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Gastone Biggi, una lettura organica per lo studio del percorso dell’artista

Gastone Biggi con lo storico dellarte Giulio CArlo Argan_69 Gastone Biggi con lo storico dellarte Giulio CArlo Argan_69
Gastone Biggi con lo storico dellarte Giulio CArlo Argan_69
Gastone Biggi con lo storico dellarte Giulio CArlo Argan_69

Mercoledì 20 marzo 2019 ore 17.30 Sala delle Colonne GNAM Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea presenta un importante volume dedicato a Gastone Biggi, il catalogo ragionato dei dipinti curato da Arturo Carlo Quintavalle e Gloria Bianchino, edito da Skira. La presentazione di questo lavoro segna una nuova tappa per lo studio del percorso dell’artista, complesso e ricchissimo, di cui si giunge oggi ad una lettura organica e completa.

Gastone Biggi (Roma 1925-Casa Rossa di Tordenaso, Langhirano – Parma 2014) è un caso singolare e significativo nella storia della pittura dal dopoguerra a oggi. Si forma al liceo artisticoa Roma e poi la guerra, la prigionia, il ritorno alla pittura e al realismo con attenzioni a Daumier e Goya. Dialoga con il Gruppo del Portonaccio(Muccini, Vespignani) con i quali forma il Gruppo ’56. Ma sono le Cancellate a proporre (1957) la sua ricerca innovatrice seguite da una approfondita ricerca informale che va avanti, con alti risultati, fino al 1961.

Biggi intanto continua il dialogo con Dorazio, Scialoja, Turcato, Perilli mentre matura una ricerca diversa, che intitola i ContinuiOmaggio a Bach, a partire dal 1962, e che si fonda sulla analisi e la variazione del segno bianco e nero legata al dialogo con la musica. Arte dunque come scrittura, come grafia, una strada nuova che vede Biggi unirsi ad altri cinque artisti nel 1962 (Frascà, Carrino, Santoro, Uncini, Pace) nel Gruppo I. Il gruppo verrà presentato da Giulio Carlo Argan nel 1963 e la ricerca di Biggi, che lascia il gruppo nel 1965, diventerà un punto focale nel dibattito artistico degli anni ’60 e ’70 con interventi dei maggiori critici da Palma Bucarelli a Nello Ponente, da Cesare Vivaldi a Giorgio de Marchis. Biggi, che si trasferisce il proprio studio da Roma a Milano a Siena e infine a Langhirano (Parma), prosegue la ricerca procedendo per cicli che intitola Variabili (anni ’70), Cieli, Campi (anni ’70-’80), Ciclo della Follia (1988), Le quattro stagioni (1995-1998), Costellazioni (1989-1994), New York (1990-2006), La guerra e la pace (2005-2006), Puntocromie(2005-2009).Nel 2011 arriva il successo a livello internazionale: espone con la mostra antologica “Biggi” in Cina con una esposizione organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai e nel dicembre del 2013 ha luogo una mostra antologica alla Withebox Art Center, New York, curata da Gianluca Ranzi.

Ingresso libero

Intervengono:

Gloria Bianchino

Arturo Carlo Quintavalle

Giorgio Kiaris

Intanto la critica torna a interessarsi a Biggi e alla sua ricerca, e sono Elena Pontiggia, Luciano Caramel, Paolo Fossati, Arturo Carlo Quintavalle a mettere in evidenza l’importanza dell’artista e a ricostruirne il ricco, complesso percorso storico. Dunque dal realismo e dall’Informale, quindi il dialogo approfondito con Paul Klee e con Vasilij Kandinskij, infine l’incontro con l’Abstract Expressionism americano, da Kline a Pollock, da Tobey a CyTwombly; Biggi dunque come consapevole mediatore fra la cultura europea e statunitense. Nella pittura di Gastone Biggi la chiave resta il dialogo costante con la musica, quella atonale, che sola permette di spiegare le variazioni sul tema, gli accenti del “colore”, la apparente struttura geometrica sempre scandita, variata, riproposta con toni e segni diversi. Non per nulla Biggi ascolta Bach e Mozart ma anche Berio e Schönberg.

Il catalogo delle opere che Biggi stesso ha di suo pugno costruito, insieme a Giorgio Kiaris, come l’Oeuvre Katalog di Paul Klee, comprenderà circa 4000 dipinti dagli inizi al 2014, sui 6000 realizzati dall’artista ma in parte da lui distrutti, a questi pezzi di aggiungerà un saggio delle tempere e dei disegni. Nel catalogo si seguiranno in ordine cronologico i diversi cicli tutti analiticamente schedati; ad essi verrà anteposta una scheda specifica. Al catalogo si aggiungerà un’ampia selezione critica dei testi dei maggiori studiosi che dell’artista hanno scritto e sarà anche aggiunta una scelta ampia dei testi di Gastone Biggi la cui consapevolezza della propria e delle altrui ricerche è ben nota. Saggi introduttivi e catalogo delle opere saranno firmati da Arturo Carlo Quintavalle e Gloria Bianchino.

Arturo Carlo Quintavalle, storico dell’arte medievale e moderna, socio corrispondente dell’Accademia dei Lincei, si è occupato fin dagli anni ‘50 e ’60 di arte contemporanea fondando le collezioni del Centro Studi e Archivio della Comunicazione (CSAC) della Università di Parma. Ha pubblicato un volume su Gastone Biggi (Milano, Skirà 2004). Collabora da circa trenta anni al Corriere della Sera.

Gloria Bianchino, docente di arte e moda contemporanea allo IULM, ha diretto per 25 anni, e fino al 2014, lo CSAC dove ha raccolto disegni, dipinti, sculture, fotografie, grafica ordinandoli nelle sezioni: Arte, Media Progetto, Fotografia, Spettacolo. Ha pubblicato numerosi volumi di storia della moda, del design, della illustrazione, dell’arte fra cui si ricordano: Lucio Fontana, Giosetta Fioroni, Alberto Sughi, Aldo Borgonzoni.

Giorgio Kiaris, è stato assistente di Gastone Biggi per 25 anni, pittore e presidente della Fondazione Gastone Biggi e dell’Archivio Generale Gastone Biggi.

L’evento è organizzato in collaborazione con la Fondazione Gastone Biggi e l’Archivio Generale Gastone Biggi.

Info pubblico

Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea

viale delle Belle Arti, 131 – 00197 Roma

orari di apertura: dal martedì alla domenica 8.30 – 19.30

ultimo ingresso 18.45

T +39 06 3229 8221

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