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La rivoluzione artistica dei Preraffaelliti raccontata dalla curatrice della Tate Britain. 80 capolavori in mostra a Milano

Dall’Ofelia di Millais alla Lady of Shalott di Waterhouse, una selezione di capolavori della collezione preraffaellita della Tate di Londra in mostra a Palazzo Reale di Milano, fino al 6 ottobre.

Londra, metà Ottocento. Nel pieno della rivoluzione industriale sette studenti decidono di dar vita a una rivoluzione artistica e sociale: reinventare l’arte e la vita per i tempi moderni. Nascono i Preraffaelliti, una vera e propria Confraternita guidata da tre leader: Dante Gabriel Rossetti, John Everett Millais e William Holman Hunt. Obiettivo principale: unificare fra loro i concetti di vita, arte, e bellezza, superando l’accademismo rinascimentale “post Raffaello”.

John Everett Millais, Ofelia, 1851-52, Olio su tela | Tate, London

Preraffaelliti, così si fanno chiamare. Un nome che rende omaggio agli artisti del tre-quattrocento. La loro colpa, aver “inquinato l’arte esaltando l’idealizzazione della natura e il sacrificio della realtà in nome della bellezza”. Non a caso, questi sette giovani sono i primi a dipingere utilizzando solo luce naturale, attingendo direttamente dalla realtà circostante. A Palazzo Reale di Milano, la mostra “Preraffaelliti. Amore e desiderio” mette in mostra 80 capolavori provenienti dalla collezione della Tate Britain di Londra. Nel video, la mostra “Preraffaelliti. Amore e desiderio” raccontata da Carol Jacobi, Curator of British Art 1850 – 1915 di Tate Britain.

Dante Gabriel Rossetti, Aurelia (L’amante di Fazio), 1863-73, Olio su tavola di mogano | Tate, London

Nata dalla collaborazione tra Palazzo Reale e Tate Britain e prodotta dal Comune di Milano e da 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE, la mostra è curata da Carol Jacobi con il contributo scientifico di Maria Teresa Benedetti.

Informazioni utili |

Fino al 6 ottobre, Palazzo Reale di Milano

Lunedì 14:30-19:30

Martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9:30-19:30

Giovedì e sabato 9:30-22:30

 

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