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Voce emigrante. La sofferenza e l’inquietudine di Pedro Teran a Milano

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Un viaggio tra mito e realtà. La Galleria FL (Federico Luger) di Milano presenta “l’emigrante di Manoa“, prima personale di Pedro Terán (Barcelona – Venezuela, 1943), in mostra dal 25 gennaio al 15 marzo 2019. L’artista, residente a Viterbo e oggi in asilo politico nel nostro paese, è considerato come uno dei pionieri dell’arte concettuale in Venezuela e concentra il focus della sua arte nello sviluppo immagini alternative al corpo, allo spazio e al tempo. Due gli assi di riferimento del percorso, quello geografico e quello culturale, distanti e diversi l’uno dall’altro e uniti da un’ ironica accentuazione a sfondo politico. La voce dell’emigrante funge da filo conduttore del viaggio e ci parla da un’identità sospesa attraversando il dolore, la sofferenza, l’inquietudine e i timori che porta con se nell’inquietudine spaziale che lo caratterizza. Ci racconta la nostalgia della sua terra e il distacco nostalgico e violento che lo segna intimamente creando un polo riflessivo sulle libertà e sui diritti dell’essere umano, tematica di ardua riflessione dei giorni nostri.

Appare fondamentale e inevitabile riuscire a trovare l’abilità di riadattarsi ed adeguarsi a quella che è la realtà. Durante il percorso lo spettatore si troverà davanti ad una sfida in nuovi luoghi che, inevitabilmente, lo porteranno ad immergersi in uno spazio alterato.

Pedro Terán utilizza diverse strategie visive come disegno, mixed media, azione del corpo, installazione e interventi del paesaggio rurale e urbano per indagare su sfondi artistici, storici e mitici collegati alla loro realtà. Protagonista tra tutti i materiali è il cemento, sinonimo di una spigolosa e ruvida umanità e del fallimento del desiderio di un progresso incontrollato e iniquo.  Nel suo lavoro Manoa non è altro che la metafora riferita a una realtà contemporanea legata in un passato mitico e storico. Manoa, o il leggendario El Dorado, la mitica città d’oro cercata dal conquistatore e dall’avventuriero d’oro costituisce una ricorrente appropriazione tematica nell’opera di Pedro Terán, testimoniata dalla sua partecipazione alle mostre internazionali tra le quali ricordiamo: La VIII Bienalle di San Paolo – Brasile, 1985, National Art Gallery, Caracas – Venezuela, 1990. Biennale dell’Avana – Cuba, 1991. Biennale del Mercosur, Porto Alegre – Brasile, 1996 e molte altre ancora.

Informazioni utili 

“L’emigrante di Manoa” 

Pedro Teran

Galleria FL, Viale Sabotino – 22,  Milano

25/01 – 15/03 2019

Per tutte le altre informazioni consultare il sito ufficiale della galleria 

 

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