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Un pezzo di Artico, a Milano. A ottobre una grande mostra degli Igloo di Mario Merz all’HangarBicocca

Mario Merz, Spostamenti della terra e della luna su un asse, 2003, Veduta dell’installazione, Fondazione Merz, Torino, 2011, courtesy Fondazione Merz, Torino, foto © Paolo Pellion Mario Merz, Spostamenti della terra e della luna su un asse, 2003, Veduta dell’installazione, Fondazione Merz, Torino, 2011, courtesy Fondazione Merz, Torino, foto © Paolo Pellion
Mario Merz, Spostamenti della terra e della luna su un asse, 2003, Veduta dell’installazione, Fondazione Merz, Torino, 2011, courtesy Fondazione Merz, Torino, foto © Paolo Pellion
Mario Merz, Spostamenti della terra e della luna su un asse, 2003, Veduta dell’installazione, Fondazione Merz, Torino, 2011, courtesy Fondazione Merz, Torino, foto © Paolo Pellion

Progetto espositivo curato da Vicente Todolí in collaborazione con la Fondazione Merz. Oltre trenta opere di grandi dimensioni a forma di igloo, provenienti da numerose collezioni private e museali internazionali

Punto di partenza? L’esposizione curata da Harald Szeemann nel 1985 alla Kunsthaus di Zurigo, dove vennero presentate tutte le tipologie di igloo realizzate fino a quel momento “al fine di formare un villaggio, un paese, una ‘Città irreale’ nello spazio espositivo”, come affermava lo stesso Szeemann. Molti l’avranno già capito: stiamo parlando di Mario Merz (Milano 1925-2003), tra gli artisti più rilevanti del secondo dopoguerra italiano, a cui l’HangarBicocca di Milano dedica una grande personale che – dal prossimo 25 ottobre al 24 febbraio 2019 – riunisce il corpus delle sue opere più iconiche, gli Igloo, datati tra il 1968 e l’anno della sua scomparsa.

Mario Merz, Senza titolo, 1991, Veduta dell’installazione, Fondazione Merz, Torino, 2005, courtesy Fondazione Merz, Torino, foto © Paolo Pellion
Mario Merz, Senza titolo, 1991, Veduta dell’installazione, Fondazione Merz, Torino, 2005, courtesy Fondazione Merz, Torino, foto © Paolo Pellion

Il progetto espositivo, curato da Vicente Todolí e realizzato in collaborazione con la Fondazione Merz, si espande nei 5.500 metri quadrati delle Navate e del Cubo di Pirelli HangarBicocca e pone il visitatore al centro di una costellazione di oltre trenta opere di grandi dimensioni a forma di igloo, un paesaggio inedito dal forte impatto visivo. A cinquant’anni dalla creazione del primo igloo, la mostra offre l’occasione per osservare lavori di Mario Merz di importanza storica e dalla portata innovativa, provenienti da numerose collezioni private e museali internazionali – tra cui il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid, la Tate Modern di Londra, l’Hamburger Bahnhof di Berlino e il Van Abbemuseum di Eindhoven –, raccolti ed esposti insieme per la prima volta in Italia.

Mario Merz, Is space bent or straight?, 1973, veduta dell’installazione, Fondazione Merz, Torino, 2018, courtesy Fondazione Merz, Torino, foto Renato Ghiazza
Mario Merz, Is space bent or straight?, 1973, veduta dell’installazione, Fondazione Merz, Torino, 2018, courtesy Fondazione Merz, Torino, foto Renato Ghiazza

www.hangarbicocca.org

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