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Se la figura si fa scultura: la galleria Paci di Pietrasanta racconta il ‘900

Giacomo Manzù, Ardea - 1989 (2) Giacomo Manzù, Ardea - 1989 (2)
Marini e Amendola, Forte dei Marmi, 1968
Marini e Amendola, Forte dei Marmi, 1968

La Galleria Barbara Paci, Pietrasanta (LU), ospita nei suoi spazi 11 sculture di 11 artisti diversi, ripercorrendo così un pezzo di storia dell’arte del ‘900.

11 opere, 11 artisti, 90 anni di storia dell’arte: la magia della scultura si diffonde alla Galleria Barbara Paci di Pietrasanta (LU). Dal 6 luglio al 10 agosto 2019 Alessandra Belluomini Pucci cura Consonanze. Da Arturo Martini ad Aron Demetz. L’esposizione ripercorre in maniera antologica la storia del figurativo in scultura e propone una rilettura dell’ultimo secolo da molteplici prospettive: storica, didattica, linguistica, di identità territoriale – quasi tutti gli artisti coinvolti hanno vissuto e lavorato in Versilia.

Giacomo Manzù, Ardea - 1989 (2)
Giacomo Manzù, Ardea – 1989 (2)

Arturo Martini, Marino Marini, Henry Moore, Louise Nevelson, Maria Papa Rostkowska, Giacomo Manzú, Costantino Nivola, Aron Demetz, Fernando Botero, Javier Marín, Massimiliano Pelletti sono gli artisti in mostra. Tutti diversi, le loro particolarità li rendono unici e distinguibili. A partire dai materiali: le figure bronzee di Marino Marini, Henry Moore, Giacomo Manzù, Aron Demetz, Javier Marín; il marmo, con Maria Papa Rostkowska, Costantino Nivola, Fernando Botero; il legno di Louise Nevelson, l’onice di Massimiliano Pelletti.

Giacomo Manzù, Ardea - 1989 (2)
Giacomo Manzù, Ardea – 1989

Il percorso espositivo è potenziato da un ricco apparato fotografico e documentario, in larga parte inedito, costituito da pagine scelte di giornali e riviste, da ritratti degli artisti (come la celebre fotografia di Aurelio Amendola che immortala Marino Marini su uno scorcio di spiaggia versiliese), da corposi apparati di approfondimento.

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