 la Pinacoteca di Brera spegne 210 candeline!

Questa ricorrenza coincide, per uno strano gioco del destino, anche con il giorno della nascita di Napoleone Bonaparte, figura fondamentale per la nascita e la storia del museo

Perché Brera non è l’“hortus conclusus” del collezionista, il museo delle “preziosità”: Brera è una galleria nazionale di ampio tessuto storico, creata da Napoleone ad “educazione del popolo” secondo un profondo pensiero illuministico che noi, eredi, non possiamo tradire.
Fernanda Wittgens, 1957

Nel 1789 scoppia la Rivoluzione francese e Napoleone fa rapidamente carriera nelle gerarchie dell’esercito, diventando generale a soli ventiquattro anni; nel 1796 con le prime campagne militari, arriva nell’arco di un anno a conquistare la penisola italiana.

Dal 14 maggio 1804 Napoleone vittorioso si attribuisce il titolo di Imperatore dei francesi. Durante l’assemblea costituzionale e legislativa incaricata di trasformare la Francia in una Repubblica durante la Rivoluzione (Convenzione Nazionale 1792-1795) nascono i primi musei frutto della difesa appassionata di conservare e non distruggere le collezioni reali: Musée du Louvre, Musée de l’Histoire naturell e il Musée des Arts et Métiers.

Furono abbozzate tutte le principali caratteristiche fondanti dei musei: in primo luogo essi devono contribuire al progresso della conoscenza; in secondo luogo devono essere organizzati in base a un sistema di classificazione; in terzo luogo non devono essere gestiti da un unico soggetto privato, e, per finire, devono essere aperti al pubblico.

Il portato culturale e rivoluzionario della pur breve epopea napoleonica (1796-1815) si manifesta con tutta la sua magniloquenza anche a Milano, nel Palazzo di Brera, sede dell’Accademia di Belle Arti, fondata nel 1776 da Maria Teresa d’Austria insieme alla Biblioteca quale espressione dei valori dell’Illuminismo. La galleria delle pitture, ora Pinacoteca di Brera, è infatti nata sotto il segno del più celebre figlio della Rivoluzione francese, condividendone gli stessi ideali di libertà e uguaglianza e ricevendo dal Bonaparte un’impronta indelebile, già nell’iniziale periodo della Repubblica Cisalpina a seguito delle campagne d’Italia.

>>> LEGGI QUI TUTTA LA STORIA SUL SITO DELLA PINACOTECA DI BRERA <<<

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