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Visioni vulcaniche e icone immortali: Andy Warhol a Napoli

Andy Warhol, Vesusius Andy Warhol, Vesusius
Andy Warhol, Vesusius
Andy Warhol, Vesusius

Andy Warhol torna a Napoli dal 26 settembre 2019 al 23 febbraio 2020. La Basilica di Pietrasanta si prepara a ospitare 200 opere dell’artista americano, tra immagini iconiche e altre specificatamente dedicate all’Italia.

Siamo abituati a vedere le celebri riproduzioni di Andy Warhol brulicare senza controllo, riproponendo in serie immagini viste e riviste. Niente di male, tutto in linea con l’esasperazione mediatica che l’artista aveva intuito sarebbe stata al centro dei nostri tempi. O che forse lui stesso ha contribuito a rendere tale. In ogni caso tutti abbiamo presente Marilyn, Mao e tante altre figure iconiche trasfigurate con colori smaltati e accesi. Ed ogni altro soggetto, a ben guardare, potrebbe essere inserito in un’opera di Warhol e appropriarsi del suo stile incline alla riproducibilità (anche impropria).

Un po’ sorprende però, dopotutto, imbattersi in un quadro di Warhol ritraente il Vesuvio. Non un personaggio famoso, non una celebrità, ma il vulcano che più o meno silente si staglia sopra Napoli. Ed è proprio la città partenopea ad accogliere la mostra che dal 26 settembre 2019 al 23 febbraio 2020 porta 200 opere dell’artista alla Basilica di Pietrasanta.

Il focus sull’Italia ruota proprio intorno al vulcano, in particolare con l’opera Vesuvius del 1985 e il Ritratto di Beuys, realizzato nel 1980 in occasione della mostra tenutasi presso la Galleria Amelio. A questo si aggiungono poi le classiche icone, i ritratti, le polaroid e i disegni: le intramontabili Campbell’s Soup, il ritratto serigrafato di Marilyn, le celebri serigrafie di Mao del 1972 e il famosissimo Flowers del 1964.

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