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Colore, luce, architettura. In arrivo il finissage della personale di Regine Schumann, a Milano

DepArt *
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Ultimi due giorni per visitare Colormirror, la personale di Regine Schumann alla galleria Dep Art di Milano. Fino a domani, 26 gennaio alle ore 19.00.

Con “Colormirror”, la prima personale italiana di Regine Schumann (Goslar, Germania, 1961), la Dep Art prosegue il suo programma di ricerca e promozione di artisti mid-career che vantano importanti curricula internazionali. Attraverso un corposo nucleo di opere, di medie e grandi dimensioni, la mostra -che potrete visitare fino a domani (26 gennaio)- presenta i lavori più recenti di un’artista che è considerata, in virtù delle sue sperimentazioni con i materiali acrilici, tra i più importanti innovatori nell’ambito delle ricerche cromatiche e cinevisuali.

>>L’opera di Regine Schumann esplora le relazioni tra colore, luce e architettura attraverso dei pannelli luminosi -una sorta di monoliti dai colori pulsanti- che offrono una suggestiva esperienza sensoriale.

Le sculture di Schumann sono create per interagire con la luce: i colori fluorescenti delle opere cambiano infatti con il mutare della luce naturale e a seconda del punto di osservazione. L’artista descrive così il suo lavoro: “Il vetro acrilico colorato e fluorescente gioca nelle mie opere un ruolo importante. Il materiale che utilizzo si illumina non appena riceve energia luminosa, sia essa naturale o artificiale. A seconda della posizione, i diversi pannelli producono differenti stratificazioni, miscelazioni e selezioni di luce e colori”.

Regine Schumann
Regine Schumann – Colormirror – Galleria Art Milano
Regine Schumann
Regine Schumann – Colormirror – Galleria Dep Art

Le sue composizioni cromatiche si ispirano alla teoria dei colori di Goethe, in base alla quale i colori prendono vita dall’interazione tra luce e oscurità; consapevole di questa relazione, in alcuni casi l’artista utilizza la luce di wood per conferire vigore ed energia ai colori che, inaspettatamente, diventano cangianti e vibranti. L’architettura è il terzo elemento fondamentale che completa il lavoro dell’artista. Le sue installazioni site-specific modificano infatti lo spazio esistente conferendogli una dimensione di vibrazione e -come lei stessa la definisce- una “temperatura” ambientale. A tale proposito, Alberto Zanchetta, curatore della mostra, scrive:

“Le opere di Regine Schumann delimitano uno spazio fisico che altera e ridefinisce l’ambiente in cui sono contenute. Le superfici in plexiglass ricorrono a colori che si compenetrano, si specchiano e riverberano, rendendo l’opera immateriale, come fosse un’emanazione di luce pura. Coinvolto in una duplice esperienza visiva (diurna/naturale e notturna/artificiale), lo spettatore è invitato a interrogarsi sulle ampie possibilità dello spettro cromatico rispetto ai limiti fisiologici imposti dall’occhio umano. L’effetto straniante di tali fluorescenze è ottenuto dalla sintesi delle superfici frontali, retrostanti e perimetrali che assorbono o irradiano la luce, sottoponendo la visione a cambiamenti impercettibili, a volte graduali, altre volte repentini. Ma in ogni caso sorprendenti”.

Regine Schumann
Regine Schumann – Colormirror Karlsruhe red, 2011. Vetro acrilico fluorescente / Acrylic glass, fluorescent, 50 x 50 x 15 cm
Regine Schumann
Regine Schumann – Colormirror – Galleria Dep Art

Informazioni utili

Regine Schumann | Colormirror

Galleria Dep Art, via Comelico 40, 20135 Milano

Fino a sabato 26 gennaio 2019 | ore 19.00

A cura di Alberto Zanchetta

Catalogo a cura di Alberto Zanchetta e Antonio Addamiano, con testo di Alberto Zanchetta

www.depart.it

*Nella prima immagine: Regine Schumann – Color pastel Rheinstetten A-D, 2017. Vetro acrilico fluorescente / Acrylic glass, fluorescente, 38 x 30 x 5 cm

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