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Roma celebra Traiano. Costruire l’Impero, creare l’Europa

Traiano. Costruire l’Impero, creare l’Europa Busto di Traiano (Musei Capitolini, Palazzo Nuovo, Sala Imperatori – Archivio Fotografico dei Musei Capitolini, foto Zeno Colantoni) © Roma, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Traiano. Costruire l’Impero, creare l’Europa
Particolare di un calco della colonna di Traiano con la scena del suicidio di Decebalo. Museo della Civiltà Romana.
©Roma, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali

Amato dall’esercito, dal Senato e dal popolo. A 1900 anni dalla sua morte, Roma celebra Traiano – l’Imperatore che portò l’Impero alla sua massima estensione – con una mostra ospitata dai Mercati di Traiano Museo dei Fori Imperiali fino al 16 settembre 2018.

Nel Panegirico di Plinio il Giovane – la principale fonte di riferimento della biografia del grande imperatore – Traiano viene descritto come l’Optimus Princeps ovvero il migliore tra gli Imperatori . Certamente si tratta di una versione idealizzata ed “ edulcorata” della vita dell’Imperatore ma non c’è dubbio che la costruzione dell’Impero, con Traiano, dal punto di vista strategico, politico, economico, sociale, rappresenta qualcosa di completamente diverso da quanto avvenuto prima. Non è un caso dunque che l’importante tributo al primo imperatore nominato per meriti e non per motivi dinastici, si intitoli “Traiano. Costruire l’Impero, creare l’Europa”.

Cerchiamo di capire qualcosa di più ponendo qualche domanda a Simone Pastor che, insieme al Sovrintendente Claudio Parisi Presicce, Marina Milella e Lucrezia Ungaro , ha curato la mostra :

Durante la conferenza stampa di presentazione avete definito questa mostra “pop”. Può dirci qualcosa di più in merito alla strategia di comunicazione usata?
Abbiamo utilizzato sistemi di comunicazione diversi e non tipici dei musei . Per esempio nella Sala dei trionfi voi trovate i petali con l’odore d’incenso perché le fonti ci dicono che durante il trionfo i templi erano aperti e bruciavano l’incenso. Quindi facciamo rivivere le sensazioni degli antichi romani in trionfo. Questa è l’idea : quella di emozionare attraverso gli oggetti che sono oggetti magnifici ma noi facciamo in modo che non restino muti nella storia”.
Nel secondo piano del complesso archeologico parlate anche del Traiano privato. C’è un aspetto inedito o ancora poco conosciuto dell’Imperatore che la rassegna può evidenziare?
Di Traiano sappiamo molto ma non sappiamo mai abbastanza. Traiano fu considerato un optimus princeps , io dico sempre che ebbe un ottimo “ufficio stampa”. Lui fu un imperatore e l’Imperatore comandava con la forza delle legioni. Si vede anche quello che ha fatto in Dacia : fondamentalmente Traiano ha brutalizzato le province e ha trasportato cittadini da altre parti dell’Impero per creare quella che era una nuova provincia romanizzata. Però anche grazie a Plinio che era un giovane senatore che voleva fare carriera la figura di Traiano ci viene edulcorata da quella del tipico imperatore e diventa una figura molto più benevola rispetto ad altri imperatori che hanno avuto una sorte completamente differente”.
É una mostra molto grande che va dal generale al particolare. Il visitatore può essere un po’ disorientato dalle diramazioni del percorso espositivo?
“Oltre a una opportuna segnaletica abbiamo previsto una audio guida sempre legata al tema “pop” della mostra con una versione molto romanzata della vita di Traiano che svelerà particolarità e curiosità”.

Traiano. Costruire l’Impero, creare l’Europa
Allestimento
©Roma, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali

Sono previsti laboratori per i più piccoli?
Io vorrei che questa mostra fosse viva ogni giorno, nel senso che anche i prodotti multimediali devono cambiare continuamente, anche attraverso dei laboratori”.
In questa mostra viene molto enfatizzata questa dimensione della costruzione di Traiano , non solo di infrastrutture ma anche di un modello imperiale di convivenza pacifica. C’è un rimando al particolare momento storico che stiamo vivendo – non solo in Europa – dal punto di vista sociale e politico , rivolto soprattutto ai più giovani , considerando il taglio “pop” dell’esposizione?
Noi cerchiamo in questo museo -grazie anche al Sovrintendente che ci lascia campo libero ed è con noi su questo – di fare sempre mostre che sono molto legate al contesto contemporaneo. La mostra che abbiamo fatto l’anno scorso, “Made in Roma” era una mostra sulla produzione degli antichi romani ma anche una mostra con un focus sul contemporaneo, come ad esempio la difesa del marchio. Ovvio che ci sono dei rimandi : noi oggi siamo europei grazie anche alla fluidità che i Romani ebbero nell’integrare. Le legioni viaggiavano per far guerra ma poi si fermavano e interagivano con i contesti : lì nascevano delle nuove culture, delle nuove realtà, dove ognuno condivideva un modello culturale omogeneo fatto non solo del modello del conquistatore , ma del modello del conquistatore mutuato dai modelli dei popoli conquistati in un reciproco arricchimento culturale e anche commerciale”.

Traiano. Costruire l’Impero, creare l’Europa
Busto di Traiano (Musei Capitolini, Palazzo Nuovo, Sala Imperatori – Archivio Fotografico dei Musei Capitolini, foto Zeno Colantoni)
© Roma, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali

LE SEZIONI DELLA MOSTRA
L’esposizione si divide in sei sezioni ripartite nei vari piani del complesso archeologico. Un percorso di visita medio non durerà meno di due ore. Lo storytelling si sviluppa attraverso statue, ritratti, decorazioni architettoniche, calchi della Colonna Traiana, monete d’oro e d’argento, modelli in scala. I reperti archeologici provengono da musei della Sovrintendenza Capitolina, da molti musei e spazi archeologici italiani (notevole il contributo del Museo della Civiltà Romana e ci auguriamo che venga riaperto al più presto – così come assicurato dal Sovrintendente Presicce – dopo i lavori di messa in sicurezza) e alcuni importanti musei stranieri.

Ogni sezione è supportata da pannelli informativi molto accurati e soprattutto da un grande apparato multimediale di supporto alla visita, che possiamo sicuramente definire immersiva. Anche per questo motivo è stata descritta dai suoi curatori come una “Mostra Pop” , accessibile a tutti. In particolare segnaliamo tre filmati molto importanti, realizzati in occasione della mostra in luoghi sotterranei , alcuni completamente inaccessibili e che ora diventeranno patrimonio della città.

Inizia proprio con un video la prima sezione. In particolare con il fantasma di Traiano che introduce se stesso in un viaggio a ritroso nel tempo. Infatti come spiega il sovrintendente Claudio Presicce “… la fine, è connessa ad un episodio molto particolare , straordinario, cioè un trionfo postumo. Traiano morì fuori dai confini dell’Italia , di ritorno dalla sua ultima grande conquista, si ammalò e non riuscì a tornare a Roma per celebrare il suo trionfo quindi il suo successore decise di celebrarlo con una sagoma che partecipò come un fantasma alla processione e a tutti i rituali che erano previsti per un’occasione di quel tipo”.

Traiano. Costruire l’Impero, creare l’Europa
Allestimento
©Roma, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali

La protagonista di questa prima sezione dedicata alla guerra è la Colonna Traiana che oltre a onorare l’Imperatore (e il suo esercito), doveva elevarlo agli dei, attraverso l’apoteosi al cielo . Sarà quindi possibile vedere da vicino la Colonna, attraverso alcuni dei 125 superbi calchi in gesso realizzati dai Maestri formatori dei Musei Vaticani nel 1861.

Seguirà una sezione dedicata al Traiano costruttore di pace. Attraverso le opere, i plastici, i filmati, l’esposizione cerca di restituire al pubblico questa sensazione : la costruzione di qualcosa di positivo. Una costruzione avvenuta certamente attraverso avvenimenti bellici – tutto va ovviamente contestualizzato al periodo storico – ma che nel caso di Traiano si tramutano successivamente in una pace rafforzata dalla stabilità , dall’espansione dei commerci grazie allo sviluppo delle infrastrutture e in particolare attraverso l’inclusione sociale dei popoli conquistati . Come accennato dal curatore Simone Pastor durante l’intervista, i romani non sovrapponevano la loro cultura. Ciascuno aveva le proprie tradizioni ma era partecipe di un modello culturale omogeneo unico e condiviso.

Traiano tradusse in iniziative a scopo sociale (quello che oggi chiamiamo welfare) tutte le risorse conquistate con l’annessione della Dacia. Su questo tema si innesta anche quello del Traiano privato che sarà esaminato in un’altra sezione, attraverso le donne della famiglia imperiale, che ebbero un ruolo importante in tal senso. In questa sezione troverete degli autentici gioielli : gli splendidi stucchi dorati della villa che l’imperatore volle per sé presso Arcinazzo Romano (dove forse non andò mai perché era impegnato a dar battaglia in giro per il mondo).

Traiano. Costruire l’Impero, creare l’Europa
Frammento di fregio con amorini e candelabri vegetali dalla facciata della basilica Ulpia nel Foro di Traiano. Museo dei Fori Imperiali
©Roma, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali

Le sezioni proseguiranno restringendo sempre di più il focus sul particolare della costruzione di infrastrutture sul territorio con una particolare enfasi alle competenze ingegneristiche e alle conoscenze tecnologiche dei Romani, notoriamente grandi costruttori, con i Mercati di Traiano e il Foro di Traiano.
Nata per celebrare la conquista della Dacia da parte dei Romani, la Colonna Traiana è diventata nel tempo il simbolo del legame storico tra l’Italia e la Romania. Non poteva mancare un omaggio in tal senso, quindi lungo il percorso espositivo troverete la “Columna mutãtio – LA SPIRALE”, un’installazione monumentale di arte contemporanea ispirata alla Colonna, ideata dall’artista Luminiţa Țăranu, romena di nascita e italiana di adozione.

Traiano. Costruire l’Impero, creare l’Europa
fino al 16 Settembre 2018
Mercati di TraianoMuseo dei Fori Imperiali – Via Quattro Novembre 94 , Roma .
Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale –Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Organizzazione Zètema Progetto Cultura

#mostratraiano

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