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L’emozione delle piante: Carsten Höller a Palazzo Strozzi

Carsten Höller-Stefano Mancuso, Palazzo Strozzi Carsten Höller-Stefano Mancuso, Palazzo Strozzi
Gli scivoli di Carsten Höller
Gli scivoli di Carsten Höller

Carsten Höller coinvolge Palazzo Strozzi in una mostra a cavallo tra arte e scienza. Dal 19 aprile al 26 agosto 2018 divertimento e conoscenza attendono i visitatori a Firenze.

Carsten Höller si presenta a Palazzo Strozzi di Firenze con una mostra site-specific destinata ad interessare e a stupire. Da sempre interessato alla biologia, tanto da aver conseguito un dottorato di ricerca sulla materia, prova ora a combinare arte e scienza in un esperimento innovativo.

Grazie alla collaborazione del neurobiologo vegetale Stefano Mancuso e all’organizzazione del direttore Arturo Galansino di Palazzo Strozzi, The Florence Experience permetterà a Höller di utilizzare in modo del tutto nuovo gli ambienti del palazzo rinascimentale. L’incontro tra lo scienziato, convinto della straordinaria sensibilità e intelligenza in dote alla piante, e l’artista celebre per le sue riflessioni sovrapposte tra arte, scienza e tecnologia, darà vita ad una mostra dove lo spettatore sarà direttamente coinvolto in due fasi.

Carsten Höller-Stefano Mancuso, Palazzo Strozzi
Carsten Höller-Stefano Mancuso, Palazzo Strozzi

Se gli scivoli che dal loggiato superiore correranno giù intrecciandosi per circa 20 metri fino al cortile possono ricordare quelli già installati da Höller a New York o Londra, inedito  però è il rapporto con il visitatore. Questo sarà infatti tenuto a percorrere la discesa reggendo una pianta.

Dopodiché la pianta verrà trasportata in un laboratorio allestito nei locali della strozzina, dove degli scienziati rileveranno l’impatto emotivo che il viaggio ad alta velocità con il visitatore ha avuto su di essa e come questa reagirà in modo unico rispetto alle altre. Si tratta di valutare come l’eccitazione, il timore o il divertimento umano possano influenzare il mondo vegetale.

Tutto ciò può suonare di certo strano. Ma se persino Darwin si interessò all’intelligenza delle piante, non possiamo sorprenderci dell’interesse che la comunità scientifica oggi dedica loro. Le ricerche indicano la possibilità che le piante posseggano circa 20 sensi. Sarebbero infatti in grado di misurare la gravità, l’umidità e i campi magnetici. E per quanto riguarda le emozioni?

Carsten Höller, Tate Modern
Carsten Höller, Tate Modern

Ancora più coinvolgente la seconda parte di questa mostra spiccatamente esperienziale. Due sale cinematografiche appositamente allestite proietteranno per gli spettatori due tipologie di film: su uno schermo una commedia e sull’altro un film horror.

Durante la proiezione, i composti volatili emessi dagli spettatori impauriti o divertiti verranno incanalati lungo dei tubi fino alle piante di glicine disposte sulla facciata di Palazzo Strozzi. Queste, ancorate a dei fili, cresceranno in modo differente a seconda del nutrimento ricevuto: orrore o allegria. Il palazzo verrà dunque naturalmente rivestito dalla sinergia fra uomo e natura, in un procedimento intimo e spontaneo i cui risultati sono tutti da osservare.

Carsten Höller-Stefano Mancuso, Palazzo Strozzi
Carsten Höller-Stefano Mancuso, Palazzo Strozzi

“ L’impatto della paura o del divertimento del pubblico è chiamato a influenzare visibilmente la direzione verso cui le piante crescono, creando una sorta di illustrazione grafica dell’interazione tra emozioni umane e comportamento vegetale” (nota del museo)

Si tratta della terza grande mostra dedicata all’arte contemporanea a Palazzo Strozzi, che segue quelle dedicate a Bill Viola e AI Weiwei e precede la personale di Marina Abramović.

Qui un video dove Stefano Mancuso illustra le sue teorie sull’intelligenza vegetale.

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