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La storia sbiadita di Gianluigi Colin. I Sudari in mostra a Roma

Gianluigi Colin in mostra a La Triennale di Milano
Gianluigi Colin, Sudari, Palazzo della Triennale, Milano, 2018 (Foto Gianluca Di Ioia)

In una mostra unica e site specific, arrivano per la prima volta a Roma, dal 13 marzo al 10 maggio al Visionarea Art Space di Via della Conciliazione, i Sudari del giornalista e artista Gianluigi Colin.

Le parole liquefatte rimangono impresse su tessuti consunti, gli eventi del mondo si manifestano per poi diventare memoria sbiadita. Il processo che porta un accadimento storico a sedimentarsi nell’immaginario comune, dove può riemergere o diventare polvere, emerge suggestivo dai Sudari di Gianluigi Colin.

Si tratta di opere astratte costituite da sedimentazioni cromatiche e striature ripetute, impressioni che le rotative utilizzate per stampare i quotidiani lasciano sui tessuti utilizzati per pulirli. “Roto-pitture” derivate proprio dal procedimento di rimuovere ciò che resta di parole e immagini.

Ciò che rimane di queste notizie, di fatti rivoluzionari e accadimenti passeggeri, di tragedie ed eroismi, sono ricordo e rimasuglio del flusso infinito delle dinamiche umane, raccolte e trasmesse tramite l’intermezzo dei media.

Una metafora della comunicazione contemporanea in cui Gianluigi Colin, dal privilegiato punto di vista di artista e giornalista, pone al centro della propria ricerca la mitologia dei quotidiani, dei libri, della cultura, riflettendo sul sistema dei media, operando nel dialogo tra immagini e parole e affrontando il tema dello sguardo e della memoria.

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