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Dipinti dal fronte. La Grande Guerra a Milano, “i racconti pittorici” di Italico Brass

italico brass mostra gammanzoni Italico Brass, Soldati a Udine, 1915 circa, olio su tela, 46 x 37 cm
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Italico Brass, Soldati a Udine, 1915 circa, olio su tela, 46 x 37 cm

Dipinti dal fronte. Olio dalla Grande Guerra. I racconti pittorici di Italico Brass in mostra a Milano, il lirismo paradossale di una guerra senza morte. I curatori Enzo Savoia e Francesco Luigi Maspes presentano, dall’11 aprile al 1° luglio 2018, in occasione del centenario della prima guerra mondiale (1915-1918), il reportage pittorico di Italico Brass (Gorizia, 1870 – Venezia, 1943).

I trenta dipinti esposti alla GAMManzoni (Centro Studi per l’Arte Moderna e Contemporanea) ripercorrono l’esperienza del pittore friulano che grazie al permesso del Comando Supremo e della Regia Marina seguì i soldati lungo la linea del fronte nelle zone comprese tra Sdraussina, monte San Michele e San Martina del Carso.
Questa possibilità diede vita, cogliendo le parole dello scrittore Mario Rigoni Stern, ai “racconti pittorici sulla Grande Guerra” in cui scenari di vita quotidiana delle truppe si alternano a veri e propri quadri d’azione nelle trincee, dove tuttavia, sempre citando Rigoni, “non si sente l’odore della morte”.

Italico Brass, Notturno sul castello di Udine durante un’azione, agosto 1916, olio su tela 65 x 81 cm
Italico Brass, Notturno sul castello di Udine durante un’azione, agosto 1916, olio su tela 65 x 81 cm

E’ una guerra lirica l’esperienza di Brass, fecondo dei soggiorni tra Monaco e Parigi, a stretto contatto con con gli impressionisti, e influenzato dalle dinamiche cromatiche della cultura veneziana di Ricci, Tiepolo e Guardi.

Il percorso espositivo della mostra si orchestra, inoltre, con una serie di fotografie d’epoca e con una sezione di confronto dedicata alle immagini di Giulio Aristide Sartorio, Giuseppe Montanari e Achille Beltrami.

NOTE BIOGRAFICHE

Italico Brass nacque a Gorizia nel 1874; la cittadina era austriaca ma la famiglia irredentista e questo spiega il suo nome. Studiò a Monaco e a Parigi, accanto agli Impressionisti. Nel 1895, di ritorno dalla Francia, si trasferì a Venezia. Si dedicò al paesaggio, con lunghe permanenze nel Bellunese e nel Friuli Venezia Giulia e fu presente a quasi tutte le Biennali, dove allestì anche due personali (1910 e 1935) ed ebbe una personale postuma nel 1948.

Partecipò a mostre in Italia (Torino, Milano, Roma, Trieste…) e all’estero (Parigi, Vienna, Budapest, Varsavia, Hensilki, Riga…), in cui fu ripetutamente premiato. Inoltre la sua buona conoscenza di arte antica lo favorì nella selezione delle commissioni tecniche per le grandi mostre di Tiziano (1935), Tintoretto (1937) e Veronese (1939).

Dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale, ottenne dalla Regia Marina solo il permesso di dipingere dal vero, senza i soggetti militari, ma si spense improvvisamente a Venezia nel 1943.

Informazioni utili

LA GRANDE GUERRA. I racconti pittorici di Italico Brass.

Milano, GAMMANZONI – Centro Studi per l’Arte Moderna e Contemporanea (via A. Manzoni, 45)

11 aprile – 1 luglio 2018

Inaugurazione: martedì 10 aprile ore 18.00

Orari: da martedì a domenica 10-13 / 15-19 (ultimo ingresso, ore 18.30)

Aperture straordinarie: 25 aprile , 1 maggio , 2 giugno

Biglietti: intero: 6 €, ridotto: 5€ (soci FAI e Touring club)

La Grande Guerra a Milano. I dipinti dal fronte di Italico Brass

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