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Italiani a New York. Dopo mezzo secolo torna ‘Young Italians’ nella Grande Mela

Domenico Antonio Mancini *
Domenico Antonio Mancini
*

Magazzino Italian Art e Istituto Italiano di Cultura di New York presentano le opere di dodici artisti italiani contemporanei. Dal 25 settembre all’1 novembre 2018.

Young Italians” presenterà le opere di dodici artisti italiani contemporanei in occasione del 50° anniversario dell’omonima mostra, curata da Alan Solomon, tenutasi nel 1968 all’Institute of Contemporary Art di Boston e al Jewish Museum di New York, che accoglieva le opere di dodici giovani artisti italiani dell’epoca.

Tra gli artisti, tutti di età inferiore ai quarant’anni, la maggior parte attualmente opera in Italia, sono però inclusi anche artisti italiani da tempo trasferitisi a New York. Questi ultimi sono stati scelti al fine di esaminare quanto sia presente la cultura italiana nel loro lavoro e quale sia l’influenza reciproca tra il loro Paese di provenienza e quello dove hanno scelto di vivere e operare. Ecco gli artisti che esporranno: Davide Balliano, Danilo Correale, Irene Dionisio, Antonio Fiorentino, Silvia Giambrone, Domenico Antonio Mancini, Elena Mazzi, Luca Monterastelli, Ornaghi&Prestinari, Gian Maria Tosatti, Eugenia Vanni, Serena Vestrucci.

Davide Balliano
Davide Balliano (Torino, 1983)
Senza titolo_0080, 2018
Intonaco, gesso e lacca su legno
91,4 x 91,4 cm
Olnick Spanu Collection, New York 
Foto: Dario Lasagni. Courtesy Olnick Spanu Collection, New York

Come l’omonima mostra del 1968, “Young Italians” si propone di interrogarsi sulle ragioni della scarsa presenza dell’arte dei giovani italiani all’estero, così come di sostenere questi talenti, di farli conoscere negli Stati Uniti e di riflettere su ciò che è peculiare nell’arte contemporanea italiana di oggi. Consente, inoltre, di mettere a confronto la giovane scena artistica italiana del 1968 e quella del 2018, offrendo spunti di indagine sulle nuove direzioni intraprese dalle attuali ricerche delle quali cerca di mettere in luce le peculiarità e i denominatori comuni.

Gli artisti in mostra analizzeranno il critico clima sociale e politico italiano di oggi, ma si confronteranno anche anche con il patrimonio culturale dell’Italia, vivendo infatti in un presente dove non c’è soluzione di continuità con il passato. Sono pertanto consapevoli della loro storia alla quale fanno riferimento per cercare di conferire un ulteriore senso al loro operare.

Gian Maria Tosatti
Gian Maria Tosatti (Roma, 1980)
5_I fondamenti della luce – archeologia (maschera da scherma e intonaco), 2015-2016
Maschera da scherma e intonaco intelato
35 x 25 x 25 cm (maschera da scherma)
80 x 50 x 28 cm (plaster intelato)
Galleria Lia Rumma Milano/Napoli
Foto: © Gian Maria Tosatti. Courtesy Galleria Lia Rumma Milano/Napoli

È possibile dividere i dodici artisti in due gruppi distinti: I(n)-Arte e I(n)-Realtà. Il primo include sei artisti che sembrano contemplare la storia dell’arte italiana per poi attraversarla, ereditando da essa la manualità intesa come riflessione e soggettivizzazione di tecniche, materiali e fonti di immagine. Il secondo gruppo, I(n)-Realtà, include altri sei artisti che sembrano fare altrettanto, ma rivolgendosi alla coeva realtà sociale, politica, storica, culturale italiana, la quale contemplano per poi attraversarla, ereditando da essa il desiderio di resistere e di tentare di trovare alternative alle sue più cogenti problematiche.

Sebbene divisi in due gruppi, il tema che accomuna il lavoro dei dodici giovani artisti italiani di oggi è dunque l’eredità, ovvero una riflessione sulla riappropriazione soggettiva del proprio orizzonte culturale.

Elena Mazzi
Elena Mazzi (Reggio Emilia, 1984)
Colors at the end of the world (Colori alla fine del mondo), 2011
Poster, edizione di 10 esemplari
145 x 110 cm
Courtesy l’artista e galleria Ex Elettrofonica, Roma
Photo: Courtesy l’artista e galleria Ex Elettrofonica, Roma

Informazioni utili

YOUNG ITALIANS

Istituto Italiano di Cultura di New York, 686 Park Ave, New York, NY 10021, Stati Uniti

Dal 25 settembre all’1 novembre 2018

A cura di Ilaria Bernardi

*Domenico Antonio Mancini(Napoli, 1980) – Per una nuova teologia della liberazione 04, 2018. Cartapesta, dizionario della lingua italiana, 8 x 19 x 27 cm (libro chiuso con elemento inserito all’interno) 12 x 38 x 33 cm (libro aperto con elemento appoggiato all’esterno). Galleria Lia Rumma Milano/Napoli. Foto: Matteo Cremonesi. Courtesy Galleria Lia Rumma Milano/Napoli

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