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2020, anno di Raffaello. In arrivo a Urbino la prima grande mostra, ecco qualche immagine

Raffaello Sanzio, La Muta, 1507, olio su tavola, Galleria Nazionale delle Marche, Urbino (particolare) Raffaello Sanzio, La Muta, 1507, olio su tavola, Galleria Nazionale delle Marche, Urbino (particolare)
Raffaello Sanzio, La Muta, 1507, olio su tavola, Galleria Nazionale delle Marche, Urbino (particolare)
Raffaello Sanzio, La Muta, 1507, olio su tavola, Galleria Nazionale delle Marche, Urbino (particolare)

Il prossimo anno si celebreranno i 500 anni dalla morte di Raffaello Sanzio: una mostra che contestualizza la trasformazione della cultura figurativa italiana tra il Quattro e il Cinquecento

Un’occasione di misurare, in un contesto specifico di estrema rilevanza quale quello urbinate e nelle sue tappe maggiori, la grande trasformazione che coinvolse la cultura figurativa italiana nel passaggio tra il Quattro e il Cinquecento”. Così le curatrici Barbara Agosti e Silvia Ginzburg riassumono il senso profondo della mostra Raffaello e gli amici di Urbino, che andrà in scena alla Galleria Nazionale delle Marche, nel Palazzo Ducale di Urbino, dal 3 ottobre 2019 al 19 gennaio 2020, primo grande evento dell’anno raffaellesco che nel 2020 celebrerà i 500 anni dalla morte del genio rinascimentale.

Raffaello Sanzio, San Sebastiano, 1501-1502 circa, olio su tavola, Accademia Carrara, Bergamo
Raffaello Sanzio, San Sebastiano, 1501-1502 circa, olio su tavola, Accademia Carrara, Bergamo

Indaga e racconta, per la prima volta in modo così compiuto”, anticipa il Direttore Peter Aufreiter, “il mondo delle relazioni dell’artista con un gruppo di artisti operosi a Urbino che accompagnarono, in dialogo ma da posizioni e con stature diverse, la sua transizione verso la maniera moderna e i suoi sviluppi stilistici durante la memorabile stagione romana”. Quali aspetti toccherà questa esposizione? Dal ruolo giocato dagli umbri Perugino e Luca Signorelli nella formazione e nel primo tratto dell’attività di Raffaello, al rapporto con i più maturi concittadini Girolamo Genga e Timoteo Viti, “artisti che ebbero a intersecarsi con il periodo fiorentino e con i primi tempi della presenza romana di Raffaello”.

Raffaello Sanzio, Madonna Aldobrandini, 1510 circa, Olio su tavola, National Gallery, Londra
Raffaello Sanzio, Madonna Aldobrandini, 1510 circa, Olio su tavola, National Gallery, Londra

www.gallerianazionalemarche.it

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