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Bonhams: la casa d’aste che rischia di finire all’asta

Bonhams, London. Photo: Bonhams. Bonhams, London. Photo: Bonhams.
Bonhams, London. Photo: Bonhams.
Bonhams, London. Photo: Bonhams.

Dopo il tentativo del 2014, la casa d’aste britannica Bonhams sta pensando nuovamente di cedere l’attività.

La storica società, che vanta più di 225 di vita, potrebbe trovarsi sul tavolo dell’asta. Il meccanismo sembra essersi avviato, tanto che la NM Rothschild, società di consulenza finanziaria, è stata chiamata in causa per trovare un acquirente interessato.

Bonhams è attualmente di propietà dell’ex pilota automobilistico e dirigente della casa d’aste Christie’s Robert Brooks e della famiglia olandese Louwmans, proprietari di una rete di concessionarie nei Paesi Bassi. I due proprietari sono stati vicini alla cessione già 4 anni fa, quando diversi compratori si erano fatti avanti. Su tutti la casa d’aste cinese Poly Culture Group, ma anche società di private equity, come Bain Capital, CVC Capital e Bridgepoint, avevano mostrato un concreto interesse. Nonostante questo, alla fine il consiglio direttivo aveva deciso di non vendere l’attività.

Quando nel 2014 sono emerse queste opportunità di vendita, Bonhams aveva riportato utili per 25 milioni di sterline (33,5 milioni di dollari), in crescita rispetto agli anni precedenti, e le offerte pervenute si aggiravano sulle diverse centinaia di milioni di sterline. Oggi la casa d’aste sta godendo di un ulteriore aumento degli introiti e la salute della società è testimoniata anche dalla ristrutturazione da 40 milioni di dollari del quartier generale di Londra.

In attesa di conferme ufficiali, la società ha recentemente stabilito un nuovo record per la più costosa bottiglia di whisky mai venduta all’asta, per due volte in una notte. Un whisky Macallan di 60 anni è stato venduto per $ 1,01 milioni nella sede di Hong Kong della casa d’aste, seguito da una bottiglia del 1926 venduta per $ 1,1 milioni.

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