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Tra Ferrara e Modena, dicembre d’incanto alle Gallerie Estensi. Novità e nuove sale

Dosso Dossi, Uomo con bussola e globo, 1520. Ferrara, Pinacoteca Nazionale in Palazzo dei Diamanti

La casata d’Este si rinnova e torna a splendere con importanti novità. A coronare la fine dell’anno, due appuntamenti  che consacrano l’intero polo delle Gallerie Estensi di Modena, Ferrara e Sassuolo.

Da dicembre 2018, infatti, la Pinacoteca Nazionale di Ferrara in Palazzo dei Diamanti si restituirà al pubblico in dieci sale interamente rinnovate e con due ospiti di eccezione: la tavola della musa Polimnia (anonimo ferrarese), proveniente dalla Gemäldegalerie di Berlino, e la Bibbia di Borso d’Este (1413-1471), uno dei manoscritti rinascimentali più illustri al mondo. La Galleria Estense di Modena, invece, riapre l’intero percorso espositivo proponendo importanti innovazioni e un’inedita mostra di medaglie e monete dalla Collezione dei duchi.

Anonimo ferrarese, La musa Polimnia, 1458-1460 ca.; tempera su tavola. Berlino, Staatliche Museen, Gemäldegalerie © Staatliche Museen zu Berlin, Gemäldegalerie | Christoph Schmidt

La prima tappa dell’iter nell’universo estense è giovedì 13 dicembre a Ferrara: La Pinacoteca Nazionale in Palazzo dei Diamanti, con la palingenesi delle dieci sale, completa l’opera di adeguamento tecnologico e aggiornamento museografico avviata nel 2016: una nuova luce illumina gli ambienti espositivi dedicati alle pale d’altare della prima metà del XVI secolo culminando nel polittico Costabili di Garofalo e Dosso Dossi e tornano visibili al pubblico le opere di Gentile da Fabriano, Mantegna, Cosmè Tura ed Ercole de’ Roberti, che attraversano, dal Trecento al Settecento, le vicende della pittura ferrarese con una particolare attenzione a quella sei-settecentesca cui sono riservate quattro sale. Dal 13 dicembre 2018, inoltre, inaugura una nuova sala dedicata allo studiolo di Belfiore, primo studiolo principesco italiano voluto da Lionello d’Este nel 1447. Fino al 22 aprile 2019 sarà la sede della mostra Cantieri paralleli. Lo studiolo di Belfiore e la Bibbia di Borso. 1447-1463 (a cura di Marcello Toffanello) che porterà dalla Gemäldegalerie di Berlino la tavola raffigurante la musa Polimnia, riunendola all’Erato e all’Urania di Palazzo dei Diamanti con cui formava parte della decorazione pittorica di questo ambiente insieme alla Bibbia di Borso -oggi conservata nella Biblioteca Estense di Modena- la cui illustrazione miniaturistica, guidata da Taddeo Crivelli e Franco dei Russi, ha costituito l’altro cantiere artistico nel quale, in quegli stessi anni, è stato forgiato lo stile della scuola ferrarese quattro-cinquecentesca. Moderni supporti permetteranno una fruizione approfondita del patrimonio umanistico-rinascimentale: due touch screen daranno la possibilità di sfogliare virtualmente le pagine del manoscritto e le sale, grazie a nuovi impianti di climatizzazione, illuminazione e sicurezza, garantiranno in tutte le sale del museo, così come nei depositi, il rispetto degli standard internazionali di conservazione delle opere.

Bibbia di Borso d’Este, Taddeo Crivelli, bas-de-page della carta iniziale dell’Ecclesiaste, La corte di re Salomone; vol. I, c. 280v. Modena, Biblioteca Estense Universitaria

Venerdì 14 dicembre è la volta della Galleria Estense di Modena il cui percorso espositivo riaprirà con l’inaugurazione di tre nuove sale: la prima, interamente dedicata all’esposizione di importanti reperti etruschi e egizi presentati per la prima volta dopo lunghi restauri; la seconda, adibita ad illustrare la cultura cortese della casata con l’esposizione di avori, smalti e manoscritti europei in dialogo con manufatti islamici e orientali a testimonianza del respiro globale delle influenze; la terza, destinata al racconto del rapporto tra Rinascimento e antichità classica, mostrando a fianco di opere rinascimentali quelle antiche che ne furono fonte di ispirazione. Sarà, inoltre, rievocata la Notte del Correggio, il capolavoro più illustre della Galleria dei duchi di Modena, attraverso la pregiata copia eseguita a Venezia al tempo in cui l’originale fu venduto ad Augusto di Sassonia. A completamento delle novità, dal 14 dicembre 2018 al 31 marzo 2019, si terrà la mostra Galleria metallica. Ritratti e imprese dal medagliere estense (curata da Federico Fischetti e Giulia Zaccariotto e accompagnata da un catalogo scientifico di Franco Cosimo Panini) che presenterà una selezione tematica di medaglie e monete della Collezione Estense e opere a esse correlate, tra cui gemme incise, disegni, volumi a stampa e strumenti di lavoro come stipi, repertori di calchi, conii e punzoni. La nascita e lo sviluppo di questo particolare genere artistico sarà illustrato dai capolavori rinascimentali di Pisanello ai virtuosismi di età barocca e neoclassica.

Annibale Carracci, Venere e Cupido, 1592. Modena, Galleria Estense

 

Gentile da Fabriano, Madonna con Bambino, tempera su tavola, 1405-1410 ca., Ferrara, Pinacoteca Nazionale

 

Andrea Mantegna, Cristo con l’animula della Vergine, 1460-1464 ca., tempera su tavola, Ferrara, Pinacoteca Nazionale, foto MIBAC-Polo Museale Emilia Romagna

 

Informazioni utili

Ferrara:
Pinacoteca Nazionale di Ferrara – Palazzo dei Diamanti
Corso Ercole I d’Este, 21

Cantieri paralleli. Lo studiolo di Belfiore e la Bibbia di Borso. 1447-1463
13 dicembre 2018 – 22 aprile 2019

Tel. 0532.205844
Sito web

Modena:
Galleria Estense
Largo Porta Sant’Agostino, 337

Galleria metallica. Ritratti e imprese dal medagliere estense
14 dicembre 2018 – 31 marzo 2019

Tel. 059 4395711
Sito web

[Didascalia prima immagine: Dosso Dossi, Uomo con bussola e globo, 1520. Ferrara, Pinacoteca Nazionale in Palazzo dei Diamanti]

Dicembre d’incanto alle Gallerie Estensi. Le novità tra Modena e Ferrara

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