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Caravaggio (e caravaggeschi) a Napoli. Immagini dalla grande mostra a Capodimonte e al Pio Monte della Misericordia

Caravaggio, Flagellazione, 1607, Rouen, Musée des Beaux-Arts © C. Lancien, C. Loisel -Réunion des Musées Métropolitains Rouen Normandie
Caravaggio, Flagellazione, 1607, Rouen, Musée des Beaux-Arts © C. Lancien, C. Loisel -Réunion des Musées Métropolitains Rouen Normandie

La mostra mette a confronto 6 opere di Caravaggio provenienti da istituzioni italiane e internazionali e 22 quadri di artisti napoletani da lui influenzati

Che cosa significasse per il Caravaggio l’incontro con la immensa capitale meridionale, più classicamente antica di Roma stessa, e insieme spagnolesca e orientale, non è difficile intendere a chi abbia letto almeno qualche passo del Porta o del Basile; un’immersione entro una realtà quotidiana violenta e mimica, disperatamente popolare”. Con queste parole Roberto Longhi contestualizzava l’incontro di Caravaggio con Napoli, la città dove visse complessivamente 18 mesi, durante i suoi due soggiorni: tra l’ottobre del 1606 e il giugno del 1607 e, successivamente, nell’autunno del 1609 per circa un anno, fino alla morte avvenuta a Porto Ercole nel viaggio di ritorno verso Roma, nel luglio del 1610.

FOGLIA LA FOTOGALLERY

Harraga. Fotografie di Giulio Piscitelli
Idomeni, Grecia, dicembre 2015. Migranti e profughi in attesa di attraversare il confine tra la Grecia e Macedonia.
©Giulio Piscitelli/Contrasto
Harraga. Fotografie di Giulio Piscitelli
Harraga. Fotografie di Giulio Piscitelli
Qayarat Tubiyah, novembre 2016. Civili in fuga dalle aree controllate dall'Isis attraversano il fiume Tigri per raggiungere un'area controllata dagli iracheni.
©Giulio Piscitelli/Contrasto
Harraga. Fotografie di Giulio Piscitelli
Harraga. Fotografie di Giulio Piscitelli
Mosul, novembre 2016. Operazione dell'esercito iracheno nel distretto di Tahrir nel corso della battaglia per liberare la zona dai combattenti dell'Isis
©Giulio Piscitelli/Contrasto
Harraga. Fotografie di Giulio Piscitelli
Harraga. Fotografie di Giulio Piscitelli
Calais, Francia, novembre 2015. Tende nel campo profughi vicino alla città
©Giulio Piscitelli/Contrasto
Harraga. Fotografie di Giulio Piscitelli
Harraga. Fotografie di Giulio Piscitelli
Melilla, Spagna, agosto 2014. Immigrati subsahariani cercano di scavalcare la rete di confine tra Spagna e Marocco.
©Giulio Piscitelli/Contrasto
Harraga. Fotografie di Giulio Piscitelli
Harraga. Fotografie di Giulio Piscitelli
Röszke, Ungheria, settembre 2015. Migranti appena arrivati dalla Serbia in attesa di essere trasportati, in autobus, nel campo profughi del governo ungherese, dove saranno registrati e schedati.
©Giulio Piscitelli/Contrasto
Harraga. Fotografie di Giulio Piscitelli
Harraga. Fotografie di Giulio Piscitelli
Idomeni, Grecia, dicembre 2015. Migranti aspettano da ore di attraversare il confine tra Grecia e Macedonia
©Giulio Piscitelli/Contrasto
Harraga. Fotografie di Giulio Piscitelli
Harraga. Fotografie di Giulio Piscitelli
Gerba, Tunisia, marzo 2011. Alcuni migranti tunisini sulla spiaggia dalla quale si imbarcheranno per Lampedusa.
©Giulio Piscitelli/Contrasto
Harraga. Fotografie di Giulio Piscitelli
Harraga. Fotografie di Giulio Piscitelli
Mar Mediterraneo, aprile 2011. Oltre 100 migranti tunisini imbarcati dal porto di Zarzis attraversano lo stretto di Sicilia verso Lampedusa
©Giulio Piscitelli/Contrasto
Harraga. Fotografie di Giulio Piscitelli
Harraga. Fotografie di Giulio Piscitelli
Deserto del Sahara, confine tra Egitto, Libia e Sudan, maggio 2014.Un gruppo di profughi eritrei attraversa il deserto.
©Giulio Piscitelli/Contrasto
Harraga. Fotografie di Giulio Piscitelli

Ora il periodo napoletano di Caravaggio e l’importante eredità lasciata dall’artista nella città partenopea sono indagati dalla grande mostra Caravaggio Napoli, curata fino al 14 luglio da Maria Cristina Terzaghi e Sylvain Bellenger nelle sedi del Museo e Real Bosco di Capodimonte e del Pio Monte della Misericordia: che con un rigoroso approccio scientifico mette a confronto 6 opere del Merisi provenienti da istituzioni italiane e internazionali e 22 quadri di artisti napoletani, che ne registrano immediatamente la novità venendone travolti, con soggetti ricorrenti nei dipinti del Maestro. Da Battistello Caracciolo a Jusepe de Ribera, a Massimo Stanzione. Ne parleremo ancora: per ora ecco una galleria di immagini…

http://www.museocapodimonte.beniculturali.it/

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